Il patron dell’Igor Novara, Fabio Leonardi: “Sono arrabbiato. Abbiamo fatto due partite indecenti. A Berlino servirà più coraggio e sfrontatezza”

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti

Di Redazione

Parole dure ma giustificabili quelle del Patron Leonardi dopo la sconfitta in Finale Scudetto della “sua” Igor contro le pantere di Conegliano. Due partite giocate sotto tono, come lui stesso ha dichiarato in un’intervista rilasciata a “La Stampa Novara“, e una gara 3 combattuta ma ancora lontana dagli standard fatti vedere dalle igorine durante questa stagione. Una Novara che dovrà ritrovarsi in fretta in vista della Finale di Champions League.

La voce è adombrata, il volto scuro. Arrabbiato, ma non abbattuto: il patron della Igor Novara Fabio Leonardi dopo la sconfitta nella finale scudetto con Conegliano guarda avanti e punta tutto sulla finale di Champions League sabato 18 a Berlino.

Quali sono i pensieri del giorno dopo? «Sono arrabbiato. Abbiamo fatto due partite indecenti, collezionando davanti a tutta Italia figuracce. In gara 3 c’è stato un miglioramento ma continuando a rimanere lontani dallo standard necessario per una finale scudetto. Nelle mia squadra non ho visto né cattiveria né tanto meno determinazione. Al contrario dell’Imoco che è stata brava in tutto».

È stata una sconfitta senza appello. Chi mette sul banco degli imputati? «Tutta la squadra. In gara 1 e 2 hanno giocato tutte malissimo. Arriviamo da un periodo molto stressante sia a livello fisico che mentale. Abbiamo avuto un percorso duro, più di quello di Conegliano. Non sono certo che questa sia la ragione di ciò che è successo, ma sono convinto che la Igor sia formata da vere professioniste che in finale si sono ritrovate un po’ scariche».

Al Pala Verde lunedì mancavano sia i dirigenti (eccezion fatta per Marchioni) che gli sponsor. Perché? «Gli Sponsor sono tutti imprenditori che devono curare le proprie aziende. Non è stato un problema di pessimismo rispetto all’esito della serie ma di impegni lavorativi».

Torniamo al campo: sabato 18 la Igor è attesa dalla finale di Champions a Berlino. Come si presenterà all’appuntamento? «Consapevole che in gara 3, pur senza giocare bene, potevamo portare a casa la partita. La sconfitta per 3-2 è di buon auspicio benché non sia ancora sufficiente. La Igor, per vincere, dovrà giocare con coraggio, sfrontatezza e lavorando molto meglio, rispetto a quanto fatto in finale scudetto, su ogni singolo fondamentale. La Igor, se vorrà lasciare il segno, dovrà giocare come ha dimostrato di saper fare in Turchia, in occasione del match d’andata delle semifinali di Champions League contro il Vakifbank dove vinse 3-0».

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI