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Il presidente della Fipav Bergamo, Osvaldo Milesi: “Temo una riduzione delle attività”

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Di Redazione

Riprendere l’attività pallavolistica dopo 6 mesi di sport non è facile; non è facile per la massima serie, non è facile per la serie A2, e non è facile neanche per lo sport di base. Una zona colpita duramente dall’emergenza sanitaria, come quella di Bergamo, come potrà riprendersi? A L’Eco di Bergamo lo spiega Osvaldo Milesi, Presidente del Comitato Territoriale FIPAV di Bergamo.

«Al momento non è possibile stabilire una data precisa, ma contiamo di rivedere le squadre in campo tra la metà di ottobre e la metà di dicembre. Alcune società hanno già cominciato ad allenarsi, altre lo faranno nei prossimi giorni e al momento la situazione è regolamentata da un protocollo del 10 agosto che vale fino al 7 settembre. Si tratta di un protocollo che contiene molte ristrettezze e che prevede la pulizia, la disinfezione e la sanificazione al termine di ogni turno di allenamento, ma tutto questo finirà per dimezzare i tempi di utilizzo delle palestre. Inoltre è ancora in dubbio la possibilità di utilizzare le palestre scolastiche: al momento solo un paio di dirigenti scolastici si sono già espressi, comunicando l’indisponibilità della palestra del proprio istituto».

Tra i tanti punti, il protocollo prevede di:
«La prima sanificazione deve essere certificata e di solito viene garantita dalle amministrazioni comunali, poi la
pulizia e la sanificazione possono essere svolte, all’ inizio di ogni nuovo turno di allenamento, dai dirigenti o dai volontari delle società sportive. Poi si dovrà tenere un elenco delle persone presenti, non dovrà entrare più nessuno in palestra durante l’attività e si dovrà misurare la febbre a tutti prima di ogni ingresso.
Si dovranno disinfettare ciclicamente anche i palloni e ogni società dovrà poi individuare uno, o più di uno, “Covid manager”, che dovrà organizzare e garantire tutte le operazioni necessarie.

Infine, continua Milesi, viene raccomandato a tutti coloro che entrano in palestra di effettuare il test sierologico. Ci auguriamo quindi che dal 7 settembre il nuovo protocollo sia un po’ alleggerito, altrimenti molte società si troveranno in seria difficoltà a garantire le stesse attività degli ultimi anni. Personalmente, nonostante la
riduzione dei costi promossa dalla Fipav, temo una riduzione del 20% delle attività rispetto all’anno scorso»

Nuovi sostegni economici potrebbero essere favoriti dall’introduzione del credito di imposta:
«Molte società hanno già comunicato che se non riusciranno a coprire i costi, rinunceranno ad iscriversi ai campionati, mentre la questione del credito d’imposta riguarda solo le società che hanno un volume
d’affari superiore ai 200 mila euro».

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