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ALLSIX 500 FIT: come nasce la nuova scarpa per il volley

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Di Redazione

Da sempre al centro dell’interesse di atleti professionisti e semplici appassionati, le calzature sono senza dubbio l’accessorio più importante per un giocatore di volley, quello che viene scelto con più cura e attenzione. Per questo l’uscita di una nuova scarpa sul mercato è un evento per gli addetti ai lavori, soprattutto se si tratta di un prodotto specificamente pensato per la pallavolo.

È il caso della 500 FIT, il nuovo modello di ALLSIX, disponibile da luglio su decathlon.it e in una selezione di negozi Decathlon: un prodotto sviluppato dal gruppo francese, da sempre legato alla ricerca e all’innovazione nel mondo dello sport, per rispondere alle esigenze di giocatori e giocatrici di pallavolo. A presentarcelo è Nicolas, ingegnere prodotto della categoria scarpe.

Innanzitutto raccontaci il tuo percorso scolastico. Perché hai scelto questi studi?

Ho partecipato ad un master in Ingegneria ed Ergonomia del movimento umano ed in seguito ho proseguito con un dottorato in Biomeccanica, e ho avuto l’opportunità di fare la tesi in collaborazione con lo SportsLab (il centro di ricerca e sviluppo di Decathlon, n.d.r.). Ho da sempre fatto molto sport e mi sono da sempre interessato a come funzionano le cose: studiare il corpo umano, le sue performance fisiche e tutti i meccanismi fisiologici e biomeccanici implicati è diventata rapidamente per me una grande passione, che oltretutto mi ha permesso di performare meglio durante la mia attività sportiva“. 

Come si è svolta la tua esperienza professionale allo SportsLab e qual è stato il progetto più appassionante su cui hai lavorato?

Ho lavorato nello SportsLab per 7 anni, iniziando durante il mio dottorato. Principalmente mi sono occupato di studiare quanto le caratteristiche di una scarpa possano influenzare la biomeccanica del corridore. I risultati di questi studi possono portare degli effetti sulla costruzione della tomaia della scarpa, o sulla realizzazione della geometria della suola, o ancora determinare l’utilizzo di un componente piuttosto che un altro nella realizzazione della scarpa stessa. L’obiettivo di questi studi è sempre di ridurre il rischio di infortuni legati allo sport e anche di migliorare la performance. 

Il progetto più interessante su cui ho lavorato è quello che mi ha permesso lo sviluppo del concetto K-Only sulla corsa. Con l’inserimento di un materiale più rigido in un preciso punto della suola, abbiamo dimostrato una riduzione significativa della pronazione del piede durante la corsa. In un secondo momento questo concetto è stato testato all’interno di uno studio che ha coinvolto 370 atleti per 6 mesi. Il risultato principale è stato una diminuzione significativa degli infortuni sui corridori che avevano utilizzato questo concetto K-Only, rispetto a coloro che non l’avevano utilizzato. È molto raro nell’industria sportiva riuscire a dimostrare, con un risultato così netto, una riduzione di infortuni data dall’impiego di un nuovo concept. Oggi spesso si comunicano molte cose, ma raramente queste possono essere scientificamente dimostrate“.

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Perché hai scelto di partecipare al progetto di ALLSIX ?

Dopo tanti anni focalizzati sulla ricerca riguardante la corsa a piedi, ho voluto cambiare prospettiva da cui vedere le cose ed approdare nella concezione del prodotto vero e proprio, quindi in marca. Il progetto di ALLSIX mi ha attirato subito, perché la pallavolo è uno sport che necessita di scarpe dalle caratteristiche tecniche molto elevate. La protezione contro gli infortuni e/o la ricerca di alte performance sono alla base della volontà di ALLSIX. Al di là di questo, ho trovato in ALLSIX una marca che ha la volontà di fare di tutto per guadagnare in credibilità e dimostrare quanto vale e quanto può dare al mercato della pallavolo. L’idea di far parte di un progetto dal punto zero di partenza, in modalità start-up, con un piccolo team appassionato ed affiatato, mi ha davvero elettrizzato“.

Qual è il valore aggiunto che l’esperienza allo SportsLab porta oggi al tuo lavoro?

Questa esperienza nello SportsLab mi ha portato un livello di conoscenza elevato sul corpo umano in movimento, e sulle ripercussioni che l’utilizzo di un determinato materiale sportivo può avere su esso. Ogni scelta presa durante lo sviluppo di un prodotto terrà dunque rigorosamente conto di tutte le interazioni della biomeccanica. La metodologia scientifica applicata in tutti questi anni allo SportsLab è anch’essa un grande vantaggio nella fase di test e validazione dei prodotti direttamente ai piedi dei giocatori, in particolare quando si sviluppano protocolli di test, e si elaborano ed analizzano i dati raccolti“.

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Come si svolgono le fasi di concezione e sviluppo di una scarpa?

Attualmente ci vogliono 18 mesi dal momento in cui il designer presenta le bozze del prodotto che desidera realizzare a quando quest’ultima sarà in negozio, pronta per essere venduta. La prima fase è piuttosto pratica: partendo dal disegno si determinano i componenti che utilizzeremo sulla suola e sulla tomaia ed il tipo di costruzione. Il senso è quello di definire la complessità del prodotto, per poter quantificare economicamente il costo della messa in opera industriale del progetto e capirne la fattibilità. Questa fase dura circa 4 mesi.

Durante la seconda fase vengono realizzati i primi prototipi di tomaia che vengono applicati su dei modelli di suola (i cui materiali non sono ancora definiti). È in questo momento che facciamo i primi test sulle, persone per capire se i differenti strati di materiale che compongono la tomaia danno vita a una tomaia che risponde alle attese del designer e dell’utilizzatore. In caso contrario dovremo richiedere alla fabbrica di rilavorare i carta modelli per correggere eventuali difetti. In parallelo iniziamo a lavorare, virtualmente, in 3D sulla dimensione della suola. Se il globale della tomaia è validato e i pezzi che la compongono formano una scarpa che ci soddisfa, possiamo lanciare l’apertura del processo industriale per la suola, di cui riceveremo i prototipi circa 6 settimane più tardi. Questa fase dura 4 mesi.

In seguito la fase concezione è quasi finita ed entriamo nella fase sviluppo. È a questo punto che parliamo dell’aspetto estetico che la scarpa deve avere, eventuali print, decorazioni ecc. Più si avanza più i prototipi assomigliano alla versione finale della scarpa; in concomitanza avanziamo anche con i test, che serviranno a validare definitivamente il prodotto. Alcuni test sono fatti in laboratorio, mentre altri sono svolti in palestra direttamente ai piedi dei giocatori; selezioniamo i giocatori su cui fare i test in base al livello di gioco a cui si indirizza la scarpa. Se tutti i test sono soddisfacenti, la scarpa è selezionata. Fino a questo momento lavoriamo sempre e solo su un numero di scarpa, quello standard. È alla fine di tutti i test che possiamo iniziare a lavorare sulla fabbricazione di tutte le taglie.

L’ultima tappa consiste nella validazione di tutte le taglie e nella successiva industrializzazione del modello, per far sì che sia riproducibile su larga scala. A questo stadio sul prodotto possono essere richieste solo delle modifiche minime. La produzione delle prima quantità può durare da 2 a 6 settimane; è importante ricordare che poi occorreranno fino a 7 settimane di trasporto via mare (le nostre scarpe ad oggi sono prodotte in Vietnam) per avere le nostre scarpe disponibili nei negozi“.

Come racconteresti in due frasi la nuova scarpa 500 FIT?

Questa è la prima scarpa interamente sviluppata con il team ALLSIX basato in Italia e dedicato al 100% alle scarpe pallavolo. Questa è una svolta per la marca; in termini di concezione, ma anche nell’intero processo di validazione che ne è seguito, tutti gli attori dello sviluppo di questa scarpa fanno parte del team ALLSIX. La scarpa, in particolare, è stata testata ed approvata dai giocatori Under 18 della Vero Volley Monza“.

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Quali sono i principali plus di questo prodotto ? 

Prima e durante la concezione di questa scarpa abbiamo sempre avuto come priorità la leggerezza, il sostegno, l’aderenza e l’ammortizzamento. In effetti il suo peso di 295 grammi per il numero 42 fa della nostra scarpa una delle più leggere sul mercato. Per quello che concerne l’aderenza, la suola esterna è realizzata con l’impiego di uno dei caucciù più performanti presenti nel nostro catalogo componenti: questo permette di ottenere risultati molto elevati nei test meccanici che fanno di riferimento per valutare il grip di una scarpa sportiva“.  

Quali elementi permettono alla scarpa di essere molto comfortevole ?

La costruzione con il collare a mò di ‘calzino’ attorno alla caviglia in mesh iper estensibile assicura un fitting ottimale, che ben si adatta a tutte le differenti morfologie di piede.  Questa costruzione regala la sensazione di avere il piede ben fasciato e aumenta anche il sostegno sul medio piede. La suola in EVA garantisce un appoggio morbido e confortevole al suolo“.

Tutte le informazioni sulla nuova scarpa:
SCHEDA PRODOTTO 500 FIT DONNA
SCHEDA PRODOTTO 500 FIT UOMO

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