Giulia Leonardi: “La chiave della partita è stata la pazienza” (VIDEO)

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti
SHARE
Foto LVF
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti

Il Bisonte Firenze si sblocca e lo fa in modo fragoroso, vincendo la sua prima partita con un brillante 3-0 casalingo contro Bergamo. A commentare il successo è Giulia Leonardi: “La chiave di lettura secondo me è la pazienza, perché anche quando eravamo sotto siamo riuscite sempre a stare lì punto a punto. È andato bene anche il muro-difesa, oltre al cambio palla, ma soprattutto contro una squadra come Bergamo, che ha difeso tantissimo, abbiamo avuto pazienza negli scambi anche molto lunghi e siamo state brave a chiudere quando era il momento. Il terzo, in particolare, è stato un set di cuore e di carattere: sono molto contenta perché venivamo da due partite non stupende e avevamo bisogno di punti e di vittoria“.

Il Bisonte si sta dimostrando una delle migliori squadre del campionato nel fondamentale di difesa: “Io ovviamente ho sempre amato giocare in squadre di difesa – sorride Leonardi – ma molto del merito è anche di Carlo (Parisi, n.d.r.) che prepara le partite bene: per tutta la settimana ci alleniamo in base alla squadra contro cui giocheremo, per questo mi arrabbio quando in campo succede qualcosa che non doveva succedere! Comunque sono molto contenta perché si comincia a vedere qualcosa di buono: ci siamo ritrovate tutte insieme solo 2-3 settimane fa, quindi abbiamo solo bisogno di giocare e creare qualche automatismo in più“.

La ricezione è stata uno dei punti di forza della squadra di casa per tutta la partita: “Con questo pallone è sempre un’incognita – commenta il libero – ma la nostra è una squadra che ha del gran potenziale, e soprattutto ha pazienza, perché sa riconoscere quando c’è una battuta bella e sul pallone dopo riesce a fare la cosa migliore in quel momento. Magari non andrà sempre così bene, ma l’importante è che lavoriamo di squadra; quando non funziona un reparto devono funzionare gli altri e bisogna aiutarsi a vicenda“.

Intervista di Stefano Sassi

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Carlo Parisi Volley Bergamo 1991

Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

A1 Femminile

Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.