Piacenza non dà scampo a Modena e blinda il terzo posto

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Vittoria netta e pesante per la Gas Sales Bluenergy Piacenza nel Tempio del PalaPanini: la squadra di Andrea Anastasi gioca una partita di alto livello e annienta la Valsa Group Modena, di fatto in partita solo fino a poco oltre la metà del primo set. Da lì in poi è stato un monologo dei biancorossi, superiori in ogni fondamentale ma soprattutto capaci di non fare mai rientrare i modenesi in partita. Lucarelli (13 punti) e Romanò (10) i migliori dei piacentini, che piazzano anche 7 ace e chiudono con il 60% di squadra in attacco.

La vittoria che permette ai biancorossi di chiudere il girone di andata al terzo posto in classifica, ma anche di limare il distacco dalla seconda Perugia, ora distante un solo punto. Modena, invece, viene scavalcata da Milano ed è settima: nei quarti di Del Monte Coppa Italia dovrà vedersela proprio con gli umbri.

La cronaca:
In avvio di gara coach Anastasi manda in campo Brizard e Romanò in diagonale, Caneschi e Simon al centro, Lucarelli e Recine alla banda, Scanferla è il libero. Valsa Group Modena risponde con Bruninho e Sapozhkov in diagonale, Stankovic e Sanguinetti al centro, Juantorena e Rinaldi alla banda, Federici è il libero.

L’avvio di gara è targato Piacenza, con Simon a fare subito la voce grossa con un primo tempo perfetto e un ace (2-5) ma Modena a quota 7 ha già impattato. Continua a comandare la Gas Sales Bluenergy nonostante qualche difficoltà in ricezione, l’ace di Sapozhkov vale la nuova parità modenese a quota 11, ma sono ancora i biancorossi ad allungare con Caneschi bravo nel segnare punto e poi un muro (11-14). Modena ritrova la parità a quota 16 e 17 poi vede in biancorossi scappare via: Simon, Lucarelli, Romanò, due ace consecutivo dell’opposto mancino, muro di Brizard e sono sei i set point per Piacenza (18-24). Modena ne annulla due, poi cede il set con l’errore in battuta.

Parte forte Piacenza (2-6), con il colpo vellutato di Brizard che cade a fondo campo e costringe Petrella a chiamare time out. Al rientro in campo ace di Romanò (2-7), Juantorena trova misura e colpi e permette ai suoi di ridurre lo svantaggio (7-10), è Lucarelli a riportare avanti di quattro Piacenza. Allungano ancora i biancorossi con Simon e Recine (7-13), Petrella chiama il secondo time out a disposizione e al rientro in campo Modena segna due punti consecutivi (9-13).

Lucarelli in pipe porta a più sette i suoi (10-17), in casa Modena dentro Boninfante per Bruninho, due ace consecutivi di Davyskiba riporta i canarini a quattro lunghezze (15-19) con Anastasi a chiamare il primo time out della partita. La Gas Sales Bluenergy controlla, ringrazia per l’errore in attacco di Davyskiba che consegna sei set point (18-24), si va al cambio campo sulla battuta lunga di Juantorena.

Modena è all’angolo, neppure gli oltre cinque minuti di sosta per la raccolta dei peluche lanciati dagli spalti sono serviti per schiarirsi le idee. Partenza sprint per i biancorossi (1-5) con l’ace di Romanò con Petrella a chiamare time out. E al rientro in campo muro di Recine e nuovo ace di Romanò (1-7), viaggia veloce Piacenza, due punti di Caneschi è il vantaggio è di sette lunghezze (2-9). L’ace di Brehme, entrato da poco in campo, vale il meno quattro per i suoi (4-9), Piacenza non si scompone e mantiene a distanza gli avversari (10-16, 11-17).

Juantorena con due punti successi riporto sotto i suoi (13-17), ci pensa Simon a riportare a più cinque Piacenza (13-18) e Recine in pipe a più sei (14-20). L’orgoglio di Modena (19-22) con Anastasi a chiamare tempo, l’invasione a rete dei canarini valgono quattro match ball per Piacenza (20-24), il primo è annullato, la battuta in rete vale la vittoria per Piacenza e il terzo posto in classifica a fine del girone di andata.

Yuri Romanò: “Sapevamo che ci aspettava una partita tosta ma noi siamo stati più tosti dei nostri avversari giocando un’ottima partita e soprattutto non permettendo mai ai nostri avversari di andare in serie in battuta. Abbiamo giocato una gara molto attenta in ogni fondamentale e devo dire che il nostro obiettivo di giocare i quarti di finale di Coppa Italia in casa è stato centrato. Non sono ancora al meglio ma fisicamente sto crescendo e questo è molto importante“.

Valsa Group Modena-Gas Sales Bluenergy Piacenza 0-3 (20-25, 19-25, 21-25)
Valsa Group Modena: Juantorena 9, Sanguinetti 6, Sapozhkov 4, Rinaldi 10, Stankovic 2, Bruninho 2, Federici (L), Davyskiba 6, Boninfante, Brehme 3. Ne: Gollini (L), Pinali G., Pinali R.,Collini (L), Sighinolfi. All. Petrella.
Gas Sales Bluenergy Piacenza: Lucarelli 13, Simon 8, Romanò 10, Recine 9, Caneschi 6, Brizard 3, Scanferla (L), Gironi. Ne: Hoffer (L), Alonso, Ricci, Andringa, Dias. All. Anastasi.
Arbitri: Puecher da Padova, Pozzato da Udine.
Note: Durata set 23’, 26’ e 25’ per un totale di 74’. Spettatori 4867. Valsa Group Modena: battute sbagliate 16, ace 6, muri punto 3, errori in attacco 9, ricezione 44% (27% perfetta), attacco 45%. Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza: battute sbagliate 11, ace 7, muri punto 4, errori in attacco 6, ricezione 46% (35% perfetta), attacco 60%.

(fonte: Comunicato stampa)

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)