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La Serbia resta sul tetto del mondo: medaglia d’oro per Daniele Santarelli

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Di Redazione

La Serbia scrive la storia ad Apeldooorn: per la seconda volta consecutiva la nazionale balcanica vince i Campionati Mondiali femminili, ed è anche il primo titolo iridato per Daniele Santarelli, che porta un pezzo di Italia sul gradino più alto del podio (insieme all’assistente Diego Flisi). La finale con il Brasile finisce con un 3-0 più netto del previsto: la squadra di Zé Roberto ci prova sia nel primo set, chiuso ai vantaggi dopo 2 chance annullate, sia nel secondo (in parità fino al 22-22), ma è solo lontana parente della formazione vista all’opera contro l’Italia, e questo non fa che alimentare i rimpianti delle azzurre, giunte terze grazie al 3-0 sugli USA. Per le verdeoro i Mondiali restano stregati: quarta finale persa su quattro disputate.

Strepitosa per solidità e capacità di concentrazione la prestazione della Serbia, che non è solo Tijana Boskovic, anche se l’opposta, tanto per gradire, mette a terra 24 palloni con il 57%. Riuscitissime anche in finale le mosse di Santarelli, che promuove Mina Popovic e Sara Lozo tra le titolari; eccezionali Busa e Stevanovic, ma a impressionare è soprattutto il rendimento di Bojana Drca, palleggiatrice 34enne che solo lo scorso anno ha ripreso l’attività nel campionato serbo dopo due stagioni di stop. Applicazione, lavoro e attenzione sono gli ingredienti del successo di una squadra magari non stellare, ma dai numeri straordinari: basti dire che la Serbia chiude il torneo con 12 vittorie su altrettante partite.

Al Brasile sono mancate le armi che l’avevano caratterizzato per tutta la rassegna iridata: intensità difensiva, solidità a muro (“solo” 5 vincenti) e anche la classe di Gabi, limitata a un misero bottino di 9 punti con il 31% in attacco. Merita comunque applausi Zé Roberto per aver trascinato sino in finale un gruppo completamente reinventato, anche in corsa, con veri e propri fenomeni come Carol e sorprese assolute come Lorenne; e la “scoperta” di nuovi talenti capaci di rimettere in discussione i valori consolidati è, forse, la vera cifra stilistica di questi Mondiali.

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I SESTETTI – Due novità in formazione per Santarelli, che schiera dall’inizio Popovic al centro insieme a Stevanovic e Lozo come schiacciatrice in diagonale con Busa; la palleggiatrice è Drca, l’opposta ovviamente Boskovic e il libero Pusic. Il Brasile conferma la formazione vittoriosa sull’Italia, con Macris in regia, Lorenne opposta, Carol e Carol Gattaz al centro, Gabi e Montibeller schiacciatrici e Nyeme libero.

1° SET – Inizia a spron battuto il Brasile e il primo attacco di Boskovic non va a segno (3-1). Sbagliano anche Stevanovic e Lozo, già 3 errori serbi per il 7-3. Boskovic comincia a entrare in temperatura, la Serbia accorcia sul 9-7 e poi passa direttamente al 10-11 con due punti dell’opposta e un muro di Stevanovic. Reagisce il Brasile e si lotta punto a punto (ace di Lorenne per il 13-12), ma il muro di Lozo riporta la Serbia sul 14-16 ed è time out per Zé Roberto. Gabi pareggia ancora, ricomincia il testa a testa (18-19). Si arriva in perfetta parità sul 22-22, poi Lozo e il muro di Drca (già il terzo) regalano due set point alla Serbia; li cancellano però gli errori di Lazovic e Lozo e si va ai vantaggi. Boskovic si procura il 24-25 e Gabi sbaglia il pallone del definitivo 24-26.

2° SET – Prova a reagire subito il Brasile con due muri vincenti di Carol e Lorenne per il 4-1. Sbaglia Busa per il 6-2 e Gabi tiene avanti le sue sul 9-5, ma la Serbia accorcia con Popovic (10-8) e con il muro di Stevanovic (11-10), fino ad arrivare al pareggio sul 12-12 con Boskovic. Il Brasile prova un altro allungo grazie all’errore di Boskovic e al muro di Carol Gattaz (16-13) e Santarelli si gioca entrambi i time out; da lì in poi è solo Serbia, con un tremendo parziale di 0-7 sul servizio di Stevanovic (due ace). Zé Roberto cambia diagonale con Roberta e Tainara e le verdeoro riescono nella grande rimonta: dal 16-20 al 20-21 con la battuta di Carol Gattaz, poi 22-22 grazie a un ace della stessa Tainara. Ma nel momento chiave è proprio l’opposta a sbagliare, scagliando fuori il pallone del 22-24, e Stevanovic ne approfitta subito con il muro vincente del 22-25.

3° SET – Restano in campo Roberta e Tainara (in posto 4) nel Brasile. Dopo una partenza in equilibrio, però, la Serbia scatta subito avanti con l’errore di Lorenne e il muro di Stevanovic (3-6), costringendo Zé Roberto al time out. Gabi prova a riavvicinare le sue sul 6-7, ma l’ace di Drca e l’errore di Tainara rispediscono indietro le verdeoro (6-10); dilaga la Serbia con il mani out di Busa (7-12) e l’ace di Popovic (8-14), che spinge il CT brasiliano a sostituire Nyeme con Natinha. Non basta, perché Boskovic firma altri due punti per l’8-16 e Stevanovic è devastante per il 10-18. Le ultime speranze del Brasile sono riposte nell’ace di Lorenne per il 14-19, ma Boskovic si scatena in attacco (14-21) e Busa firma il 16-23; il gran finale non può che essere affidato proprio all’opposta, che mette a terra il pallone del definitivo 17-25 e dà il via alla festa serba.

Brasile-Serbia 0-3 (24-26, 22-25, 17-25)
Brasile: Carol Gattaz 4, Julia Kudiess ne, Carol 9, Pri Daroit, Nyeme (L), Montibeller 4, Macris, Roberta, Gabi 9, Natinha (L), Lorena ne, Kisy 1, Tainara 5, Lorenne 9. All. Zé Roberto.
Serbia: Busa 8, Lazovic, Drca 6, Popovic 7, Mirkovic ne, Mihajlovic ne, Pusic (L), Bjelica ne, Aleksic ne, Stevanovic 11, Jedgic (L) ne, Boskovic 24, Milenkovic, Lozo 7. All. Santarelli.
Arbitri: Collados (Francia) e René (Argentina).
Note: Brasile: battute vincenti 3, muri 5, errori 13. Brasile: battute vincenti 4, muri 9, errori 22.

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