Foto Federazione Italiana Pallavolo

De Giorgi: “Giovani? Sbagliato guardare i difetti, bisogna vedere il potenziale, aiutarli a migliorare”

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Di Redazione

Un time out di due ore quello offerto oggi a Roma nel Meeting nazionale degli assistenti ecclesiastici CSI dal CT della Nazionale maschile Ferdinando De Giorgi, alla squadra capitanata da don Alessio Albertini, degli assistenti ecclesiasti del Centro Sportivo Italiano, ossia i sacerdoti incaricati dalla Cei ad operare nei comitati territoriali dell’ente di promozione sportiva italiano.  Un solo set, amichevole, in cui l’allenatore campione d’Europa e del Mondo ha messo in luce alcuni aspetti dell’essere “gruppo” e squadra.

“Ho cercato ragazzi nelle mie squadre che avevano soprattutto umiltà, rispetto e cultura del lavoro perché l’allenatore ha la responsabilità di sviluppare al meglio le loro potenzialità e trasmettere valori della vita nei quali crediamo cercando un contesto sportivo nel quale possano vivere con gioia, passione e serenità. La fiducia va dimostrata nei fatti. In generale, le persone guardano ciò che manca. Occorre invece guardare le potenzialità, creare l’ambiente. Ci sono sempre cose che i ragazzi possono migliorare. Quando guardo un giovane, non mi fermo ai difetti, ma penso a dove può arrivare il suo talento e a come posso svilupparlo”.

“Rispetto, disciplina, allenamento, non possono mancare nel percorso valoriale, che c’è dietro agli azzurri di questa Nazionale. Serve attenzione. Mi interessa poter fare uscire il meglio dei ragazzi. Fargli provare il gusto delle regole, che serve a spingere a dei comportamenti utili alla squadra “.

Molto apprezzate dai preti arancioblu le parole ricche di umanità, di vita vissuta e in special modo per l’attenzione alla persona e alla maglia azzurra. “Abbiamo di gruppo scelto l’urlo azzurro prima della gara. Lo ha ideato il libero Fabio Balaso che ha proposto un efficacissimo NOI, ITALIA. Che dice tutto. I valori della vita sono quelli che danno la continuità al successo perché si creano fondamenta solidi. Il valore della maglia, orgoglio ed energia. Chi ha senso di appartenenza al 100% è degno di farne parte sia nei club sia in Nazionale. Serve gente che si mette a disposizione totale con pieno impegno, rispetto, regole e disciplina nell’allenamento. Se manca il rispetto delle regole non serve a nulla il talento. Pochi lavorano sulla persona, gli allenatori di oggi giudicano solo dal punto di vista tecnico e per farlo serve molto tempo e l’aiuto fondamentale del mio staff che ho sempre accanto per comprendere i motivi per i quali si sbaglia, le criticità personali per correggerlo. Non serve solo la prestazione tecnica ma soprattutto attenzione alla persona “.

foto Fipav


Il commissario tecnico azzurro ha poi spiegato il titolo di questo particolarissimo incontro, “Cosa è quella faccia?” frase ripresa da don Alessio Albertini in una omelia post pandemia ai parrocchiani. “Nella finale europea con la Slovenia eravamo sotto 11-10 al secondo set, dopo aver perso il primo. Non serviva tatticamente in quel momento, ma dissi ai miei Cosa è quella faccia? Stiamo giocando la finale del campionato d’Europa…. Stavamo perdendo la gioia della sfida e ho capito questo quindi ho fermato il match con il time out al di là del punteggio e non ho parlato di aspetto tecnico perché avevo letto nelle loro facce cupe che dovevano scuotersi per reagire e vincere.”

Al termine della mattinata don Alessio Albertini, assieme al vicepresidente nazionale del Csi, il salentino Marco Calogiuri, presidente del Csi Lecce, hanno salutato De Giorgi, con i tre suoi “fondamentali” ingredienti per allenare, ossia le friselle, l’olio nostrano e il caffè Quarta, immancabili a detta del Ct a qualsiasi latitudine per un salentino doc come lui.

L’ultimo assist di De Giorgi al Csi è preso in prestito dalle recenti parole che Papa Francesco ha recentemente rivolto nell’udienza privata, che si è tenuta lo scorso 30 gennaio con le nazionali azzurre di pallavolo: “Non perdete mai la gioia del gioco! I soldi e il successo non devono mai far venire meno la componente di gioco, di divertimento”.

(fonte: Comunicato stampa)

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