B2 femminile: Luca Occhipinti è il nuovo presidente dell’Ardens Comiso

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Di Redazione

L’Ardens Comiso ha un nuovo presidente: Luca Occhipinti prende il posto di Giovanni Sudano. Dopo 25 anni alla guida della società di pallavolo siciliana, il presidente più longevo nella storia dell’Ardens passa la mano. Lo storico passaggio di consegne è avvenuto a metà settembre 2022: Occhipinti, 35 anni, da 4 anni è entrato a far parte della dirigenza dell’Ardens, che oggi milita nel campionato di Serie B2 femminile. Specializzato in comunicazione e marketing digitale, il nuovo presidente lavora come consulente per alcune aziende milanesi ed è co-fondatore di due aziende comisane: FreeCom e la start-up innovativa Lualtek.

Occhipinti sarà affiancato da tutto il gruppo storico della dirigenza dell’Ardens: il vicepresidente è il riconfermato Francesco Davolos. Giovanni Sudano continuerà a rimanere nella dirigenza dell’Ardens come presidente emerito e si dedicherà al settore giovanile. Gli altri dirigenti sono: Giuseppe Campanella, Salvatore Cosentino, Francesco Malandrino, Antonio Alessandrello, Gino Columbo, Carmelo Di Bona e Salvo Baglieri. Cosentino, Davolos, Di Bona, Alessandrello e Baglieri si occuperanno della prima squadra; Sudano, Campanella e Malandrino seguiranno invece il settore giovanile. Gino Columbo viene confermato nella carica di tesoriere.

Per me si tratta di un’avventura completamente nuova, ma molto stimolante – afferma il neo presidente Luca Occhipinti – Sono grato al presidente Giovanni Sudano, ai dirigenti e a tutti coloro che hanno garantito, anche quest’anno, l’impegno per sostenere questa grande avventura sportiva. L’Ardens è un patrimonio della città di Comiso e la responsabilità è tanta, per questo era imprescindibile la conferma di tutto il gruppo dirigente. Opererò nel segno della continuità, ma con la giusta attenzione alle novità che sarà necessario apportare. La forza dell’Ardens è il gruppo: il gruppo dirigente rimane invariato e questa è una garanzia“.

Dopo 25 anni era arrivato il momento di passare la mano – afferma il presidente uscente Giovanni Sudano – sono stati anni esaltanti e carichi di soddisfazioni, ma la società ha bisogno di forze fresche, di nuove idee e di nuovi metodi di conduzione societaria. Luca Occhipinti rappresenta la continuità con la grande tradizione e i valori dell’Ardens, ma il suo apporto di idee nuove sarà fondamentale per il futuro della società. Io continuerò ad occuparmi della società, prioritariamente del settore giovanile, che da sempre è uno dei nostri punti di forza“.

Sudano traccia un bilancio di questi 25 anni: “La nostra maggiore risorsa è la continuità. Sono grato a chi mi è affiancato in questi anni. Ho preso il testimone nel 1997 da un grande presidente, Nino Davolos, un uomo che ha dato tanto a questa società.  La morte di Nino Davolos, è stata una perdita importante e soprattutto personale: Nino era un punto di riferimento per me ed è stato il promotore dell’Ardens, colui che l’ha fondata insieme agli altri appassionati del periodo“.

Ma in questi 25 anni – prosegue l’ex presidente – ci sono stati tanti momenti belli: la partita di play-off per la promozione in B1 15 anni fa, disputata contro il Volley Club Catania. Avevamo una squadra molto forte e abbiamo perso la terza partita (la bella) in casa per 3-2, disputando una grande gara, da protagonisti assoluti. Il palazzetto era gremito, c’era tanto entusiasmo e noi avevamo potuto regalare un grande sogno agli sportivi locali. Per noi è stata una grande soddisfazione: il palazzetto era gremito e c’era grande entusiasmo generato per una partita così importante. Altro bellissimo ricordo sono le tantissime finali nazionali disputate con le formazioni giovanili, tra cui quelle di Reggio Emilia, San Donà, Valchiavenna, Perugia“.

Negli anni all’Ardens – conclude Sudano – ricordo con piacere di aver avuto a che fare con tecnici di alto spessore personale per i quali porterò per sempre con me un piacevole ricordo e tanta stima, tra questi Marchisciana, Sabatino, Govannini e Maltese. Così come conservo un ricordo molto affettuoso delle innumerevoli atlete che sono passate dall’Ardens, grandi persone come Maria Giovanna Pillitteri che ha dato amore incondizionato all’Ardens e continua a seguirla da tecnico. Ricordo con piacere tutti gli amici e dirigenti che sono stati presenti: abbiamo fatto crescere la società in questi anni, ma sono sicuro che il nuovo corso proseguirà con continuità quanto fatto finora. Non lascerò la pallavolo, seguirò il settore giovanile più da vicino per riportarlo ai livelli che merita. Conserverò per sempre il ricordo di questi 25 anni di presidenza come tra i più piacevoli della mia vita“.

La squadra di Comiso disputerà in questa stagione il campionato di Serie B2 e, con la seconda squadra, la Prima Divisione, che sarà una fucina per far crescere nuove atlete. La società avvierà anche i centri CAS e disputerà i campionati giovanili Under 13, Under 14 e Under 16. Giacomo Tandurella sarà l’allenatore della prima squadra, mentre Francesca Giucastro coordinerà il settore giovanile, che verrà seguito insieme a Maria Giovanna Pillitteri e Katia Spagna. Ripresi già a fine agosto, gli allenamenti della prima squadra, il 19 settembre sono iniziate anche le attività dei vari settori giovanili.

(fonte: Comunicato stampa)

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Paolo Falabella affiancherà Morato come vice-allenatore a Cisterna

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Il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley sarà coach Paolo Falabella, che andrà ad affiancare il nuovo head coach Daniele Morato alla guida della squadra per la stagione 2025/2026. Nonostante la giovane età, Falabella porta con sé una consolidata esperienza internazionale: nell’ultima annata in Svizzera, alla guida del Volley Amriswil, ha conquistato la Coppa di Svizzera, la Swiss League e la Supercoppa, centrando inoltre un prestigioso piazzamento per il club elvetico in Coppa CEV. Nel 2023 ha inoltre fatto parte dello staff tecnico della nazionale del Marocco.

Nato a Lagonegro nel 1986, laureato in Scienze Motorie e specializzato in Scienza e Tecnica dello Sport, Paolo Falabella è anche docente nazionale Fipav. Dopo aver guidato da primo allenatore realtà importanti della Serie A come Lagonegro, Aversa e Bari, e aver ricoperto il ruolo di vice allenatore a Siena nella stagione 2021/2022, culminata con la promozione in Superlega, Falabella è ora pronto a mettere il suo bagaglio tecnico e umano al servizio del Cisterna Volley.

"Sono davvero felicissimo di poter iniziare questa esperienza a Cisterna – le prime parole di coach Falabella –. Per me sarà il primo anno in Superlega: ci sono andato vicino più volte, ma per una serie di circostanze non ero mai riuscito ad approdarvi. Per questo motivo oggi sono ancora più contento di poterlo fare, e in particolare di farlo proprio con Cisterna Volley".

Falabella guarda con entusiasmo al gruppo che affronterà la prossima stagione: "Dal punto di vista tecnico, siamo una squadra molto giovane, così come giovane è lo staff. Questo è un aspetto che considero estremamente stimolante: ci sarà da lavorare tanto, trascorreremo molte ore in palestra. Mi aspetto una stagione impegnativa, fatta di lavoro intenso e risultati da conquistare con fatica, ma anche con grande entusiasmo".

L’esperienza in Svizzera ha lasciato un’impronta profonda nel metodo di lavoro del tecnico lucano: "Dalla Svizzera porto con me un’impostazione organizzativa davvero impressionante. Quando si dice che gli svizzeri sono precisi, non è solo un modo di dire: lo sono davvero. È qualcosa che mi ha colpito profondamente e che spero di poter applicare anche nella mia vita professionale, in termini di metodo e attenzione ai dettagli".

Racconta, infine, il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley: "Ovviamente amo molto il lavoro in palestra, come tutti gli allenatori. Tuttavia, la parte che sento più mia, quella che mi dà maggiore soddisfazione e nella quale mi sento più preparato, è quella di studio e analisi. Mi appassiona tantissimo tutto ciò che si svolge al di fuori delle ore di allenamento: il lavoro d’ufficio, la preparazione, il confronto sull’organizzazione delle sedute, l’analisi degli avversari. È probabilmente l’aspetto che preferisco del mio mestiere: studiare i modelli di prestazione, capire cosa serve davvero per raggiungere un obiettivo, ragionare su come ottimizzare ogni dettaglio. Non essendo un ex giocatore, non ho quella naturale inclinazione verso la dimensione più fisica del lavoro quotidiano in campo, quindi, ho sviluppato una particolare attenzione verso la parte metodologica e analitica, che trovo stimolante e utile per il lavoro complessivo dello staff".