Linda Nwakalor: “Mi è piaciuto il nostro atteggiamento” (VIDEO)

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Foto Gabriele Sturaro/Vero Volley
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18 punti, 61% in attacco, 6 muri vincenti, 1 ace: un tabellino sontuoso, che diventa eccezionale se si parla di una centrale. E strabiliante se si pensa che quella centrale, Linda Nwakalor, ha appena 21 anni e il volley di vertice lo sta assaggiando per la prima volta quest’anno con la Savino Del Bene Scandicci, dopo due stagioni a Perugia. “È stata una bellissima partita sin dal primo set – dice la sorella di Sylvia commentando la sconfitta al tie break contro Milanopeccato un po’ per il finale, perché speravamo di portarcela a casa. Però mi è piaciuto il nostro atteggiamento, nonostante fossimo due set sotto siamo rimaste lì e siamo riuscite ad arrivare al tie break. Poi vabbè, ci lavoriamo e vedremo le prossime volte“.

Che Nwakalor non fosse finita per caso nel giro della nazionale, con cui ha partecipato anche al torneo di qualificazione olimpica, era noto a tutti. Ma vedera protagonista a questi livelli, rubando la scena addirittura a una collega di ruolo di altissimo rango come Carol, è comunque una sorpresa: “Devo dire che è un’emozione giocare e avere spazio in una così grande squadra. Cerco di fare del mio meglio, con l’aiuto delle mie compagne e della fiducia che mi danno. Sono molto contenta!” conclude con un gran sorriso.

Per Scandicci commenta anche il coach Massimo Barbolini: “Penso che la nota positiva sia stata che non abbiamo mollato nei momenti difficili. Eravamo eravamo sotto 2-0 e stavamo perdendo 20-15 nel terzo set e quindi la partita era praticamente finita. Le ragazze invece sono state brave e punto a punto hanno recuperato. Nel tie break poi sono decisivi gli episodi e un’imprecisione, un servizio o un altro aspetto della gara può fare la differenza tra vincere e perdere. Torniamo da Milano portandoci dietro tante note positive e anche alcune cose su cui sappiamo che dovremo lavorare, dal punto di vista individuale e di squadra. Per essere la terza partita di campionato, la seconda nella quale le ragazze giocano tutte insieme, penso che siano più le cose positive che quelle negative“.

di Eugenio Peralta

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.