Ortenzi: “Ad inizio stagione avremmo messo la firma su un percorso così”

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Di Redazione

Un altro successo di spessore, da squadra matura, contro un avversario che ha venduto cara la pelle dal primo all’ultimo pallone. Un’altra tappa di un percorso pazzesco che dall’ottobre del 2019 ad oggi presenta lo zero alla voce “sconfitte”. Numeri da capogiro e prestazioni convincenti che fanno certamente bene alla squadra nella settimana che precede lo scontro diretto con Galatina.

Sapevamo che sarebbe stata una partita di alto livello – ha dichiarato coach Ortenzi a margine del match di domenica – nella quale avremmo dovuto accettare di soffrire, lottando punto a punto, perché Palmi è una squadra che mette pressione. I ragazzi sono stati bravi sotto questo punto di vista a tenere un ritmo di gioco alto per tutto l’arco della gara ed a fare la differenza in difesa ed al servizio nei momenti chiave. Ad inizio stagione avremmo messo la firma su un percorso del genere – ha proseguito il coach – ora però pensiamo a chiudere il girone di andata. Sarà importante arrivare bene fisicamente e mentalmente alle partite che contano.”

Una striscia vincente frutto di una crescita importante sotto il profilo tecnico e soprattutto mentale: “Abbiamo affrontato una squadra che gioca molto bene a pallavolo ma siamo stati bravi a non sprecare nulla nei momenti di difficoltà – ha commentato Roberto Romiti – E’ stata una vittoria meritata, la forza del gruppo sta nella consapevolezza di essere una squadra valida che sa recuperare e giocare punto a punto contro qualsiasi avversario. Giochiamo con serenità sotto questo punto di vista – ha aggiunto il libero grottese – ma ciò non toglie che dobbiamo restare sempre concentrati per continuare su questa strada. Ora siamo chiamati al rush finale per concludere al meglio il girone di andata, godiamoci questo momento ma prepariamoci a tornare a lavorare sodo perché ci aspetta un periodo bello impegnativo.”

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.