Foto Rubin/LVF

Daniele Santarelli: “Abbiamo un DNA vincente, c’è tanto orgoglio” (VIDEO)

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La Prosecco DOC Imoco Conegliano continua a macinare record su record, vincendo a Trieste la sesta Coppa Italia della sua storia, e Daniele Santarelli viene acclamato dai tifosi sotto la curva. “Questo è un gruppo fantastico – commenta l’allenatore delle Pantere – che sa stringere i denti quando c’è bisogno, sa soffrire e sa tirare fuori energie che non so nemmeno io da dove vengano. A volte mi sorprendo, anche se le conosco bene. Oggi c’è stato da soffrire, perché a volte sembrava di vedere una Paola (Egonu, n.d.r.) infermabile: ha attaccato 72 palloni, ha fatto qualcosa di incredibile. Poi, è vero, l’abbiamo costretta a sbagliare tanto, però a momenti è stata incredibile“.

Il tie break che ha deciso la partita è stato indirizzato anche da un accorgimento tecnico dello stesso Santarelli: “Il quarto set è stato bruttissimo, non abbiamo lottato come speravo, ma nel quinto siamo partiti in una maniera incredibile. Abbiamo avuto una piccola riunione tecnica con lo staff e abbiamo tirato fuori due conigli dal cilindro con Alessia Gennari e Robin De Kruijf (l’allenatore dice ‘Robinson’ ma è un lapsus, n.d.r.): sono contento, perché lavorano come le altre per farsi trovare pronte. In certi momenti è giusto credere nelle 7 giocatrici che vanno in campo, però il gruppo è la cosa più importante. Questa è l’ennesima dimostrazione della forza del gruppo, l’avevamo visto già in Coppa Italia e in Supercoppa. Mi fa davvero piacere perché avevamo sofferto: nel quarto set Haak è calata, Plummer ha giocato male, Marina ha fatto fatica, e poi invece abbiamo fatto tutt’altro. È l’ennesimo traguardo di un club che ha fatto qualcosa di incredibile“.

L’Imoco continua dunque a macinare primati, ma il suo coach ha un obiettivo ancora più grande, anche se non vuole rivelarlo: “Io con i presidenti Garbellotto e Maschio ho parlato più di una volta. Abbiamo un sogno che non è a breve termine, dobbiamo essere bravi a goderci il momento e poi fra 10 anni ci diremo se abbiamo fatto quello che volevamo fare… solo che godersi il momento è difficile, basti dire che giochiamo già martedì col Vakif. 14 titoli nazionali consecutivi? Se me lo avessero detto qualche anno fa non ci avrei mai creduto“.

Domanda ricorrente e inevitabile: quali sono i segreti di questo successo? “C’è la consapevolezza di esser forti, di avere 14 giocatrici incredibili, però è il dna di Conegliano a essere qualcosa di indescrivibile. Non si può insegnare dall’oggi al domani, le società vincenti la forza e la consapevolezza la costruiscono negli anni. Noi abbiamo un dna vincente, sappiamo quello che significa Conegliano, e c’è tanto orgoglio per questo“.

di Eugenio Peralta

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