Progetto Giovanile Millenium, il punto a metà percorso del coordinatore D’Auria

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Di Redazione

Siamo a metà percorso del progetto triennale per le giovanili Millenium e non possiamo che essere molto soddisfatti spiega D’AuriaIl progetto, in questi primi tre anni, prevedeva uno sviluppo soprattutto territoriale al fine di rientrare in un giovanile di prima fascia, quindi portare tutte le squadre giovanili (Under 13, Under 14, Under 16 e Under 18) nelle prime quattro della classifica bresciana”.

In realtà si è centrato questo obiettivo al primo anno con tutte e quattro le nostre squadre (a medaglia con tre bronzi e un argento). Riuscire a centrare questo risultato anche nella seconda annata agonistica 2019/2020 vuol dire aver centrato l’obiettivo territoriale in due anni anziché nei tre anni previsti dal progetto. Sappiamo che confermarsi è più difficile che sorprendere e stupire, ma le premesse per il proseguo sono molto buone: c’è tanto entusiasmo entrando in palestra mentre si allenano i nostri gruppi giovanili, l’impegno e la passione che ci mettono le nostre giovani atlete è massimo, non mancano la competenza e il lavoro incessante di un gruppo di tecnici di alto livello (4 tecnici presenti per gli allenamenti dei gruppi U13/U14 e 4 per U16/U18), riscontriamo grande volontà e disponibilità della società nei confronti del giovanile, capitanata da Lucrezia Catania, parte del Direttivo Millenium e Responsabile del Giovanile, mettendo in campo risorse e competenze importanti oltre che figure dedicate come il manager Stefano Ferrari, una fisioterapista e preparatore atletico solo per il giovanile. Questi sono tutti segnali che fanno pensare che la strada tracciata sia quella giusta al fine di creare, secondo la volontà del Presidente, dopo la A1 conquistata sul campo un giovanile da A1″.

Ma non sono i meri risultati sul campo che devono farci gioireprosegue il coordinatorema anche l’insieme dello sviluppo del giovanile sul territorio; questo progetto vuole dare l’opportunità ai migliori talenti bresciani di poter avere un percorso dove ci sia la A1 come punto di riferimento. Anche in questo senso abbiamo trovato società ed allenatori disposti a condividere questo progetto indirizzando alcune delle loro migliori atlete verso di noi. Questa vuole essere un’opportunità per tutti i talenti creando sinergie e collaborazioni con le società di appartenenza che diano la possibilità alle atlete di misurarsi e arrivare al massimo livello. Alcune nostre atlete del giovanile si allenano già costantemente con la squadra di A1 e sono stati realizzati gli stage di ruolo dove le atlete dell’A1 hanno tenuto un allenamento alle nostre giovani e quelle delle società amiche, inoltre anche lo staff tecnico della A1 ha tenuto allenamenti dedicati anche alle squadre giovanili. Tutto questo per spiegare che il rapporto con la A1 non è virtuale ma reale, e fa parte concretamente del progetto.

Ad oggi puntiamo sui talenti bresciani e città limitrofe ma in futuro, secondo le idee e progetti in corso, si aprirà anche ad atlete extraterritoriali creando però le adeguate strutture di sostegno alle giovani atlete che non devono essere “sradicate” ma “accompagnate” rispetto al loro percorso sportivo di alto livello, per poter garantire una crescita equilibrata da tutti i punti di vista. In tutto questo non vogliamo dimenticarci delle giovanissime dall’U12 al minivolley/S3 che stiamo sviluppando nella città di Brescia. Quest’anno abbiamo riscontrato un grande successo nei nostri corsi di U13 young/U12 e S3/minivolley con numeri, ma soprattutto richieste, in continuo aumento, superando dell’80% la stagione precedente” – conclude.

(Fonte: comunicato stampa)

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