Foto: trentinovolley.it

Comune di Trento: Mosna, Da Re e Giannelli al dibattito “Sport? Come ripartire”

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Di Redazione

Ripensare lo sport per farlo ripartire al più presto.

È stata una rapida ma esaustiva carrellata tra tante discipline sportive quella svolta giovedì mattina in video-conferenza da Palazzo Geremia ed organizzata dal Comune di Trento: una sorta di brain-storming, attingendo a tutte le esperienze maturate da diversi attori di primo piano sia a livello trentino che nazionale; su tutti il “Capo” dello sport in Italia, Giovanni Malagò, presidente del CONI in collegamento da Roma.

Coordinati da Alberto Faustini, direttore del quotidiano L’Adige, con l’Assessore allo sport del Comune di Trento Tiziano Uez a fare da padrone di casa, atleti, allenatori e dirigenti delle più varie discipline hanno raccontato come hanno vissuto questi incredibili mesi di emergenza coronavirus e come vedono il futuro del loro sport e dello sport in generale.
Noi tutti sappiamo quale sia il peso, il radicamento, la forza dello sport a Trento. Nella nostra città lo sport era da anni un settore in crescita, in termini di classifiche, strutture, spazi, praticanti, tifosi ha sottolineato l’assessore nell’introdurre in dibattito. Dobbiamo fare uno sforzo per immaginare il futuro – ha proseguito Uez – , abbiamo organizzato questa tavola rotonda per raccogliere idee e proposte per ripartire. A tutti i livelli”. Penso in particolare alla funzione socializzante ed educativa dello sport, ai mesi perduti di allenamenti, crescita umana e sportiva. Alle esperienze interrotte
improvvisamente che hanno lasciato un vuoto davvero pesante. Certo non sarà facile ma io credo che lo sport abbia grandi risorse al suo interno”.

“E’ stato un periodo incredibilmente difficile basti pensare che il Coni si occupa di ben 387 sport differenti fra loro – ha spiegato il Presidente Giovanni Malagò – . Per ognuno di questi è stato necessario articolare dei protocolli di sicurezza specifici per prevenire il contagio. L’attività di allenamento possiamo dire che è ricominciata ovunque. Poi da lì a parlare di competizioni ci vorrà del tempo ancora. Il problema è più che altro logistico: le squadre e gli staff si devono spostare, cosa attualmente quasi impossibile se parliamo di competizioni internazionali. Turismo e sport sono un’eccellenza assoluta del vostro territorio, del Trentino. Ma senza certezze che consentano un minimo di programmazione salta tutto. Abbiamo molti atleti qualificati per le prossime Olimpiadi. Siamo un paese competitivo in tantissime discipline, cerchiamo di essere il più possibile eclettici. Altri paesi si concentrano solo su alcuni sport tralasciando tutto il resto per avere maggiori risultati. Non mi sembra che gli altri siano così competenti sulla valorizzazione di tutte le discipline sportive”.

Nel dibattito non poteva mancare la voce di Trentino Volley, da ventanni Società simbolo di Trento, rappresentata in questo caso dal Presidente Diego Mosna, dal General Manager Bruno Da Re e dal Capitano Simone Giannelli.
Per il Presidente Mosna: “Lo sport è una grande azienda e ora è in crisi. Io ero tra quelli che non avrebbero fermato il massimo campionato di pallavolo. Le mie aziende per esempio non si sono fermate durante il lockdown e non ci sono stati problemi di sorta. Non capisco perché le squadre sportive di alto livello – composte da professionisti super-controllati – non potevano fare lo stesso. Ci vorrebbe uno sforzo in più. A livello economico è un grosso problema: abbiamo squadre con investimenti pre-covid e incassi post-covid”.

Il General Manager Bruno Da Re ha invece annunciato che anche quest’anno il tradizionale B.I.G. Camp sul Monte Bondone si farà: “Dall’8 marzo in poi siamo stati fermi con tutte le attività, anche quelle giovanili. Ora vogliamo ripartire con il BIG Camp che organizziamo già da dodici anni. I ragazzi hanno faticato a restare a casa ma ora possono ripartire. A febbraio avevamo già 700 iscrizioni, le abbiamo dovuto ridurre a 350 posti per le normative covid ma pensiamo che il BIG Camp 2020 abbia anche un valore simbolico e promozionale per il turismo e l’economia del Bondone”.

Ho cominciato la mia carriere pallavolistica proprio con questo tipo di attività – ha spiegato Simone Giannelli – . Durante il lockdown ho svolto molti esercizi in casa e sedute video con la squadra. Si deve pensare a come ritornare in campo. Avrei voluto iniziare prima; si poteva provare a spingere un po’ di più su questo fronte”.
A rappresentare lo sport trentino – oltre a tutta una serie di atleti – anche la Presidente del Coni regionale Paola Mora per la quale ”lo sport trentino gode di buona salute ma con queste nuove norme molte società, soprattutto le piccole, sono in grande difficoltà. E’ fondamentale depenalizzare la responsabilità dei presidenti delle società sportive, a tutti i livelli. Come si può pretendere di far ripartire lo sport, altrimenti? Ci sono troppi rischi e troppe responsabilità caricate sulle spalle dei presidenti, i quali – ricordiamolo sempre – operano come volontari, tranne le poche società professionistiche”.

(Fonte: comunicato stampa)

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