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Piacenza porta avanti il ricorso: “Vogliamo fare chiarezza sulla regola”

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Di Redazione

La prima giornata di Superlega ha regalato subito una “bella” polemica: l’invasione aerea fischiata a Yoandy Leal, che ha negato il possibile 18-16 alla Gas Sales Bluenergy Piacenza nel quinto set contro Verona, ha provocato almeno 5 minuti di proteste e contestazioni (grazie alle quali il tie break del posticipo è diventato il più lungo della storia). La partita è stata poi vinta dalla WithU, ma Piacenza ha preannunciato un ricorso che sarà esaminato dal Tribunale Federale. Le speranze che la decisione dell’arbitro possa essere invertita sono decisamente fioche, ma la società tiene comunque a fare chiarezza su una casistica regolamentare non del tutto limpida.

Due sono gli aspetti da approfondire, come spiega il ds della società piacentina Alessandro Fei in un’intervista a Libertà: “A luglio, durante il Volley Mercato, le società hanno avuto un incontro con il responsabile degli arbitri, che ha spiegato che il giocatore (come nel nostro caso Leal) può colpire la palla oltre la rete se non c’è nessun avversario nelle vicinanze, senza interferire così nell’azione“.

Inoltre – continua Fei – se si trattasse di un muro non sarebbe fallo, mentre lo sarebbe in caso di attacco. In questo caso, dovrebbe essere considerato attacco se il giocatore avesse iniziato il caricamento del braccio per la schiacciata, mentre dai video si vede bene come Leal non l’abbia fatto, colpendo a braccio fermo“. Vedremo, dunque, se il Giudice Sportivo darà un responso definitivo su questo tipo di azioni…

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