Vettori: "A Piacenza un’avventura. I 3 anni a Modena tutti diversi, a Trento l’anno scorso…"

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Un tour de force attende l’Itas Trentino, che oltre al campionato sarà impegnata nel Mondiale per Club, una manifestazione che vedrà scendere in campo le migliori formazioni al mondo. L’opposto trentino Luca Vettori, al “Corriere del Trentino” fa il punto della situazione tra campionato, Coppa Italia e gli impegni internazionali.

Al di là del derby dell’Adige con Verona in programma domenica, l’obiettivo di medio termine dell’Itas Trentino è «raggiungere la Coppa Italia». Almeno per quanto riguarda il campionato italiano. Niente voli pindarici o sguardi troppo distanti. Luca Vettori si fa portavoce delle istanze gialloblù e guarda alla sua prima volta al Mondiale per club, «una manifestazione che di per se è in grado di offrire molti stimoli».

Siete reduci da una partita complicata sul campo di Castellana Grotte: da dove ripartire? «Dallo studio di questa gara dal punto di vista tecnico e del gioco: non credo abbiamo sottovalutato l’appuntamento, anzi. In alcune situazioni non ci sono riuscite cose che pensavamo di aver consolidato ma ci sta, in fondo il nostro è ancora un percorso in essere. Ci sono tante squadre simili a Castellana che potranno impensierirci e in cui dovremo essere noi a tenere in mano il pallino del gioco e imporre il nostro ritmo».

È presto, ovviamente, per un giudizio consolidato, ma sembra che in casa giochiate con più scioltezza… .«Evitiamo di dirlo questa settimana (ride, ndr). Scherzi a parte, siamo una squadra che si entusiasma: riuscire a iniziare bene il primo set ed essere avanti ci dà tranquillità, e ovviamente questo nostro entusiasmo è molto trasportato dal nostro pubblico e si tratta di un valore aggiunto di cui domenica avremo tanto bisogno».

Il campionato è ancora lungo, ma il trend della scorsa stagione sembra ripetersi: tutti dietro a Perugia. «Guardando alla SuperLega, ci siamo detti che l’obiettivo principale per noi in questo momento deve essere raggiungere la Coppa Italia. Ovviamente speriamo di arrivare da sfidanti a giocare con Perugia gare importanti, ora, dopo gli scontri diretti, è il team che si è dimostrato più tosto. Noi dobbiamo pensare a fare bottino con le piccole senza sottovalutare mai nessuno e cercare di trovare delle sfide a livello motivazionale e personale con le grandi».

A fine mese disputerà il Mondiale per club, a cui non ha mai preso parte (e che la Rai trasmetterà in diretta): cosa si aspetta? «Davvero non saprei. Partiamo subito dopo il match con Padova e nel lunedì già cominciamo a giocare, di tempo per metabolizzare non ce ne sarà molto. Lorenzetti troverà le chiavi per stimolarci al massimo, anche se lo saremo già dalla manifestazione in sé. L’obiettivo è arrivare il più avanti possibile e magari concludere la settimana con orgoglio e togliendoci qualche soddisfazione».

Lei gioca in serie A dall’età di 21 anni: com’è cambiato nel tempo il suo approccio al volley e quali impulsi la stimolano ogni giorno a proseguire? «L’inizio a Piacenza è stato un’avventura che non sapevo dove mi avrebbe portato. Scendevo in campo con uno spirito leggero, ero contento a prescindere. I tre anni a Modena sono stati diversi l’uno dall’altro, sono maturato e nella pallavolo ho trovato un mondo in cui mi divertivo, anche per il gruppo più giovane ed estroso. A Trento c’è stato anche un grado di pesantezza in più l’anno scorso, che ho gestito e devo continuare a saperlo fare: mi piace pensare ora al ruolo che mi posso ritagliare in questo gruppo e alle responsabilità che posso avere, voglio costruirmi questa parte».

E’ vero che sta per cominciare anche una rubrica radiofonica? «Sì, a breve su Radio Dolomiti. Non si parlerà di sport, ma in dieci episodi da mezz’ora circa verranno approfondite diverse tematiche: lo vedo come un modo per calarmi di più nella geografia del territorio, ho trovato tanti posti a Trento e dintorni in cui mi sento di trovare uno specchio, un altro da me e questo mi fa stare bene».

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI