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Continua il dominio USA in VNL: il Brasile cede dopo una lunga battaglia

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Di Redazione

La Volleyball Nations League femminile si conferma terreno di caccia per gli USA: per la terza edizione consecutiva, tutte quelle fin qui disputate, sono gli Stati Uniti a salire sul gradino più alto del podio. Nella “bolla” di Rimini, come era accaduto nel 2019, la vittoria arriva dopo una lunga ed estenuante battaglia in finale con il Brasile: solo dopo due ore e mezzo di lotta la squadra di Karch Kiraly riesce ad aggiudicarsi il trofeo, comunque ampiamente meritato non solo per la prestazione di oggi, ma anche per la prima fase dominata dall’inizio alla fine.

La partita è in pratica un ininterrotto punto a punto, con le brasiliane che in più di un’occasione impensieriscono le avversarie: la squadra di Zé Roberto ha più di un rimpianto soprattutto per il quarto set, gettato via quando era avanti 17-14. Le verdeoro pagano la serata non eccelsa delle attaccanti di riferimento: Tandara va in calando, Fe Garay conferma di attraversare un periodo opaco e le sostitute non fanno molto meglio, così il gioco resta tutto sulle spalle di Gabi, che non può fare miracoli, e delle straordinarie centrali Ana Carolina (addirittura 17 punti per lei) e Carol Gattaz.

A premiare gli USA è, al contrario, la straordinaria varietà di soluzioni in attacco, con Jordan Thompson che inizia alla grande e Annie Drews che la sostituisce a gara in corso risultando ancora una volta decisiva; le migliori sono però, senza dubbio, Jordyn Poulter – ispirata in regia e anche a muro – e una Michelle Bartsch (22 punti) che si trasforma quando sente odore di finale. Lo spettacolo è comunque degno di una sfida decisiva, con difese e recuperi spettacolari da entrambe le parti e tanta tensione, tra due squadre che saranno sicure protagoniste anche alle Olimpiadi di Tokyo.

Nel pomeriggio, la Turchia si era aggiudicata la medaglia di bronzo battendo il Giappone per 3-0.

La cronaca:
Il Brasile parte con un cambio rispetto alla semifinale, preferendo Carol a Bia al centro. Kiraly torna invece alla formazione schierata inizialmente contro la Turchia, con Thompson opposto e Larson schiacciatrice: fuori dunque Drews e Robinson.

Partono benissimo gli USA, con un muro di Thompson e un erroraccio di Carol per lo 0-3; il Brasile però recupera subito (2-3, 3-4), con un contributo determinante proprio della centrale. Nuovo break firmato da Larson (4-6), Tandara pareggia i conti sul 9-9; poi a passare avanti sono le verdeoro con il muro vincente di Carol Gattaz (12-10). La squadra di Zé Roberto approfitta di due errori consecutivi delle avversarie per portarsi avanti 15-12 e poi allunga fino al 17-13 con Fe Garay, costringendo Kiraly al time out.

Il servizio di Bartsch (un ace) permette agli Stati Uniti di recuperare quasi interamente lo svantaggio (19-18) e la rimonta si completa sul 21-21 grazie a Thompson e Larson. Si arriva in parità sul 23-23: il primo set point è del Brasile grazie a Gabi, ma Bartsch e un errore offensivo regalano la chance agli USA (24-25). Sullo scambio successivo l’arbitro assegna inizialmente il punto alle americane, ma il challenge (seguito da lunghe polemiche) rivela un’invasione del muro ed è 25-25. Tandara ribalta nuovamente il risultato procurandosi due occasioni (26-25, 27-26) e l’attacco forzato di Bartsch finisce out per il 28-26.

Nel secondo set scatta meglio il Brasile con il muro di Carol (2-0), ma è immediato il pareggio statunitense grazie a due muri di Thompson, che poi infila anche due ace consecutivi per il break del 4-6. Si lotta punto a punto e Tandara riporta il set in equilibrio (8-8), però l’errore di Fe Garay concede il nuovo vantaggio sul 9-11. Sbaglia anche Thompson (12-12) e Kiraly ricorre al doppio cambio con Hancock e Drews; l’opposta spedisce fuori l’attacco del 14-16, ma Akinradewo rimedia subito a muro (16-16).

Rientra la diagonale titolare negli USA e continua l’emozionante testa a testa (19-18); Larson e Bartsch costruiscono il break del 20-22, Montibeller e Gabi lo cancellano subito (22-22). Stavolta però le statunitensi piazzano subito il controbreak, ancora firmato da Larson e Bartsch (22-24); Carol Gattaz a muro annulla il primo set point, ma sul secondo il tocco di prima di Poulter è decisivo per il 23-25 e la parità nel conto dei set.

Altra partenza positiva per le brasiliane nel terzo set, con Carol Gattaz in evidenza (3-1), e nuovo pareggio degli USA sul 5-5: Fe Garay, murata da Washington, lascia il posto a Natalia. I muri di Carol e Gabi regalano un altro break importante al Brasile (9-6) ma anche questa volta le statunitensi riescono a rientrare, grazie all’ace di Bartsch e all’errore di Natalia: 12-12. Riprende il solito copione, con un serratissimo punto a punto (13-14, 16-17, 19-18, 20-21) in cui si mette in luce soprattutto Gabi. Equilibrio assoluto fino al 23-23, poi la fast di Washington dà il set point agli USA, che lo sfruttano subito con il muro vincente di Poulter su Gabi: 23-25.

Il Brasile non demorde, anzi inizia il quarto set con un break di 4-0 (in evidenza Carol) che obbliga Kiraly a fermare il gioco e inserire Drews per Thompson. Le verdeoro riescono a mantenere il vantaggio con il muro di Gabi (9-5) ma lo bruciano quasi tutto con due errori consecutivi di Tandara (10-9). Carol Gattaz e Natalia rispediscono indietro le avversarie (13-10), che però restano in scia con Poulter (14-13).

Nuovo tentativo di fuga brasiliano sul 17-14, Drews ricuce e un altro grave errore di Gabi vale la parità a quota 17. Zé Roberto chiama time out, ma al rientro Akinradewo e ancora Drews ribaltano il risultato per un parziale di 0-5 (17-19). Il Brasile ci prova con la forza della disperazione, ma Drews è inarrestabile e il muro statunitense fa il resto: due vincenti consecutivi che valgono il 19-23, a cavallo del time out richiesto dal CT brasiliano. Washington si procura 4 set point, Fe Garay annulla il primo, ma sul secondo Bartsch è implacabile (21-25).

Brasile-USA 1-3 (28-26, 23-25, 23-25, 21-25)
Brasile: Carol Gattaz 12, Dani Lins, Nyeme (L) ne, Montibeller 2, Macris, Gabi 18, Tandara 17, Natalia 3, Ana Carolina 17, Fe Garay 6, Ana Cristina, Camila Brait (L), Bia ne, Mayany ne. All. Zé Roberto.
USA: Hancock, Poulter 6, Wong-Orantes (L), Larson 11, Drews 12, Thompson 16, Bartsch 22, Akinradewo 7, Washington 8, Robinson, Ogbogu ne. All. Kiraly.
Arbitri: Kang (Corea del Sud) e Cespedes Lassi (Rep.Dominicana).

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