Play Off Scudetto: la Cucine Lube Civitanova è campione d’Italia 2016-2017!

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È un Eurosole gremito in ogni ordine di posto lo scenario (da brividi) che ospita la Gara 3 di Finale Scudetto che, proprio per l’importanza della posta in palio, viene trasmessa anche in diretta nazionale su Rai3.

Davanti ai padroni di casa della Cucine Lube, una Diatec Trentino che ha il compito della “guastafeste” o, almeno, di dover provare a rinviare la festa. La squadra di Angelo Lorenzetti è con le spalle al muro e di fatto può solamente vincere per regalarsi la quarta partita della serie, in programma eventualmente mercoledì 10 maggio al PalaTrento.

Per la gara dell’all in Lorenzetti schiera in regia Giannelli opposto a Stokr, Solè – Van De Voorde, Urnaut e Lanza in posto quattro con Colaci in seconda linea. I padroni di casa che invece vogliono festeggiare subito e alla grande schierano il solito starting six con capitan Stankovic (mvp di Gara2) – Candellaro in posto tre, Christenson – Sokolov, Juantorena e Kovar schiacciatori e Grebennikov libero.

1° Set: primo punto per la Diatec Trentino regalato da un errore in battuta di Candellaro, ed è lo stesso fondamentale il protagonista dell’inizio del match in quanto Stokr fa male alla ricezione “cuciniera” compiendo il primo break per i suoi colori ma il primo ace porta la firma della Lube con il suo cubano (3-3). Entrambi i registi iniziano a far scaldare il braccio ai propri effettivi ed il 5-7 ospite si raggiunge con un pipe incredibile di Giannelli per Urnaut che ha un’ altezza e una velocità di un primo tempo. Rimane il distacco di +2 anche per l’8-10 dopo una palla toccata a muro da Stankovic e dopo un’attacco di Van De Voorde, ma i padroni di casa non vogliono fare andare via gli avversari e trovano la parità fermando Stokr per il 10-10. È sempre un muro a uno di Kovar sull’opposto ceco che vale la parità casalinga (12-12),trasformata poi in doppio vantaggio con un errore di Lanza e un ace di Sokolov. Lorenzetti sul 16 pari tenta la carta Antonov al servizio e ottiene ciò che vuole in quanto la ricezione marchigiana traballa costringendo Sokolov a due sbagli consecutivi e a regalare nuovamente il vantaggio alla Diatec (16-18). È una partita entusiasmante che cambia padrone ogni minuto e che vede infatti i padroni di casa arrivare prima alla ventina dopo un attacco di Kovar costringendo Lorenzetti ad interrompere il gioco sul 19-20. Si continua punto a punto con la Lube sempre avanti fino all’ace di Trento trovato da capitan Lanza che equivale anche al set point per i suoi, annullato subito da una schiacciata millimetrica di Sokolov; un block di Solè riporta avanti la Diatec ma Juantorena non ci sta . Stokr trova Kovar davanti e anche il primo vantaggio nel break della Lube, dopo tre set point degli ospiti, concretizzato subito da un’invasione di Trento che fa segnare sul tabellone luminoso il 28-26.

2° Set: la Lube ha ancora l’adrenalina in corpo dopo la conclusione del precedente parziale e parte in quinta con Juantorena in battuta (3-1) e, con un super Sokolov, doppia i biancorossi con un attacco di potenza (6-3). Solè e Lanza non ci stanno e prima con un pallonetto spinto del centrale e poi con un muro dello schiacciatore su Sokolov trovano la parità sull’8-8. Inizia il valzer del punto a punto fino ad una magia in difesa di Grebennikov che regala una palla attaccabile al suo opposto che ringrazia e trova l’11-9; copia e incolla con un azione da applausi con Lanza che chiude dopo un recupero dall’altra parte del campo del suo compagno di ruolo Urnaut (12-10). Video check alquanto dubbio e tirato infatti per le lunghe che dà ragione ai padroni di casa sanzionando a Lanza un’invasione a rete che vale il massimo distacco per gli avversario (15-12). Un +3 che diventa un +4 con un ace del regista hawaiano e con Lorenzetti che richiama all’ordine i suoi ed ottiene la reazione sperata facendosi sotto fino al 19-17. La Lube è una macchina anche in difesa e Sokolov ad ogni attacco tira sempre più forte colpendo anche letteralmente Lanza per il 21-17, ed è lo stesso capitano che si rifà da posto quattro ritrovando il distacco di solamente due punti. Gli animi si accendono nell’azione successiva dove il video check non arriva e che, dopo una concitata interruzione di tre minuti, sancisce ai padroni di casa un punto ( 23-20), che sembrava quasi palese per Trento. Dopo la lunga pausa, che non è un fattore da sottovalutare in una sfida così importante, la Lube conquista il set point con Juantorena che ferma un tocco di secondo di un Giannelli forse poco lucido e subito sancito dall’ace in battuta di Kovar che manda tutti al cambio di campo sul 25-20.

3° Set: nel parziale che vale una stagione per entrambe le compagini è la Diatec a partire bene e che non vuole recitare il ruolo da semplice spettatrice alla festa della Lube (2-0) ma è Stokr con il suo 59% e con i suoi 14 punti fino ad ora a prendere per mano i suoi fino al 3 pari . Cester, subentrato a Candellaro, va a segno per il 5-5. Sfida nella sfida tra centrali che tra primi tempi, palle tese e muri continuano a far andare a braccetto le proprie squadre (8-8). Nessuno vuole mollare: i cucinieri vogliono il tricolore, gli ospiti gli vogliono ritardare la festa e si arriva in parità anche al 14 esimo punto, il primo break nel set che fa capire quanto si stanno dando battaglia le due compagini, si ha solamente sul 16-14 quando Stokr viene fermato a muro e Lorenzetti corre subito ai ripari suonando la sirena luminosa. Lanza si dimostra vero e proprio capitano e condottiero riportando i suoi colori alla parità e poi al vantaggio con due ace su Kovar che valgono il 17-18. Capovolgimento di fronte e massimo distacco degli ospiti con Antonov dalla linea di fondo campo e con Blengini che chiama la sospensione di tempo (18-21). Dopo due errori in attacco di Kovar il coach della Nazionale tenta la pedina Kaliberda ma Antonov trova un nastro fortunoso che regala il 18-23, con il set point raggiunto da una saracinesca di Urnaut che ferma Sokolov e che si trasforma subito in un 18-25 con un errore proprio della banda tedesca appena entrata.

4° Set: l’inerzia, ora, potrebbe sembrare a favore di Trento ma questa è una sfida tra il meglio della pallavolo nazionale, a livello assoluto, e dopo l’1-0 di Sokolov gli animi che si scaldano sul secondo punto, che vale l’1-1, dicono tutto. Civitanova accelera: 4-1, quando Lorenzetti ferma il gioco. Poi, è subito 4-4, e di nuovo parità, anche se la Lube con il muro fa la differenza, ma la Diatec non è da meno con la sua intensità. Christenson firma con una magia il punto dell’11-6, con il tecnico di Trento che è obbligato a scuotere i suoi con il secondo time-out. Cester mette il punto del 12-7, poi, va a servire. E’ Juantorena a firmare il 13-7. A Mazzone sfugge malamente il servizio dopo un “numero” di Lanza, ed è 14-8. Sul 17-9 la Lube mette la freccia per il sorpasso, ma Trento non ci sta e Blengini ferma tutto per parlare con Christenson. Sul 19-10 i padroni di casa sono a -6 punti dallo scudetto. 20-11, 21-11, 22-11 con Sokolov sempre al servizio: e il finale sembra un po’ un conto alla rovescia. Sul 24-13 i match point sono 11 e si concretizzano subito al secondo tentativo grazie ad un errore di Trento, dando il via ai festeggiamenti di tutto l’Eurosole.

Doveva essere la squadra più forte sulla carta ad inizio stagione e si è dimostrata tale anche sul campo, merito alla Lube che si è andata a prendere il suo quarto scudetto per la prima volta in casa sua vincendo in tre gare su una Trento mai doma.

A Trento, comunque, vanno gli applausi di tutti per una stagione da protagonista, anche un po’ a sorpresa, che non può essere vissuta come una delusione dopo una sconfitta con questa Lube.

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