Perugia orgogliosa: medaglia di bronzo nella Final Four di Champions League

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Di Redazione

In una partita a tratti molto contratta, la Sir Sicoma Colussi Perugia ha avuto il merito di saper recuperare il passivo vincendo al quinto set 2-3 (17-25, 29-27, 25-19, 23-25, 7-15) la partita che vale il bronzo e la seconda medaglia continentale in due anni.

Lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle allenato da Andrea Gardini e pesantemente eliminato da Civitanova è una squadra solida e con ottime individualità. Resta da capire quale delle due squadre è più scottata e quale ha invece più motivazioni. Ne esce una partita davvero strana…

Il primo set di Perugia è un vero disastro, inutile girarci intorno: la squadra di Bernardi sembra ferma con la testa alla sconfitta brutale subita dallo Zenit Kazan e non riesce a scrollarsi di dosso paure e tensioni. Lo Zaksa prende immediatamente il pallino delle operazioni e non lo lascia più: per tutto il primo set Perugia non riuscirà mai, nemmeno per un solo scambio, a trovarsi davanti: il divario diventa davvero pesante, prima quattro, poi otto punti. I richiami di Bernardi che prova a buttare in mischia sia Shaw che Berger non servono a molto. Ad una squadra che riceve sostanzialmente maluccio, Perugia concede una gran quantità di attacchi (25-17).

Nel secondo set Perugia inizia soffrendo e arrancando ma riesce a tenersi sotto il punteggio con lo Zaksa che ancora una volta cerca di impostare il ritmo e tenta di mettere sotto pressione gli umbri. Tutto quello che Perugia non ha messo in mostra in due set attiva nella parte conclusiva della seconda frazione. Prima arriva un break che riduce lo svantaggio, poi ben cinque set point annullati, alcuni dei quali in modo estremamente spettacolare (muro di Zaytsev e schiacciata di Atanasijevic). Non appena i Block Devils hanno la loro palla set la sfruttano senza indecisioni e impattano (27-29).

Nonostante la maiuscola prova di forza, Perugia decide di non scendere dalle montagne russe e torna a calare considerevolmente sotto l’aspetto sia delle percentuali di ricezione che di attacco: lo Zaksa, senza dannarsi l’anima, non fa altro che ringraziare e sfruttare arriva a +7 sul 20-13 e scatenando il miglior Torres della partita va a chiudere la frazione con grande comodità sul 25-19.

Perugia si sveglia quando ha voglia: nel quarto set parte bene e prende subito un break (1-4) poi inizia a fare sul serio sfruttando Atanasijevic e Russell che fino a quel momento si erano visti pochi: inutile il tentativo dello Zaksa di chiudere i conti, il set è degli umbri (23-25).

È solo, e finalmente, nel quinto set si vede giocare la squadra che ha vinto il titolo italiano e che ha conquistato numerose partite più con il carattere che con il gioco. Lo Zaksa rimane piantato per terra, incapace di reagire alla rabbiosa dimostrazione di forza di Zaytsev e di Atanasasijevic che chiuderà con 21 punti a terra. Polacchi sdraiati e Devils che chiudono 7-15 al primo di otto match point.

È una medaglia di bronzo che fa volume e non vale certo il trofeo, perso in semifinale contro il fortissimo Zenit. Ma è pur sempre il secondo sigillo continentale consecutivo per una squadra che ora deve solo decidere cosa vuole diventare e con chi.

 

Zaksa Kedzierzyn Kozle- Sir Sicoma Colussi Perugia 2-3 (25-17, 27-29, 25-19, 23-25, 7-15)

Zaksa Kedzierzyn Kozle: Zatorski (L), Szymura 17, Toniutti 1, Jungiewicz, Wisniewski 2, Bieniek 8, Torres 22, Deroo 5. Non entrati: Rejno, Falaschi Buszek, Semeniuk Maziarz, Banach (L). Allenatore Andrea Gardini.

Sir Sicoma Colussi Perugia: Riccu, Shaw 1, Russell 13, Zaytsev 8, Berger 1, Colaci (L), Atanasijevic 21, De Cecco 2, Anzani 11, Podrascanin 7. Non entrati: Cesarini (L), Della Lunga, Siirilä Andric. Allenatore Lorenzo Bernardi.

Arbitri: Laszlo Adler (Ungheria) – Suzana Maria Jativa Rodriguez (Spagna).

Spettatori: 4400

Timing: 23, 35’, 25’, 29’, 13’. Totale 2.05’

Ace: 6-1

Muri: 7-7

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