Chieri fa visita a Busto. Grobelna: “Entrambe le squadre sono cresciute”

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Foto Facebook Reale Mutua Fenera Chieri
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Di Redazione

Si gioca, finalmente, il recupero della 10ª giornata fra Unet E-Work Busto Arsizio e Reale Mutua Fenera Chieri ’76. La partita, già rinviata due volte a novembre e dicembre, andrà in scena domani, mercoledì 13 gennaio, alla E-Work Arena di Busto Arsizio, con fischio d’inizio alle ore 18.

In questa stagione le due squadre si sono già affrontate l’1 settembre nei quarti di Supercoppa, con vittoria per 3-1 per le padrone di casa. Da allora molte cose sono cambiate, non ultima la guida tecnica della formazione bustocca che a dicembre è stata affidata a Marco Musso, chierese e figlio del dirigente biancoblù Umberto.

La presentazione di Busto-Chieri con le parole del vicecapitano della Reale Mutua Fenera Chieri ’76, Kaja Grobelna, ex della sfida insieme a Francesca Bosio, Francesca Villani e Jordyn Poulter.

Kaja, che sensazioni ti ha lasciato la partita di domenica con Monza? «Era la prima partita del 2021 ed è stato un po’ strano tornare in campo. Quel che ha fatto la differenza a favore di Monza sono stati dei piccoli dettagli. Se da un lato sono contenta perché siamo tornati a giocare, dall’altro ovviamente c’è rammarico perché poteva essere un risultato diverso. Abbiamo subito cancellato la sconfitta per concentrarci sulla partita con Busto».

Temi che domani si farà sentire la stanchezza per i cinque set giocati con Monza? «Il problema della stanchezza non c’è. Durante questo periodo ci siamo allenate duramente e abbiamo anche avuto modo di poter recuperare. Sicuramente in questo momento non si sente la stanchezza, eravamo pronte fisicamente ad affrontare la partita di Monza che sapevamo non sarebbe stata facile. Dobbiamo soltanto fare un “refresh” nella nostra testa, andare a Busto e affrontare la nostra partita senza nessun tipo di stanchezza».

Che partita sarà con Busto? «Sono sicura che non sarà un match facile ma secondo me sarà molto molto interessante. Busto non è più la squadra che abbiamo affrontato cinque mesi fa in Supercoppa perché molte cose sono cambiate, ma come sono cambiate loro siamo cambiate anche noi: entrambe le squadre sono cresciute. Busto ha ottime giocatrici, sono una squadra molto ben composta e la loro classifica è bugiarda perché non rispecchia il suo valore. Non credo ci sia una cosa specifica che dovremo fare se non quella di affrontare la partita spingendo fin dall’inizio, lottando pallone su pallone. Ogni cosa potrà essere fondamentale».

Tu come ti senti? «Sono pronta per affrontare questa partita, sono contenta che adesso ci sia la possibilità di giocare, è stato un po’ stressante dover saltare molte partite, spezzare il ritmo così. Ho proprio voglia di scendere in campo e di giocare, e far vedere che Chieri c’è».

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.