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Palestre piene, palestre vuote: la pallavolo riprende a macchia di leopardo

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Di Redazione

Nonostante gli ultimi pronunciamenti della Federazione Italiana Pallavolo e del Dipartimento dello Sport che hanno messo definitivamente in chiaro la possibilità di continuare l’attività per tutte le categorie autorizzate dall’ultimo DPCM (anche in Lombardia, dove erano stati sospesi gli allenamenti di squadra), non è stata una settimana facile per il volley italiano di base. In moltissimi casi l’indisponibilità delle palestre, i problemi di gestione dei gruppi e la stessa gravità della situazione sanitaria stanno impedendo di fatto di ricominciare.

Alcune regioni, come la Liguria, hanno scelto a livello ufficiale di fermarsi: la Consulta Regionale della Fipav ha deliberato la sospensione totale fino al 31 dicembre dei campionati di Serie C, D, Prima, Seconda e Terza Divisione, prevedendo di ripartire eventualmente il 9 gennaio. Gli allenamenti sono permessi, ma molti comuni – tra cui quello di Genova – hanno negato l’utilizzo delle palestre scolastiche, e a volte le condizioni sono diverse anche all’interno della stessa provincia: palestre aperte a La Spezia e chiuse a Santo Stefano di Magra, ad esempio. Decisione analoga alla Liguria è stata presa dalla Fipav Friuli Venezia Giulia, che ha rinviato all’8-9 gennaio l’inizio di Serie C e D e dei campionati giovanili maschili.

Quello della scuola e delle relative strutture sportive è un problema che preoccupa tutte le regioni: le condizioni più difficili in Puglia, dove da domani tutti gli istituti saranno chiusi, e in Campania. Ma un po’ ovunque si procede a singhiozzo, con comuni che bloccano totalmente l’attività e altri che la consentono: in Piemonte la città di Pinerolo ha chiuso le palestre alle attività extrascolastiche e il comune di Bra ha addirittura sospeso tutti gli eventi, competizioni e allenamenti degli sport di squadra “in ogni luogo, sia pubblico che privato“, senza distinzione di categoria.

Anche Bologna ha vietato l’uso degli impianti sportivi pubblici al chiuso, palestre scolastiche comprese, ma nel contempo il Comune ha annunciato agevolazioni per le società, tra cui la sospensione al pagamento delle quote per chi gestisce le palestre stesse. In alcune zone della Toscana ci sono altri ostacoli: la Provincia di Pisa non ha concesso l’utilizzo dei propri impianti, anche laddove i comuni lo hanno autorizzato.

Molto diverse anche le reazioni da club a club. A Verona la Pallavolo Antares ha già dato il via libera agli allenamenti di tutte le squadre fino all’Under 13, mentre la Pro Patria Volley Milano e il Volley Segrate hanno deciso autonomamente di fermare tutte le attività fino al 24 novembre. Una disparità di condizioni che lascia perplessi sul futuro svolgimento dei campionati, anche in assenza di ulteriori restrizioni da parte delle autorità.

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