Pochi fronzoli e tanta concretezza al Palaigor: super esordio per Novara contro THY

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Di Alessandro Garotta

Parte con una convincente affermazione l’avventura della Igor Gorgonzola Novara in Champions League. Come già successo nelle ultime tre stagioni, l’esordio nella più importante manifestazione continentale regala una vittoria al club piemontese: stavolta ad arrendersi per 3-0 (25-21, 25-22, 26-24) sono le turche del THY Istanbul, tra le avversarie più temibili della Pool C.

Insomma, pochi fronzoli e tanta concretezza per le padrone di casa, che fin dai primi scambi si dimostrano concentrate, determinate e aggressive, e giocano una pallavolo fatta di buona correlazione muro-difesa (48% di ricezione positiva e 12 stampate vincenti), efficienza in attacco (42% di squadra) e un servizio pungente, riuscendo sempre a trovare la chiave per portare dalla propria parte l’inerzia di tre set equilibrati. 

Sono Nika Daalderop ed Ebrar Karakurt le best scorer nella metà campo piemontese: 13 punti per il martello olandese (che fattura anche 4 stampate vincenti) e 12 per l’opposta turca (MVP del match con il 44% in attacco), entrambe fondamentali per scardinare il solido dispositivo di difesa avversario. Sarebbe ingeneroso non sottolineare anche le ottime prestazioni di Cristina Chirichella e Haleigh Washinton (16 punti in due), sempre presenti sotto rete.

Dall’altra parte, il THY cerca in tutti i modi di giocarsela alla pari e tiene botta alle azzurre, soprattutto grazie a Kiera Van Ryk (13 punti) e Madison Kingdon (7 punti), ma non trova il guizzo nei momenti decisivi, e in generale manca in attacco (30% di efficienza) e a muro con i tentacoli delle turche quasi mai in grado di fermare le attaccanti avversarie (6 i punti nel fondamentale). 

LA CRONACA – Coach Lavarini schiera un 6+1 con Hancock al palleggio, Karakurt opposto, Daalderop e Bosetti schiacciatrici, Chirichella e Washington al centro, e Fersino libero. Abbondanza risponde con la diagonale Carlini-Van Ryk, Rabadzhieva e Kingdon in banda, Kalaç e Dixon centrali e Yıldırım nel ruolo di libero.

1° SET – Avvio di match sui binari dell’equilibrio: Novara si porta sul 2-0, ma la risposta delle ospiti non si lascia attendere (2-2). Ci provano Hancock e Daalderop a spezzare subito l’equilibrio regalando il vantaggio alle azzurre (6-4): Kalaç accorcia le distanze (7-6), poi due stampate consecutive di Washington obbligano coach Abbondanza a chiamare il suo primo timeout (9-6). Al ritorno in campo Kingdon suona la carica, anche se le padrone di casa non tremano e rispondono colpo su colpo (12-9). Il vantaggio della Igor arriva fino a cinque punti con Karakurt a segnare il 16-11. Non arriva la reazione del THY e Abbondanza deve richiamare di nuovo le sue (19-12). Dopo il timeout, sale in cattedra Van Ryk con una diagonale vincente e un ace (20-15). Nel finale di prima frazione la Igor si porta sul 24-16, ma le biancorosse mostrano tutto il loro carattere e recuperano fino al 24-21, prima di cedere sul 25-21.

2° SET – Il secondo set parte con un errore al servizio di Hancock e prosegue con il muro di Karakurt e l’imprecisione in attacco di Rabadzhieva (2-1). La schiacciatrice bulgara rimedia immediatamente (2-3), prima del controsorpasso novarese (4-3). Chirichella trova un ace, ma Van Ryk tiene in scia le sue e Kingdon pareggia (5-5). Hancock si trasforma in attaccante e riporta avanti la Igor (8-6); il THY non vuole perdere contatto e con un ace riporta il risultato in parità (10-10). La Igor risponde con un break e così Abbondanza decide di chiamare il ‘tempo’ (12-10). Al rientro in campo Van Ryk colpisce l’asta e poi viene murata da Chirichella: il THY si trova in un attimo a meno 4 (14-10), anche se non molla accorciando fino al 14-13. Dopo il timeout di Lavarini, Karakurt ferma il parziale turco e Novara torna a spingere sull’acceleratore (18-15). Entra Herbots al posto di Daalderop, ma sono le bocche da fuoco biancorosse a sbagliare in attacco (20-16). Dopo il timeout di Abbondanza, Van Ryk guida la riscossa turca (21-21), ma nel momento decisivo la Igor ritrova il filo del gioco: l’ace di Bosetti e due maniout di Karakurt chiudono il secondo set (25-22).

3° SET – Partenza aggressiva delle padrone di casa, che si portano subito sul 4-0. La neoentrata Ünver ferma l’emorragia di punti (4-1), con Daalderop che ristabilisce le distanze dopo l’errore di Karakurt (7-3). Il THY non riesce a reagire e così la Igor ne approfitta per allungare con Washington e Bosetti (9-4). Abbondanza chiama timeout e al rientro in campo le turche trovano il break (9-6), trovando poi l’11-9 su un errore delle avversarie. Lavarini decide così di giocarsi la carta Montibeller al posto di Karakurt: è proprio l’opposta brasiliana a siglare il muro del 13-9 e la diagonale del 14-11. Carlini prova a suonare la carica con un tocco vincente di seconda, ma è la Igor ad accelerare con il tandem Montibeller – Bosetti (18-13). Dopo l’interruzione chiamata dalla panchina biancorossa, Rabadzhieva ferma il break della Igor e dà poi il via alla rimonta (19-16). Il turno al servizio di Carlini mette in difficoltà la seconda linea novarese e il THY pareggia (19-19), anche se la risposta di Bosetti non si lascia attendere (22-20). Le stampate di Kalaç ed Ercan valgono il break del 22-22. Le squadre si rispondono colpo su colpo, e alla fine ma Novara riesce a chiudere la contesa ai vantaggi grazie ai punti finali di Daalderop e Karakurt (26-24).

IGOR GORGONZOLA NOVARA – THY ISTANBUL 3-0 (25-21, 25-22, 26-24)

NOVARA: Imperiali (L) ne, Herbots, Montibeller 4, Battistoni ne, Fersino (L), Bosetti 10, Chirichella 7, Hancock 3, Bonifacio ne, Washington 9, Costantini ne, D’Odorico, Daalderop 13, Karakurt 12. Allenatore: Stefano Lavarini. Assistente: Davide Baraldi.
THY: Carlini 2, Yıldırım (L), Ercan 3, Ünver 1, Van Ryk 13, Kalaç 5, Toksoy Guidetti, Dixon 3, Şahin ne, Gunes ne, Önal (L), Çor ne, Erkul ne, Kingdon Rishel 7, Rabadzhieva 5. Allenatore: Marcello Abbondanza. Assistente: Adnan Pasaoglu. 
ARBITRI: Vitor Alexandre Goncalves (POR) e Ivaylo Ivanov (BUL) 
NOTE: Novara: battute vincenti 2, battute sbagliate 13, attacco 42%, ricezione 48%-25%, muri 12, errori 28. THY: battute vincenti 4, battute sbagliate 6, attacco 30%, ricezione 44%-23%, muri 6, errori 18.

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.