Ludovica Dalia e l’odissea della Volalto 2.0: "Saremo professionali fino in fondo"

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Di Eugenio Peralta

Non è facile vivere dall’interno una stagione tragicomica come quella della Golden Tulip Volalto 2.0 Caserta, e forse lo è ancora meno trovare le parole per commentarla. Ma Ludovica Dalia, con grande correttezza e disponibilità, accetta anche questa sfida dopo l’ennesima sconfitta per 0-3 in casa di Monza: “È decisamente difficile – conferma l’esperta palleggiatrice – e oggi ancora peggio, perché avevamo appena iniziato a inserire in squadra Cicolari, che invece ha subito dovuto fare i conti con un infortunio“.

Facciamo quello che è il nostro dovere – continua il capitano della Golden Tulip – scendere in campo e cercare di offrire una prestazione decente. Certo, che ci sia grande spettacolo la vedo un po’ dura, ma ormai è così: siamo professioniste e vogliamo essere professionali fino in fondo. È giusto che onoriamo la nostra maglia e l’impegno che ci siamo prese, da portare avanti fino alla fine“.

Dalia e Alessia Ghilardi sono le guide di un gruppo che ora comprende anche tre giovani esordienti provenienti dalla serie C: Sara MisceoRamona MastroianniValeria Chianese. “Loro a volte peccano un po’ di ingenuità, o forse di paura – racconta l’alzatrice – ma il lato bello di quest’esperienza particolare è proprio aiutare queste ragazzine alle prime armi, catapultate improvvisamente al top della pallavolo. Non so se l’hanno mai sognato, però adesso ci si trovano, ed è carino vedere la loro agitazione. Noi che siamo le più grandi cerchiamo, come si dice a Roma, di tenere botta“.

E l’obiettivo per gli ultimi due mesi della stagione non necessita di ulteriori commenti: “Vorremmo finire in maniera decente, se possibile“.

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