Foto: CEV

In Grecia e in Croazia si torna a giocare a pallavolo

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Mentre alcuni paesi, come Italia, Francia, Russia, Turchia o Germania hanno da tempo deciso di sospendere e archiviare il torneo 2019/20, altri cominciano a progettare il ritorno in campo: è il caso di Grecia e Croazia che in modi e in tempi diversi stanno pianificando il ritorno alla fase agonistica.

In Croazia i giocatori della Super League croata hanno ripreso le loro sessioni di allenamento che erano sospese da quasi tre mesi. Di fatto tutti gli atleti sono ancora sotto contratto e anche se alcuni di loro hanno già firmato per la prossima stagione con altri club, sono stati chiamati in palestra per la ripresa degli allenamenti. Alcuni avevano già effettuato sessioni individuali e ora si tratta di tornare a giocare in squadra: “Abbiamo aiutato gli atleti con sessioni virtuali e collegamenti digitali, i ragazzi si sono tutti mantenuti in forma e ora possiamo tornare a lavorare insieme, rispettando i protocolli che sono stati previsti a livello nazionale” ha dichiarato l’allenatore Ivan Perić.

Spazi più ampi per cambiarsi e per le docce, allenamenti – almeno per ora – quasi esclusivamente all’aperto, nessun contatto fisico non necessario in campo (abbracci, touch e pacche) ma niente mascherine e soprattutto la grande attenzione è per quanto accade fuori dal campo: “I ragazzi sono tutti seguiti con enorme attenzione e sono tutti sani, dovranno essere molto attenti con la loro vita sociale fuori dalla palestra e dal palazzetto. Attualmente siamo in grado di allenarci in gruppo, parliamo di una decina di atleti” ha dichiarato l’allenatore Mario Teppert.
Le squadre sono tutte al lavoro e nessun giocatore ha chiesto protezioni speciali o deroghe per non rientrare in campo. Alcuni club, come ad esempio a Spalato, hanno iniziato con sessioni ridotte all’aperto sul campo da beach volley. Ma anche i giocatori della nazionale sono tornati al lavoro.

In Grecia invece la Lega ha deciso addirittura di programmare il ritorno alla fase agonistica per completare le gare del campionato che è stato sospeso e non ancora cancellato. Il format del torneo è stato adeguato alla necessità: le prime quattro squadre della regular season, sospesa al sedicesimo turno con due partite ancora da giocare, sono state ammesse a una final four che vedrà la prima classificata, l’Olympoiacos, contro la quarta, il Foinikas Syroi, e il PAOK Salonicco, secondo, contro il Panathinaikos. Semifinali al meglio delle due vittorie su tre ma tutte in campo neutro e in un’unica sede.

Una sorta di minicampionato: quasi certamente l’impianto prescelto dovrebbe essere l’OAKA Center di Atene, impianto olimpico sede della squadra nazionale. Tutte le gare si svolgeranno a porte chiuse. Le finali dovrebbero proseguire con la medesima modalità ma la lega ha chiesto di poter concedere alle squadre di giocare sul campo di casa anche se, parlando di partite a porte chiuse, è quasi certo che anche per le finali potrebbe essere scelta la soluzione della sede unica.

Ma se le squadre hanno già ripreso da tempo gli allenamenti, il format e il protocollo delle partite deve ancora essere approvato dal ministero della salute greco che tuttavia ha già concesso il suo OK di massima.

(Fonte: HOS, EOPE)

ARGOMENTI CORRELATI

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI