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Giannelli a “The Ace Space”, il podcast della CEV: “Che orgoglio giocare a Trento”

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Di Redazione

Decidere di giocare a pallavolo in Italia può sembrare una scelta particolare, forse un po’ controcorrente, perché nel nostro paese lo sport che va nettamente per la maggiore è il calcio. Io stesso quando ero molto giovane l’ho praticato prima di decidere, imitando mia sorella, di passare al volley – ha raccontato il Capitano di Trentino Simone Giannelli durante la seconda puntata di “The Ace Space – la rubrica multimediale pubblicata ogni settimana dalla CEV in podcast sul sito www.cev.eu – .

Sono un tifoso dell’Inter e il mio idolo era Ronaldo, il Fenomeno, mentre fra gli italiani il mio preferito era Fabio Cannavaro, capitano dell’Italia Mondiale nel 2006. Ero molto alto per la mia età e mi sono convinto a provare la pallavolo anche perché una società importante come Trentino Volley era a pochi chilometri da Bolzano, la città dove sono nato e vivevo. Sono andato a giocare a Trento all’età di tredici anni e ho iniziato a fare seriamente quella che io considero la seconda disciplina sportiva in Italia, sia per diffusione sia per la qualità del suo massimo campionato. Il successo della pallavolo italiana è dovuto anche alle vittorie che negli anni 90 ha conquistato l’Italia della Generazione di Fenomeni; grazie alla vittoria di tre mondiali di fila e a svariati titoli europei e World League, il volley è esploso nel nostro paese; a noi sta il compito ora di difendere questo interesse, portando altri risultati importanti”.

“Il mio primo ricordo legato alla pallavolo di alto livello è la Finale Olimpica di Atene 2004 fra Italia e Brasile – ha continuato – . Ho iniziato a giocare per divertirmi, senza pensare a null’altro e ancora adesso è questo il sentimento principale che mi anima quando scendo in campo. Sono conscio che ora per me questo è diventato anche un lavoro, ma non ci penso troppo perché non sarebbe positivo considerarlo solo come tale. Per me resta un divertimento ma mi accorgo di essere stato anche molto fortunato.

Un esempio? La mia prima partita assoluta nel campionato di Serie A1 per me è coincisa anche con la vittoria di uno scudetto: 12 maggio 2013, gara 5 fra Trento e Perugia che vincemmo 3-2. Io facevo il secondo di Sintini perché Raphael pochi giorni prima si era infortunato. Ho una statistica incredibile e solo eguagliabile: alla prima partita, subito lo scudetto!”.

Sono onorato di far parte di Trentino Volley, non solo per quello che la Società ha vinto nella sua storia ma per le persone che compongono questa Società – ha aggiunto Giannelli – . Ho piena fiducia di tutti coloro che lavorano in questo Club e voglio vincere ancora tanto per gratificare tutto l’ambiente”.

(Fonte: comunicato stampa)

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