Di Redazione

L’ultima finale europea di Modena Volley è datata 2008, e in panchina c’era un certo Andrea Giani. Lo stesso che oggi, sempre da allenatore di Modena, può festeggiare la qualificazione all’ultimo atto della CEV Cup: “Onestamente non ci avevo pensato – commenta dopo la battaglia di Belchatow – perché per me il presente è sempre il momento più importante. Doveva essere una partita complicata e lo è stata, ma secondo me siamo stati molto bravi a recuperarla. Abbiamo centrato due obiettivi, ottenendo l’accesso alla finale e vincendo il primo tie break della stagione“.

“Per come abbiamo affrontato le complicazioni – continua Giani – siamo stati bravi, sia a livello emotivo che a livello tecnico. Questo è molto importante, perché un livello così ce l’abbiamo dentro, però per esprimerlo serve anche una certa condizione emotiva. Sotto 2-1 siamo partiti per vincere il set, l’abbiamo fatto molto bene sul side out, e poi la fase break è andata di conseguenza“. Determinante la prova di Ngapeth: “Avevamo bisogno di Earvin, lui lo sapeva e si è presentato nel modo giusto, è stato un riferimento molto importante” ammette l’allenatore. E poi una battuta sulla finale contro il Knack Roeselare: “Le partite bisogna giocarle tutte, è una finale importante perché è un obiettivo sia della società sia nostro, a prescindere dall’avversario“.

Il primo anno da presidente di Giulia Gabana si arricchisce di un’altra tappa importante: “Tenevamo tantissimo a questo obiettivo – commenta la numero uno di Modena – e ci abbiamo creduto; i ragazzi sono stati fenomenali, hanno lottato con i denti. Abbiamo giocato benissimo e andiamo a giocarci questa finale. Sono piena di gioia, felice e grata a tutti quelli che stanno facendo con noi questo percorso, dallo staff ai giocatori“.

I risultati ottenuti dagli emiliani vanno anche oltre le aspettative della presidente: “A inizio anno speravo in un quarto-quinto posto in campionato – ammette Gabana – il terzo è già fantastico. Dobbiamo essere molto felici e iniziare questi quarti con il piede giusto. I nostri giovani sono cresciuti tantissimo e adesso sono dei giocatori forti, convinti, seri; sono la nostra più grande soddisfazione, loro e anche Bruno, Earvin, Totò e Dragan che stanno loro vicino e li hanno aiutati tantissimo in questo percorso“.