Trentino Volley

Bruno Da Re sulla consulta: “Silenzi agghiaccianti, non abbiamo risposte ai nostri quesiti”

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Di Redazione

In 30 anni non avevo mai preso parte ad una riunione così triste” è così che riassume la consulta il general manager dell’Itas Trentino.

Bruno Da Re, intervistato da il Trentino, usa toni drammatici per descrivere il clima dell’ultima seduta della Consulta delle società.

«Con i giocatori un accordo lo troveremo, il problema non sono loro. Il problema è chiudere questa stagione dal punto di vista economico e ripartire con la prossima. La consulta di lunedì sera è stata impressionante: sono l’unico dirigente presente alla fondazione della Lega Pallavolo Serie A ancora in attività, in trent’anni non avevo mai preso parte ad una riunione così triste».

Sono più significative di qualsiasi comunicato stampa le parole di Bruno Da Re, general manager di Trentino Volley, all’indomani della riunione delle consulte di SuperLega, Serie A2 e Serie A3 che ha “partorito” le linee guida per i “tagli” agli stipendi di giocatori e allenatori.

«Come stabilito assieme ai colleghi delle altre società, fino ad oggi avevamo atteso un accordo quadro con i procuratori per i tagli agli stipendi, prima di intavolare trattative con i singoli giocatori – spiega Da Re Mancato quello, la Lega ha provveduto l’altra sera ad indicare le linee guida, noi le seguiremo e vedremo quale sarà l’esito delle trattative con i giocatori».

Aspetto questo che non preoccupa oltremodo il dirigente della società trentina. «No, le trattative con i giocatori, o meglio con i loro procuratori, non mi preoccupano più di tanto, il mio pensiero è chiudere questa stagione e come ripartire con la prossima, ovviamente sotto il profilo economico. Non posso preoccuparmi di quello che pensano i giocatori, chiediamo queste decurtazioni per necessità, le società sono in difficoltà, l’intera economia del Paese è in crisi e i giocatori devono capirlo. E secondo me lo comprenderanno. Da parte nostra, non sarà una trattativa, sarà una comunicazione. E credo che nessuno dei nostri giocatori opporrà ostacoli di natura legale, una soluzione la troveremo, magari trattando su qualche punto percentuale. È interesse anche loro che le società sopravvivano. Io non riesco ad immaginare la prossima stagione, accetto suggerimenti anche dai procuratori»

A preoccupare Da Re è appunto il futuro del volley italiano. «Io sono l’unico dirigente rimasto tra quelli che alla fine degli anni Ottanta assistettero alla costituzione della Lega Pallavolo Serie A – dice il veneto, già manager di Treviso e Modena – In oltre trent’anni non avevo mai visto una riunione come quella di lunedì sera, per la preoccupazione, l’incertezza, la tristezza dei colleghi. Al posto delle litigate e delle discussioni ci sono stati dei silenzi agghiaccianti, non abbiamo risposte ai nostri quesiti. Non abbiamo aiuti dalla Federazione, che è assente da mesi, e il governo non pensa certo ad un decreto salva-volley. Ci incontreremo a breve per fare delle ipotesi per la prossima stagione – conclude Da Re – Dovremo inventare un prodotto completamente nuovo».

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