foto Rinascita Volley Lagonegro

Lagonegro cede al tie break contro Casarano e resta fuori dalla Coppa Italia

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La Rinascita Lagonegro chiude come peggio non poteva il girone d’andata: in un colpo solo, la sconfitta (2-3) al tie-break contro la Leo Shoes Casarano fa perdere il terzo posto in classifica e dunque la qualificazione ai quarti di Coppa Italia, obiettivo minimo in questa fase della stagione. In un campionato così equilibrato, poteva essere pericoloso fare calcoli alla vigilia, e infatti i ragazzi di coach Lorizio sono scesi in campo contratti e poco concentrati, in un match complessivamente giocato al di sotto delle aspettative.

E’ il secondo ko consecutivo dopo Palmi, ci si attendeva una reazione sul piano del gioco e della brillantezza, ma la Rinascita è parsa davvero lontana dai giorni e dalle prestazioni migliori. La partita si è sviluppata intorno a una girandola di capovolgimenti di fronte ed emozioni a cui i biancorossi hanno ormai abituato i propri tifosi.

Dopo i primi due set giocati sottotono, Lagonegro ha avuto uno scatto di orgoglio (più che di gioco) nei successivi due parziali, dando l’impressione di potersela cavare e portare a casa i due punti della vittoria. I meriti, però, sono tutti appannaggio dei pugliesi guidati da coach Licchelli, che hanno ben figurato di fronte al caloroso pubblico di Villa D’Agri sfruttando al meglio anche il turno di riposo di domenica scorsa.

All’alba del match, Casarano – senza strafare troppo – riesce a costruirsi un tesoretto di tre punti mantenuto fino al 7-10. Un buon turno al servizio di Mastrangelo consente ai suoi di portarsi al pareggio (12-12), prima di un doppio attacco firmato Armenante-Vaskelis utile a conquistare il primo vantaggio biancorosso (14-12). Il set si mantiene in sostanziale equilibrio fino alle battute finali, nel mentre qualche buona giocata – ad opera del solito lituano Vaskelis – ed alcuni errori soprattutto in battuta, rivelatisi poi decisivi. Sul 21-22, un time-out di Lorizio sembra dare una scossa positiva (24-24), ma ironia della sorte è proprio Vaskelis – murato – a commettere l’errore fatale e a consegnare il parziale a Casarano (24-26).

Lagonegro subisce il colpo e nel secondo set cala vistosamente. I salentini approfittano del blackout biancorosso per costruirsi un break di sei punti dopo una fase iniziale abbastanza equilibrata. La Rinascita non è in partita: gambe molli, attacco sterile e troppi errori banali. Il parziale scivola via senza reazioni, Lorizio in panchina è una furia. 19-25 e 2-0 Casarano. Quando tutto sembra avviarsi verso un netto successo ospite, arriva la reazione di orgoglio di cui sopra. In 51 minuti, non senza commettere errori, la Rinascita pareggia i conti, con due parziali letteralmente dominati (25-17 e 25-14).

Nel terzo set, partenza sprint (3-0), Vaskelis e Miscione salgono in cattedra e prendono per mano la squadra (10-3 e massimo vantaggio). Alla reazione partecipa anche Molinari, finalmente a punti al centro (20-13). Casarano cala nelle sue percentuali, commette qualche errore di troppo a servizio e la ricezione non è cosi puntuale come nei primi due set. La Rinascita chiude facilmente, con un vantaggio di otto lunghezze.

Ancor più veloce il quarto parziale: da segnalare con un circoletto rosso un triplo muro consecutivo nelle battute iniziali, validi a costruire il momentaneo 7-2. Si gioca sugli errori dell’avversario, Casarano ne commette di più e non riesce a recuperare gli 11 punti di vantaggio che Lagonegro, col passare dei minuti, mantiene fino alla fine.

Il tie-break decisivo sembra una fotocopia del primo set: punto a punto e cambi palla continui. Non si ripete, però, l’impresa costruita contro Sorrento lo scorso 1 novembre: sarà Casarano a prendersi i due punti del successo, abile a tenere alta la concentrazione e a non lasciare l’iniziativa ai padroni di casa. Il brutto servizio di Mastrangelo che chiude la sfida (13-15) è l’immagine ideale della prestazione dei biancorossi, troppo discontinui e insolitamente fallosi. Vaskelis (21 punti e 4 muri) è ancora una volta il migliore in un attacco piuttosto sterile (21%).

A conti fatti le statistiche, nonostante i 14 punti-muro e il 47% in ricezione, non hanno premiato la Rinascita. Il consuntivo, alla tredicesima e ultima giornata di andata, parla di 22 punti, 7 vittorie e cinque sconfitte. Numeri che, come detto, non consentono alla Rinascita di partecipare alla fase finale della Coppa Italia, a scapito di Fano, S. Giustino e Palmi: proprio quest’ultima – complice la vittoria per 3-0 a Modica – soffia l’ultimo posto disponibile al giro di boa. Al di là della mancata qualificazione al trofeo tricolore, sicuramente deludente, la squadra dovrà ritrovarsi e fare quadrato per non sciupare quanto di buono fatto finora.

Rinascita Lagonegro – Leo Shoes Casarano 2-3 (24-26, 19-25, 25-17, 25-14, 13-15)
Rinascita Lagonegro:
Mastrangelo 4, Armenante 9, Molinari 4, Vaskelis 21, Fioretti 2, Miscione 6, Caletti 0, Fortunato (L), Nicotra 0, Pizzichini 0. N.E. Simone, Bongiorno. All. Lorizio.
Leo Shoes Casarano: Ciardo 1, Baldari 6, Peluso 2, Lugli 11, Giuliani 8, Miraglia 7, Martinelli 0, Quarta 0, Carta (L), Licitra 0, Pepe 2, Tommasi 0, De Micheli (L). N.E. All. Licchelli.
ARBITRI: Pasciari, Morgillo.
NOTE – durata set: 33′, 33′, 26′, 25′, 24′; tot: 141′.

(fonte: Comunicato stampa)

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