Pallavolo Alsenese, il presidente Faroldi: "Quando torneremo alla vita normale ci ritroveremo al palazzetto per rivedersi e salutarsi"

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Di Redazione

Le decisioni degli ultimi giorni erano nell’aria, sia l’ufficialità da parte della Fipav di chiudere definitivamente tutti i campioni di ogni serie e categoria della stagione in corso, sia quella del nuovo DPCM che proroga le attuali restrizioni fino al 3 maggio, almeno per quanto riguarda le attività sportive.

Con la decisione dell’8 aprile, Federvolley ritiene pertanto che non ci saranno le assegnazioni degli scudetti, delle promozioni e delle retrocessioni di tutti i campionati nazionali, regionali e territoriali.

Infine per quel concerne i campionati giovanili, la Fipav ha stabilito che, per permettere agli atleti potenzialmente coinvolti quest’anno di proseguire l’attività, la prossima stagione si svolgerà con categorie di annate dispari: Under 13, Under 15, Under 17, Under 19 femminili e maschili.

Alla luce di tutta questa situazione, il presidente Stiliano Faroldi ha voluto tracciare un mini bilancio. Qual è il primo pensiero che le viene in mente? La scelta presa dalla Fipav la dobbiamo accettare così com’è, forse ce la aspettavamo un po’ tutti anche se non mi aspettavo con queste modalità, quanto meno di annullare totalmente la stagione. Da noi in B1 mancavano ancora undici partite di stagione regolare, a differenza della Serie A, dove ne mancano praticamente sei e mezzo nella femminile e quattro nella maschile, a cui andavano aggiunti tutti i playoff di tutte le categorie. Stesso discorso vale per la Serie D dove mancavano dieci gare e che tra l’altro è stata l’unica nostra formazione ad aver giocato un match il 21 febbraio, proprio quando iniziò questa emergenza che di fatto ha bloccato la stagione ai nostri livelli”.

Sperava in una decisione diversa della Fipav? Inizialmente speravo che per le nostre categorie la Federazione sfruttasse tutto giugno per recuperare le gare togliendo i playoff e decidesse, ad esempio, le promozioni scegliendo la miglior seconda tra tutti i gironi ma sarebbe stato molto complicato anche perchè avremmo dovuto avere bisogno di almeno un mese di preparazione e probabilmente avremmo concluso ad estate inoltrata. I campionati giovanili invece li avevano decretati ufficiosamente congelati o conclusi già da inizio marzo e per loro c’era anche il discorso scolastico da tenere in considerazione”.

Qual è il suo stato d’animo attuale? Naturalmente c’è molto rammarico per non aver potuto finire la stagione, soprattutto per i nostri giovani che non hanno potuto completare il processo di crescita che stavano avendo e che avrebbero potuto darci ancora tante soddisfazioni. Per loro è quasi come perdere un anno. Invece sia in B1 femminile che in D maschile eravamo in una tranquilla posizione di classifica e tutto sommato non possiamo lamentarci della decisione. Questo lo dico perchè comunque penso alle società di vertice che avevano investito tanto più di noi, che si stavano giocando la promozione e che ora si trovano con una stagione annullata con i loro obiettivi cancellati. A livello psicologico non è facile accettare queste condizioni, ma per noi almeno quello delle classifiche è stato certamente un pensiero in meno.

Cosa insegna e che beneficio si può trarre da questa vicenda così surreale ed eccezionale? Difficile saperlo perchè è la prima volta che accade ma forse mi sento di dire che le risorse economiche per tante società potrebbero non essere più le stesse per l’anno prossimo. Molte potrebbero attuare una politica di ridimensionamento, soprattutto col valore economico che si da alle giocatrici di una prima squadra. Purtroppo in tante circostanze il mercato è fatto dai procuratori che tengono alti i prezzi ed è difficile talvolta chiudere un contratto. Mi auguro che questa situazione porti qualche cambiamento in meglio in generale”.

Cosa si sente di dire ai tesserati della Pallavolo Alsenese? Naturalmente dovremo parlare del futuro ma, siccome la nostra tradizionale manifestazione del 1° maggio del minivolley era già saltata, la prima cosa che faremo quando torneremo alla vita normale, senza disposizioni o restrizioni sanitarie, sarà quella di radunare al palazzetto tutte le nostre formazioni per rivederci, salutarci ed abbracciarci. Spero che arrivi presto quel giorno, intanto porgo sentitamente a tutti i nostri tesserati, e alle loro famiglie, i migliori auguri di Buona Pasqua”.

(Fonte: comunicato stampa)

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