Molestie sessuali: piovono accuse pesanti sul tecnico Rick Butler

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Di Redazione 

Sta destando grande clamore negli Stati Uniti, il caso di un allenatore molto affermato a livello giovanile, Rick Butler, che sarebbe al centro di un’indagine per molestie e abusi sessuali che riguarda addirittura gli ultimi trent’anni, visto che alcuni casi risalgono addirittura agli anni ’80.

Del caso si stanno occupando con grande rilievo tutti i principali giornali americani, nelle ultime ore anche Sports Illustrated e il New York Times: secondo le accuse che sono state raccolte dalla procura di Aurora, Illinois,  che ha raccolto non solo le singole denunce ma anche una voluminosa class-action di tutte le presunte vittime del tecnico, Butler – considerato il più importante allenatore giovanile negli States – avrebbe approfittato della sua posizione per abusare sessualmente delle sue giocatrici in più occasioni, sia presso le strutture di allenamento che in trasferta.

Non si tratta per altro della prima vicenda giudiziaria per Butler che già negli anni ’90 aveva dovuto rispondere di queste stesse accuse alla federazione statunitense: la sua posizione era tuttavia uscita alleggerita nel 2000 perché l’allenatore non aveva mai  dovuto rispondere di accuse ufficiali presentati alla procura e alle giustizia ordinaria. Del caso tuttavia si occupò anche l’Illinois Department of Children and Family Services che aveva giudicato negli anni ’90 Butler responsabile di almeno tre casi di abuso sessuale.

Tuttavia Butler, sospeso per qualche tempo, era tornato regolarmente ad allenare. Ora queste accuse, molto più ampie e circostanziate: si parla di 100 diversi casi nel corso degli ultimi anni, tutti documentati da testimonianze o prove raccolte in un procedimento di oltre 72 cartelle. In uno stralcio del verbale d’accusa, pubblicato dal New York Times, si legge di come Butler avrebbe circuito le ragazze, tutte inferiori ai sedici anni di età e alcune nemmeno quattordicenni, molestandole e sfruttandole sessualmente.

Butler – immediatamente e nuovamente sospeso dall’attività tecnica – sta cercando di affidare la sua difesa a un collegio di legali: “Non ho mai abusato sessualmente di nessuno” è l’unico commento che l’allenatore ha rilasciato a tale riguardo mentre lo studio legale di Chicago cui inizialmente si era rivolto, quello dell’avvocato Terry Ekl, ha immediatamente preso le distanze rilasciando una nota nella quale specifica di non essere in alcun modo coinvolto nella difesa dell’allenatore.

Si tratta del secondo clamoroso caso di accuse di abusi sessuali nel mondo degli sport americani dopo che Lawrence G. Nassar, medico della federazione americana di ginnastica, è stato giudicato responsabile di abusi sessuali gravi e continuati nei confronti di atlete giovanissime.

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