Mareen Apitz Von Römer lascia: “Goldfinger” abbandona il palleggio

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Di Redazione

Dopo 22 anni, tredici dei quali nei campionati professionistici e oltre 400 partite per il Dresdner, la squadra della sua città con ben 145 gettoni di presenza nella squadra nazionale, Mareen Apitz von Römer ha deciso di annunciare la fine della sua carriera agonistica. Una giocatrice storica e di grandissima importanza anche per lo sviluppo del movimento femminile in Germania.

Atleta elegante, gentile, profondamente radicata con il club del Dresdner con cui ha esordito nel massimo campionato e dove è tornata due volte dopo altrettante parentesi, una al VCO Berlino e l’altra all’estero, prima al Cannes e poi all’Azeryol Baku, Mareen sarà salutata con tutti gli onori non appena la Bundesliga femminile riaprirà al grande pubblico.

“Per noi Mareen è qualcosa di più di una giocatrice simbolodice Sandra Zimmermann, portavoce e amministratore delegato della società rossoneraper anni ha rappresentato la continuità e il club stesso, è stata una testimonial straordinaria. Rispettiamo il suo desiderio di chiudere qui la carriera e le dedicheremo una festa meravigliosa quando finalmente si potrà tornare tutti alla Margon Arena”.

Mareen, soprannominata ‘Goldfinger’ per il suo palleggio molto morbido ed elegante, appende dunque la maglia #2 e i gradi di capitano: “Non è stata una decisione facile, c’è voluto molto tempo. Mi spiace che ci si sia messa di mezzo anche la pandemia forse mi sarebbe piaciuto salutare il pubblico come si deve ma la vittoria della squadra nella coppa di Germania a Mannheim ha concluso nel modo migliore. Fino a oggi ho subordinato quasi tutto alla pallavolo ma ora è giusto che mi nuova anche in altre direzioni”.

Mareen resta una delle atlete più famose in Germania, un vero simbolo per la città di Dresda: un impegno sportivo di altissimo livello che non le ha impedito di conseguire una laurea e un master in economia e organizzazione aziendale.

(Fonte: Dresdner SC)

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Potsdam sceglie Micoli, è lui il nuovo coach: “Desideravo allenare una squadra tedesca”

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Dopo la partenza di Riccardo Boieri, passato al Mladost Zagabria, il Potsdam aveva puntato su Vladimir Kapris come suo successore nel ruolo di head coach, ma l'allenatore serbo alla fine ha ceduto alla corte del VakifBank Istanbul, dove lavorerà insieme a Giovanni Guidetti.

Così, il club tedesco ha scelto Stefano Micoli: "Il curriculum di Stefano Micoli la dice lunga- commenta soddisfatto Eugen Benzel, amministratore delegato della SC Potsdam Sport & Marketing GmbH - Ha un'esperienza incredibile. Siamo convinti che sarà in grado di plasmare una nuova squadra e che il suo lavoro con noi darà i suoi frutti anche nei prossimi anni".

Il 57enne tecnico originario di Bergamo può vantare un percorso che lo ha portato a lavorare in Italia sia in serie A1 e A2, per oltre 20 stagioni, che più volte anche all'estero: “Quando ho saputo che il Potsdam aveva bisogno di un nuovo allenatore, e in tempi brevi, ho segnalato subito il mio interesse - spiega lo stesso Micoli - Avevo sentito parlare molto bene della società da amici allenatori come Alberto Salomoni e Riccardo Boieri e non nego che c'era già il desiderio di allenare una squadra tedesca. Per questo non vedo l'ora di conoscere meglio il nuovo ambiente, le persone del club, i tifosi e la città".

Stefano Micoli ha firmato un contratto a Potsdam fino al 2027, con un'opzione per un'ulteriore stagione.