Clara Decortes e il sogno promozione della Omag: "Niente proclami, il cammino è ancora lungo"

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Di Alessandro Garotta

Fucina di talenti, laboratorio privilegiato del volley italiano, anticamera del successo. La Serie A2 femminile è anche questo. Un mondo dove le giovani possono crescere, sbagliare, farsi le ossa per poi spiccare il volo verso altri lidi e palcoscenici più competitivi.

Tra le giocatrici che si sono messe più in mostra nelle ultime stagioni c’è sicuramente Clara Decortes, grande protagonista nella Omag San Giovanni in Marignano capolista del Girone A. La sua crescita è esorbitante ed è sotto gli occhi di tutti. Prodotto delle giovanili di Bergamo, l’opposto classe 1996, ha mosso i primi passi nei tornei provinciali e regionali, esordendo a quindici anni in B1. Ha vestito le maglie di Piancogno, Albese e Lodi, fino all’esordio in A2 a Brescia, dove ha vinto il campionato nel 2017. Nella scorsa stagione, con la Zambelli Orvieto, Decortes ha sfiorato nuovamente la promozione e, oggi, si sta confermando una delle migliori bomber della categoria: in 81 presenze nel campionato cadetto ha messo a segno 1.320 punti, distinguendosi sempre per ottime percentuali in attacco e la capacità di decidere le partite con le sue schiacciate.

Le premesse viste in questi anni sanno di volontà di sognare e diventare grande. Ora la palla passa di nuovo a Clara: la seconda parte della stagione 2019-2020 sarà certamente un bel banco di prova nel suo processo di maturazione sportiva per alzare ulteriormente l’asticella e mettere nel mirino la tanto desiderata Serie A1.

Domenica giocherete l’ultima partita di Regular Season. Come giudica il vostro primo posto nel girone A?

Non ci saremmo mai potute aspettare il primato e un avvio di campionato con 14 vittorie consecutive. Il nostro segreto è aver lavorato bene da quest’estate, trovando subito una buona alchimia di squadra. Ovviamente siamo contente e speriamo di continuare a mostrare un alto livello di gioco, ma non bisogna fare proclami. Siamo solo a metà stagione ed il cammino è ancora lungo”.

Diamo uno sguardo ai suoi numeri: quinta top scorer in A2 con 312 punti. Dove pensa di dover migliorare?

Per una giocatrice è importante ambire a voler fare sempre di più e meglio. Credo di avere margini di crescita dal punto di vista caratteriale e posso migliorare nella costanza di rendimento per diventare un punto di riferimento della squadra anche nelle situazioni più complicate”.

Che ambiente ha trovato a San Giovanni in Marignano? Sul suo elevato rendimento quanto ha inciso questo fattore?

A San Giovanni ho trovato un ambiente ideale per fare bene. La società ha un’ottima organizzazione e il grande pregio di lasciare lavorare le giocatrici con serenità sulla propria crescita. Non ci sono pressioni, tanto che dopo la prima sconfitta stagionale nessuno ci ha puntato il dito contro”.

Quando arriva la Coppa Italia è sempre difficile fare pronostici. Secondo lei, si confermeranno i valori visti in campionato?

La Coppa Italia è sempre un’incognita… nelle ultime stagioni abbiamo visto come le favorite della vigilia non abbiano mai vinto il titolo. Le partite secche sono imprevedibili, perché ci può essere un fattore emozionale forte. Perciò, dovremo cercare di rimanere tranquille, concentrate sul nostro obiettivo e non dare la possibilità alle avversarie di impostare il proprio gioco. Solo così potremo puntare alla vittoria di questa competizione”.

Quanto è stata importante la gavetta nel suo percorso? E in cosa è cresciuta Clara nel passaggio da B1 ad A2?

Non rimpiango nulla del mio percorso, perché è stato molto formativo. La gavetta mi ha permesso di maturare gradualmente le esperienze positive e negative per crescere come giocatrice e individuare le mie potenzialità e i miei limiti. In particolare, il salto di categoria mi ha messo di fronte a un altro tipo di gioco, più fisico e tecnico, e ad un altro modo di pensare alla pallavolo: in A2 bisogna essere professioniste a 360°”.

Ci pensa al grande salto in Serie A1?

Giocare in A1 è il sogno di qualsiasi giocatrice. Ogni tanto ci penso e ci spero, ma per fare un salto così importante bisogna essere pronte. Forse, in questo momento, mi manca ancora un po’ di esperienza e sfrontatezza”.

Qual è il suo sogno nel cassetto per il 2020?

Fare una bella seconda parte di stagione sia a livello di squadra che personale e vedere dove questo ci porterà. Non mi piace parlare di obiettivi, ma sarebbe bello conquistare la Coppa Italia visto che non l’ho mai vinta”.

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