La Lube batte 3-2 lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle con qualche rischio e tanta fatica

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Di Stefano Benzi

Che finale, che partita e per fortuna… che vittoria! La Lube vince anche la seconda sfida nel Mondiale per Club battendo lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle 3-2 (23-25, 25-21, 23-25, 25-21, 18-16) e si garantisce un po’ di serenità in vista dell’ultimo match contro lo Sarmaye Bank di Teheran.

Civitanova parte con molta fatica: il gioco scintillante e determinatissimo visto contro il Sada non si vede, non nel primo set che lo Zaksa interpreta in modo estremamente efficace e aggressivo. La squadra allenata da Andrea Gardini mette in difficoltà la ricezione marchigiana a più riprese ed è solo nel secondo set che si rivede la vera Lube, la squadra campione d’Italia. Pur con meno brillantezza rispetto all’esordio Civitanova comincia a trovare i suoi cambi e i suoi meccanismi e il secondo set si scioglie in un sospiro di sollievo. Tuttavia la squadra di Medei si spegne di nuovo: il terzo set è una copia carbone del primo, si gioca punto a punto fino agli scambi decisivi e a pesare di più sono gli errori della Lube. Un vero peccato.

Sul 2-1 per lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle la Lube deve resettare la macchina, ripartire e senza strappi: Micah Christenson prende per mano la squadra con una guida sicura ed estremamente equilibrata giocando soprattutto su un Juantorena di nuovo a percentuali rilevanti e su Sokolov: ma è a muro e a servizio che la Lube alza considerevolmente il proprio livello di gioco e anche le sue percentuali. La Lube sembra dire “se vogliamo non c’è partita” ma i black out della squadra italiana in alcuni momenti definitivi del primo e del terzo set sono evidenti.

Il tie-break è una sintesi di tutto il meglio e di tutto il peggio della Lube, che parte malissimo, subisce un brutto break, si trova sul 7-4 quando finalmente Christenson si riprende di nuovo la responsabilità di gestire il match in un ambiente infuocato e con un pubblico non solo rumoroso ma anche estremamente coinvolgente. La partita diventa una corrida: Lube sull’8-8, poi avanti sul 13-11, ha due match point che non riesce a concretizzare e che fanno saltare il tappo dell’impianto di Opole. Alla fine, dai e dai, la palla che non voleva entrare premia una Lube sicuramente bella, anche se a tratti, ma determinatissima nei momenti in cui non si poteva perdere lucidità.

Civitanova si tiene alle spalle tutte le squadre del girone ed è sicura di essere in semifinale ma la terza partita con il Teheran dirà se sarà un primo o un secondo posto per evitare incroci spiacevoli dall’altro girone. Venticinque i punti di Sokolov, ventitre quelli di Juantorena, ben undici gli ace (tre di Christenson e Cester), 14 i muri (5 di Caster e 4 di Sokolov). Poteva essere una partita perfetta e non lo è stata ma in un ambiente del genere e contro avversari così motivati il 3-2 conclusivo è merce pregiata.

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