Nasce il Volley Bergamo 1991: “Un’impresa epica, come nel Signore degli Anelli”

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Di Redazione

Ci siamo sentiti come la Compagnia dell’Anello di Tolkien“. È l’immaginario fantasy evocato da Andrea Veneziani, nella sua nuova carica di amministratore unico, a rendere l’idea della difficoltà della sfida affrontata, ma anche della portata storica del passo compiuto dai fondatori del nuovo Volley Bergamo 1991, la società che prende il posto della storica Foppapedretti dopo il disimpegno della famiglia che l’ha sostenuta per trent’anni. Alla presentazione ufficiale, tenutasi questa mattina, sono intervenuti gli altri due artefici della nascita del nuovo club, Paolo Bolis e Stefano Rovetta, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e l’assessore allo Sport Loredana Poli.

Nell’organigramma del nuovo club Rovetta e Bolis saranno i vicepresidenti, mentre sulla poltrona di presidente siederà Chiara Paola Rusconi, ex giocatrice dell’Excelsior Bergamo e proprietaria dell’azienda Habilita, a lungo sponsor della vecchia società: “Ci siamo incontrati grazie a questa collaborazione e mi sono avvicinata sempre di più a questo mondo. Sono laureata in Scienze Motorie, ho allenato a lungo i bambini e il mio primo obiettivo con questa società è far sì che bambine e ragazze possano avere un punto di riferimento. Sono cresciuta guardando Cacciatori e Piccinini e per me era un sogno nel cassetto vestire la maglia di Bergamo: vorrei che fosse lo stesso anche per loro“.

La società avrà sede al Lazzaretto e, anche se non avrà più in bacheca trofei conquistati dalla Foppapedretti, potrà contare sulla collaborazione di alcuni collaboratori del vecchio club: l’ex direttore generale Giovanni Panzetti come consulente e la responsabile della comunicazione Giorgia Marchesi. Presentato anche il nuovo logo, concepito da Pernice Comunicazione: un cuore rossoblu che assume la forma di una fenice che abbraccia un pallone da pallavolo, a simboleggiare la capacità di rigenerarsi e rinascere dalle proprie ceneri per guardare al futuro con positività e grinta, come sottolinea anche l’hashtag #alloveragain. “Il vecchio logo l’avevo disegnato io – ricorda Veneziani – e auguro a questo la stessa fortuna“.

Questo è un sogno – sottolinea poi l’amministratore unico – che qualche mese fa non era assolutamente pensabile. Ci sono stati riunioni, incontri, ma non sembrava possibile riunire una ventina di soci per prendere il testimone di una società che in 20 anni ha vinto tutto, e noi sappiamo bene come non sia facile vincere anche solo una Coppa Italia. Tutto questo non poteva finire nel dimenticatoio: ci abbiamo provato, abbiamo voluto sognare. Noi bergamaschi siamo concreti, siamo tosti, siamo duri, non molliamo: venivamo da una pandemia, viviamo in un mondo sportivo molto competitivo, ma noi dovevamo ripartire“.

Sul piano sportivo i primi annunci (semi-ufficiali) sono le conferme di Sara Loda e Khalia Lanier: “Saremo sicuramente una squadra giovane – dice Veneziani – e ci saranno sicuramente delle conferme: una è Loda, perché è difficile rinunciare a un capitano. Ci ha aspettato fino all’ultimo, ma non è stata l’unica. Ci saranno anche delle scommesse, e non si può fare diversamente con società che spendono tre volte noi: dobbiamo essere seri e sperare tra un anno di poter fare qualcosa di più. Anche l’allenatore, che è in via di definizione, sarà una scommessa, come lo furono a loro tempo Bonitta, Fenoglio, Lavarini“.

Foto Pernice Comunicazione

Un aspetto probabilmente unico nella storia del volley italiano è il fatto che tra i 20 soci del club ci saranno anche i tifosi della Nobiltà Rossoblù, rappresentati da Claudio Corti. Stefano Rovetta presenta così la nuova compagine: “Raccogliamo con umiltà e consapevolezza dei nostri mezzi l’eredità della Foppapedretti. È stato un percorso duro e con molte difficoltà, sia per la costruzione della società, sia per le regole sul passaggio del diritto sportivo. Tuttavia siamo riusciti a superare gli ostacoli con la tenacia che contraddistingue noi bergamaschi.

Un ringraziamento particolare va agli oltre 20 soci, imprenditori e professionisti, e agli sponsor che hanno condiviso il nostro progetto. Riuscire a coordinare le forze imprenditoriali del territorio (e non) è stato molto difficoltoso, ma con caparbietà e diplomazia siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. Non da ultimo ringraziamo tutte le istituzioni anche sportive che ci hanno aiutato, anche moralmente, a creare questa nuova realtà“. Il vicepresidente ha annunciato poi che a breve sarà deliberato un aumento di capitale con l’ingresso di nuovi soci.

Siamo stati i catalizzatori – aggiunge l’altro vicepresidente Paolo Bolis – di quella che è un’iniziativa della città. Un progetto completamente nuovo perché quasi tutte le squadre di A1 fanno riferimento a un imprenditore unico: difficilmente ci sono casi di una cordata o un gruppo di soci che si sono uniti per un obiettivo comune. Questo porta sicuramente un grande vantaggio dal punto di vista della frammentazione degli investimenti, però genera maggiori complicazioni nella gestione e nel trovare l’elemento trainante nei momenti di difficoltà. Sarà quindi molto importante gestire la coesione dei soci e degli sponsor per non farli disinnamorare“. Tra questi ultimi ci sarà anche la famiglia Zanetti, che ha voluto essere della partita nonostante la conclusione del contratto di sponsorizzazione.

Grande attenzione sarà riservata anche al settore giovanile: “Annunceremo a breve un rafforzamento della collaborazione con la Pallavolo Celadina e con la Scuola Pallavolo di Enzo Bolla che hanno recepito l’attività del settore giovanile della vecchia società, coinvolgendo quasi 150 atlete ciascuna” conclude Bolis.

Soddisfatto infine il sindaco Giorgio Gori: “Non era certo scontato che l’impresa riuscisse e sono particolarmente contento che si sia arrivati a un risultato positivo, perché questo consente di dare continuità a una storia sportiva che ha regalato grandissime soddisfazioni a Bergamo. In quest’occasione voglio offrire un tributo molto sincero a chi per tanto tempo si è assunto la responsabilità gestionale ed economica del progetto, alla famiglia Foppa Pedretti e a Luciano Bonetti in particolare. Chiusa quella pagina, diventava importante mantenere Bergamo al vertice di questo sport, e il lavoro che hanno fatto i soci richiede un riconoscimento da parte della comunità. L’amministrazione comunale li ha seguiti per quello che ha potuto, ma il grosso del lavoro lo hanno fatto loro. È una scommessa, naturalmente, ma una scommessa che abbiamo tutti intenzione di vincere“.

(fonte: YouTube Pernice Comunicazione)

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