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Giannelli: “Ci serviva giocare così”. Lorenzetti: “Partita vera? Non lo so…” (VIDEO)

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4918 spettatori per una partita “inutile”, quella tra Sir Susa Vim Perugia e Itas Trentino: quasi paradossale, ma succede anche questo in Superlega, specie tra tifoserie cariche di passione come quella dei Block Devils. “È bellissimo – commenta Simone Giannellisono veramente contento di aver visto il palazzetto così e spero che sia solo un assaggio, perché avremo bisogno sicuramente di un pubblico così infuocato in seguito. Questa giornata serviva anche a noi, perché non giocando la Champions League ci servono partite ad alto livello. Speravo che Trento giocasse con la formazione tipo e l’ha fatto, anche se poi giustamente nell’ultimo set ha dato spazio anche ad altri“.

Sono contento – continua il palleggiatore – perché l’abbiamo interpretata bene, abbiamo pensato a noi stessi e al nostro gioco. Ci sono cose su cui dobbiamo lavorare, però andiamo a casa sereni. Contro squadre così in attacco devi fare bene altrimenti fai fatica; abbiamo avuto momenti di alti e bassi, come è normale che sia quando incontri squadre così attrezzate, in cui è difficile trovare un punto debole. Siamo stati bravi, ma sicuramente dovremo avere ancora più continuità in quel fondamentale. Come l’anno scorso e quello prima, i quarti dei Play Off saranno difficili per tutti: non dobbiamo fare calcoli, chi arriva arriva“.

Storce un po’ il naso invece Angelo Lorenzetti: “Partita vera? Non lo so – esordisce l’allenatore di Perugia – perché giustamente loro si sono guadagnati la possibilità di concentrarsi sulla Champions senza la pressione della regular season, e quindi si gestiscono. Lo dico nel rispetto assoluto per un giocatore come Nelli, che a me ha fatto vincere due Coppe, però è chiaro che se per tutto il campionato ha giocato un altro qualcosina cambia“.

Non è stato facile prepararla – continua Lorenzetti – perché, mentre a noi serviva giocarla, non sapevamo come l’avrebbero giocata loro. In una partita così, da non prendere come oro colato, ci sono cose buone e cose che non mi sono piaciute per niente, ma me le tengo per il nostro spogliatoio“. Una cosa buona è sicuramente la risposta dei tifosi: “È un segnale di attaccamento, di fedeltà e di umiltà da parte di un pubblico che, pur avendo vinto tanto, in una partita senza significato di classifica ha voluto esserci: c’è da imparare da questi tre valori, dobbiamo farlo io per primo e poi tutta la squadra“.

Particolarmente contento del pienone, ovviamente, il presidente Gino Sirci: “C’era tanta gente, anche l’ex presidente Sciurpa, che ci ha fatto i complimenti perché oggi si è visto tanto entusiasmo che ci inorgoglisce, anche se la partita non contava molto per la classifica. Abbiamo fatto una gran figura. Sono contento perché vuol dire che stiamo facendo qualcosa che interessa alla gente, bravi i perugini e non che sono venuti“.

Quello che si è visto sul campo, però, non lascia tranquillo il patron di Perugia: “Trento è una squadra molto pericolosa, riceve a macchinetta e con questo palleggiatore la palla arriva agli schiacciatori a velocità supersonica. Sono difficili da fermare, e questo un po’ mi impensierisce. Forse dobbiamo essere noi a battere meglio e metterli ancora più in difficoltà, per farli palleggiare meno brillantemente. Pensavo che avremmo vinto più agevolmente, invece c’è voluto tanto sudore: non a caso Trento è prima in classifica“.

(fonte: Sir Safety Perugia)

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