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Giani si difende: “Io un allenatore di m…? Guardate la storia della Francia”

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Non è stata certo una stagione da incorniciare quella della Francia: fuori nei quarti di finale alla VNL e solo quarti agli Europei, i campioni olimpici hanno inseguito per tutto il 2023 una condizione che non è mai arrivata, a un solo anno dalle Olimpiadi di Parigi. Se ci aggiungiamo l’eliminazione agli ottavi dagli Europei 2021 e quella ai quarti dai Mondiali 2022, si può dire che l’esperienza di Andrea Giani alla guida dei Bleus (oro nella VNL 2022 a parte) non sia stata fin qui indimenticabile. Il tecnico italiano, però, risponde punto per punto alle critiche e lo fa con toni non certo morbidi in un’intervista a RMC Sport.

Bisogna fare attenzione a quello che si dice – esordisce Giani – quando leggo sui social che sono un allenatore di m…, e chi l’ha scritto si riconoscerà, io rispondo che bisogna guardare la storia di una nazionale. E dal 2012 al 2023, lasciando da parte VNL e World League, la Francia ha vinto soltanto due medaglie d’oro, a differenza di Italia e Polonia che sono squadre abituate a vincere. Non bisogna avere la memoria corta. In VNL questa squadra ha dato la prova di poter giocare a un livello più alto, è vero, ma la VNL non è la stessa cosa degli Europei, dei Mondiali e delle Olimpiadi. Solo questi ultimi vanno a formare un curriculum da campioni“.

Andrea Giani Francia
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Il CT, dunque, non si sente affatto in discussione e non vede in pericolo il sogno olimpico: “Ho un grande traguardo davanti a me, le Olimpiadi mi stimolano. Ho fiducia e ci credo al 100%, anche se poi saranno i giocatori a scrivere la storia a Parigi“. L’obiettivo è chiaro: “Giocare una finale per le medaglie. Ma bisogna sapere quello che si deve fare, fisicamente e mentalmente, per arrivare in finale. Quest’anno abbiamo perso 11 partite, contro le 4 dell’anno scorso: sono decisamente troppe, così non si può restare nei top team, perché al momento ci sono 8 squadre che possono puntare alle medaglie a Parigi“.

Questo, spiega Giani, si rifletterà sul lavoro da programmare nei mesi che ci separano dai Giochi: “Dobbiamo lavorare come una squadra che vuole la medaglia olimpica. Ci vogliono volontà e sacrificio, possiamo trovarli tutti insieme e creare con lo staff un ambiente propizio, ma è chiaro che tutto parte dai giocatori. Se un giocatore si accontenta di ciò che ha, è difficile migliorarsi. Voler vincere richiede sacrifici e tempo. E quindi quest’anno dovremo curare la condizione fisica dei giocatori, non potremo avere atleti con grossi problemi al ginocchio e alla spalla che non possono allenarsi da gennaio, com’è successo l’anno scorso (chiaro riferimento a Ngapeth e Clevenot, n.d.r.). Non ce lo possiamo permettere. I giocatori sono fatti per allenarsi“.

Infine, il CT della Francia lancia un ulteriore monito ai suoi giocatori: “Questa stagione sarà importante per il gruppo, perché ognuno dovrà dimostrare di voler portare i colori francesi alle Olimpiadi. Non basta aver vinto nel 2021 per essere sicuri di essere convocati a Parigi: il posto in squadra si conquista di anno in anno. Non è mai troppo tardi per entrare nel gruppo, tutto è aperto. Bisogna fare scelte forti e giudiziose“.

(fonte: RMC Sport)

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