FOTO FILIPPO RUBIN / LVF

Il ritorno di Giulia Pisani: “Mi sento bene. Che soddisfazione i primi muri…”

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Paolo Frascarolo

Il volley italiano, nella sua bellezza, ci ha sempre abituato a strepitosi ritorni. Quello di cui parliamo oggi vede protagonista Giulia Pisani, nome inevitabilmente legato ai colori della Yamamay Busto Arsizio, con cui ha militato nella massima serie dal 2011 al termine della scorsa stagione. Il centrale pisano, con 135 presenze nel campionato italiano e 661 punti realizzati all’attivo, è in questo momento svincolata: dallo scorso 13 novembre, si allena con la Lardini Filottrano, che è alla ricerca di una centrale dopo l’infortunio di Asia Cogliandro.
Attualmente l’ex giocatrice della Nazionale italiana può allenarsi in palestra senza disputare incontri di campionato, in quanto per regolamento sarà tesserabile solamente a partire dal prossimo 8 gennaio 2018.
Una giocatrice che, con la sua personalità, ha offerto una grande contributo alla visibilità del movimento pallavolistico italiano.  Per questo motivi, contenti del suo ritorno, abbiamo voluto intervistarla.

Quali sono le sue condizioni fisiche?
“Sono nettamente in ripresa. In questi due mesi mi sono allenata con una serie B vicino a casa, l’Ambra Cavallini Pontedera, e ovviamente, quattro allenamenti a settimana non sono paragonabili ai ritmi di una Serie A. Da lunedì scorso ho iniziato ad allenarmi con Filottrano”.

Qual è stata la causa dei suoi infortuni?
“Si è trattato di un sovraccarico muscolare, che ha generato successivamente numerosi piccoli fastidi da cui sono guarita. Ci tengo a ringraziare per questo FisioPro Correggio di Tommaso Giacco e la dottoressa Laura Bertelè, che mi hanno aiutato a tornare in forma. Adesso sto facendo dei trattamenti seguendo un particolare metodo di riabilitazione e rafforzamento, vediamo…”.

C’è la possibilità di vederla, da gennaio, in campo con la Lardini?
“Non abbiamo ancora parlato concretamente del futuro, essendo in attesa di capire quali siano le mie reali condizioni. Tra un mese ci metteremo al tavolo con la società, che ringrazio, e con il mio procuratore per decidere. Mi sento bene. Devo dire che la soddisfazione di essere tornata a murare, seppur in allenamento, è grande”.

Un periodo che le ha permesso di portare avanti le sue attività?
“Esattamente, non mi sono mai fermata, anzi… Questi mesi mi hanno dato modo di riflettere su molte cose, e ne ho approfittato per andare avanti con gli studi. Studio Scienze della Comunicazione presso una Università Telematica che dispone di numerose sedi in Italia.”.

Come giudica questa prima parte di campionato?
“Vedo un terzetto, composto da Novara, Scandicci e Conegliano, partito molto forte e con una marcia in più. Busto Arsizio sta disputando un ottimo campionato, seguita da un gruppo di squadre motivate a conquistare un posto per i play-off”.

Ha citato Busto Arsizio: inevitabile sfogliare l’album dei ricordi. Qual è il più bello?
“Sicuramente la prima stagione. Il mio arrivo, quando avevo 19 anni, l’ho vissuto come un sogno. Ero ancora una ragazzina, che si emozionava per ogni ingresso in campo”.

Cosa è cambiato nel volley di oggi rispetto alle sue stagioni da esordiente?
“Vedo ragazze sempre più giovani con un bagaglio di esperienza importante. C’è molta più fisicità, credo sia questo il fattore che maggiormente si è evoluto: le ragazze sono sempre più alte, e con uno sviluppo muscolare nettamente più robusto”.

Qual è il palleggiatore più forte con cui ha giocato?
“Nessun dubbio, per bravura e feeling, dico Carli Lloyd”.

Cosa vede nel suo futuro?
“Il primo obiettivo è quello di rimettermi in forma per poter giocare. Il lungo periodo in cui sono stata a casa mi ha fatto riflettere su tante cose, relative al futuro. Se ci sarà l’opportunità di restare a Filottrano sarò contenta. Un giorno vorrei rimanere all’interno del mondo del volley come Team Manager o Direttore Sportivo”.

Qual è il suo rapporto con il beach volley?
“Il discorso del beach volley si era già aperto nel 2015 con la prova in Nazionale. Amo molto questa disciplina, che si confronta con diverse problematiche: la più grande è la ricerca di atlete, ovviamente per motivi economici. E’ comunque un movimento che si sta ampliando sempre di più, e un domani mi piacerebbe impegnarmi. Chissà, magari già da quest’estate…”.

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI