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Corea del Sud: i KAL Jumbos annullano 4 match point e si confermano sul trono

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Di Redazione

Si conclude con il più spettacolare dei finali la V-League maschile in Corea del Sud: nella decisiva Gara 3 della finale scudetto, KAL Jumbos e KB Stars danno vita a una partita incredibile, durata 2 ore e 57 minuti, con continui ribaltamenti e colpi di scena, un tie break mozzafiato e un record da consegnare alla storia: quello di Noumory Keita, che con 57 punti travolge tutti i precedenti primati individuali. Alla fine a vincere è la squadra di Incheon per 3-2 (25-22, 22-25, 24-26, 25-19, 23-21), ma solo dopo aver annullato 4 match point nel concitatissimo punto a punto finale.

Per la formazione di Tommi Tiilikainen è il secondo titolo consecutivo, dopo quello conquistato lo scorso anno sotto la guida di Roberto Santilli, e il terzo in assoluto. 119-113 il punteggio finale del match, con una netta prevalenza dei Jumbos al servizio (14 ace a 4) bilanciata però dai 14 muri a 9 degli Stars. L’impressionante record di Keita, che chiude con il 54% attaccando un totale di 100 palloni (!), non spaventa gli avversari: l’australiano Lincoln Williams mette a segno 34 punti e viene eletto MVP del campionato davanti a uno strepitoso Jung Ji-Seok, autore di una Gara 3 da incorniciare con 31 punti e il 62% in attacco. E a regalare il titolo ai Jumbos è proprio un errore del bomber maliano, crollato in ginocchio in lacrime a fine partita.

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Tutti i miei compagni di squadra si meritano questo premio – ha detto Williams – tutti sapevamo che tipo di partita avremmo dovuto giocare e ognuno ha fatto la sua parte. Abbiamo dimostrato forza mentale fino alla fine“. E il 35enne tecnico finlandese, più giovane di alcuni dei suoi giocatori, ha aggiunto: “È stata una grande partita, contro una squadra molto forte; i giocatori hanno fatto il loro lavoro al 100%. Il traguardo della vittoria la terza ‘stella’ è stato raggiunto e spero di conquistarne ancora. Ma il mio primo obiettivo, arrivando in Corea, era quello di instillare una nuova idea di gioco nella squadra: se le performance sono buone, i risultati arrivano. Non tutti erano d’accordo con le mie idee, ma ha funzionato“.

(fonte: Kovo.co.kr, The Spike)

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