La Damiano Spina Volley Oria piange la giovane pallavolista Matilde Chionna

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Un tragico incidente stradale ha scosso domenica sera il mondo del volley pugliese, portando via a soli 17 anni la giovane pallavolista Matilde Chionna, giocatrice della Damiano Spina Volley Oria di Serie D femminile. La giocatrice stava rientrando dalla partita della sua squadra insieme al fidanzato Matteo Buccoliero (figlio del giudice Mariano, noto per essere stato il pubblico ministero nel processo per l’omicidio di Sarah Scazzi) quando, nei pressi di Mesagne, lo scontro con la Bmw guidata da un 32enne della provincia di Brindisi ha causato la morte sul colpo dei due ragazzi.

Nella scuola di Matilde è stato osservato un minuto di raccoglimento; innumerevoli i messaggi di cordoglio giunti anche da società, giocatrici e addetti ai lavori e dalla stessa Federazione Italiana Pallavolo. Il presidente della Damiano Spina ha diffuso, tramite la pagina Facebook della società, un commovente saluto: “Oggi, dopo 35 anni di pallavolo è arrivata la sconfitta più pesante, mi tocca salutare una figlia… sì, perché quando arrivano in palestra piccolissime tu le prendi per mano e le accompagni durante il loro percorso di crescita, cerchi di farle diventare atlete e donne, cerchi di aggiungere qualcosa in più a quello che già fanno i loro genitori. (…) Mi dicevi sempre sempre che ero il tuo presidente preferito, e adesso come farò con tutto quel vuoto che stai lasciando? Arrivederci mia piccola atleta, adesso veglia sulla tua famiglia e, ti prego, la domenica guarda le nostre partite, fai il tifo e noi vinceremo per te“.

La redazione di Volley NEWS si unisce al cordoglio di amici e parenti.

(fonte: New Volley Oria)

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C’era anche Martina Morandi a rappresentare la pallavolo ai WEmbrace Games di Bebe Vio

Oltre il Volley

Un’ondata di entusiasmo, sport e inclusione ha travolto lo Stadio dei Marmi di Roma in occasione della tredicesima edizione dei WEmbrace Games, l’evento benefico ideato dall’Associazione art4sport con la guida di Beatrice “Bebe” Vio Grandis. Tra le protagoniste in campo anche Martina Morandi, pallavolista professionista, ruolo libero, che nella prossima stagione vestirà la gloriosa maglia del Volleyball Casalmaggiore in serie A2. Martina, che ha preso parte alla serata all’insegna della condivisione e dell’uguaglianza, ha gareggiato nella squadra Genova, rappresentata dal partner Quadro Advertising, distinguendosi per spirito di squadra e determinazione.

“È stata un’esperienza ricca di emozioni, che rifarei e rivivrei altre cento volte. Fin dal mio arrivo ho trovato accoglienza e calore. — Ha dichiarato Martina MorandiIl mio team, ‘Genova’, è stato competitivo, positivo, sempre pronto a sostenere i compagni. Abbiamo conquistato un bellissimo secondo posto, ma abbiamo festeggiato come se avessimo vinto, perché abbiamo vissuto e condiviso qualcosa di unico. Questo evento mi ha insegnato che non contano etichette o differenze: uomo o donna, adulto o bambino, con o senza disabilità, ciò che conta sono i valori che possiamo trasmettere insieme.”

L’edizione 2025, ribattezzata Space Games Edition, ha celebrato lo sport come linguaggio universale e veicolo di inclusione. Otto squadre composte da adulti e bambini, con e senza disabilità, si sono sfidate in tre giochi in un clima di solidarietà e sana competizione. Una serata che ha visto la partecipazione di numerosi ospiti del mondo dello sport e dello spettacolo e che ha sostenuto la raccolta fondi per i progetti dell’Associazione art4sport, impegnata dal 2009 nel rendere lo sport accessibile a bambini e ragazzi con protesi d’arto.

Accanto al suo impegno in campo, Martina Morandi è anche volto del progetto “TatticaMENTE, promosso dalla Fondazione Morandi in collaborazione con il Consorzio Vero Volley di Monza.

L’iniziativa ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) nel contesto sportivo e di formare allenatori e tecnici affinché sappiano riconoscere e valorizzare i diversi profili di funzionamento degli atleti. Un progetto che nasce dall’esperienza personale di Martina, che ha affrontato le sfide legate alla dislessia e alla disgrafia trovando nello sport, e in particolare nella pallavolo, uno spazio di espressione e crescita. Oggi, attraverso la sua testimonianza, Martina contribuisce a sensibilizzare il mondo sportivo e a costruire un ambiente più consapevole e inclusivo per tutti gli atleti che soffrono di questo disturbo.