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Innovazione e ricerca: Decathlon entra nel volley con il marchio ALLSIX

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Di Redazione

La pallavolo, lo si dice da sempre, ha un enorme potenziale commerciale e di marketing, visto l’enorme numero di praticanti e la sua diffusione a livello globale. Per questo anche Decathlon, azienda leader nel settore degli articoli sportivi, ha deciso di sbarcare sotto rete creando il nuovo brand ALLSIX, interamente dedicato a questo sport: l’obiettivo è quello di rendere accessibile e attraente la pallavolo al maggior numero di persone possibile, attraverso una serie di servizi e prodotti esclusivi.

ALLSIX nasce nel febbraio 2018 in Francia, a Lille, e si trasferisce in Italia nel 2019: oggi ha sede negli uffici della produzione di Decathlon Italia a Desio (Monza e Brianza), e lavora con un team di 13 persone tra ingegneri, designer, direttori commerciali ed esperti di comunicazione: ognuno ha la sua missione al servizio dello sviluppo del brand.

I presupposti fondamentali alla base di ALLSIX sono l’innovazione e il co-developing: ogni prodotto viene sviluppato con la collaborazione e in base all’esperienza di atleti e allenatori. Il target è prevalentemente femminile, ma la linea – sviluppata sia per la pratica indoor che per quella outdoor – si rivolge anche ai bambini tra i 5 e gli 11 anni e ai pallavolisti “professionisti”.

Decathlon, del resto, è un’azienda che fa dell’innovazione uno dei suoi punti di forza: ogni anno, grazie al suo centro di ricerca e sviluppo SportsLab, il distributore lancia diverse decine di prodotti innovativi, particolarmente apprezzati per il rapporto qualità/prezzo. Creato nel 1997, con sede centrale a Villeneuve-d’Ascq, lo SportsLab è ospitato a partire dal mese di aprile 2021 dal B’Twin Village, con una squadra di ricercatori che hanno il compito di studiare il corpo degli sportivi.

La maggior parte dei test si svolge in quattro laboratori: nei primi tre vengono studiati la morfologia, l’altro la percezione e le sensazioni e il terzo il comfort termico. Grazie alle quattro avanzatissime camere ermetiche, i ricercatori ricreano l’effetto del vento, dell’umidità o del sole e possono variare la temperatura da -40 a +40 gradi, per verificare se i prodotti Decathlon continuano a proteggere ed essere comodi e confortevoli. Tre corridoi più in là si trova il quarto laboratorio, quello sul movimento. Uno skateboarder lanciato su una piattaforma di misurazione della forza prova nuove protezioni per glutei e ginocchia destinate agli snowboarder, sotto l’occhio di telecamere ad alta frequenza.

Lo Sportslab è la garanzia scientifica di Decathlon. I circa 40 esperti presenti e gli 850 metri quadrati di laboratori sono comunque solo una parte dei mezzi che il distributore del Nord della Francia ha destinato all’innovazione in totale, 270 Product Manager, 900 ingegneri e 300 designer trascorrono lì le loro giornate.

In quest’ottica, Decathlon ha aperto otto centri di progettazione e ricerca, specializzati nell’attività sportiva. Quell che studiano gli sport acquatici, ad esempio, si trovano a Hendaye: si sono consacrati con la maschera da snorkeling Easybreath, lanciata nel 2014 dopo sette anni di sviluppo, che ha visto le vendite decuplicarsi e ha ottenuto dai clienti l’eccellente voto di 4,6/5. L’obiettivo è quello di ricreare, dopo quasi 10 anni, un fenomeno come quello dell’iconica Tenda 2 Seconds, lanciata nel 2005 e venduta in più di 10 milioni di esemplari al mondo.

Ogni anno, Decathlon lancia una decina di prodotti innovativi, e su un centinaio di prodotti effettua upgrade con l’obiettivo di migliorare il prodotto. Ogni volta, la missione è la stessa: creare un prodotto qualitativo e accessibile al maggior numero di persone possibile, indipendentemente dal budget e dal livello di sport praticato. Grazie a una scelta rigorosa dei materiali e a un design che tiene conto della realizzabilità industriale e dei relativi costi, il rapporto qualità/prezzo è il fiore all’occhiello: un esempio è proprio la maschera Easybreath, il cui prezzo è sceso negli anni da 45 a 30 euro, grazie all’aumento della produzione, per le logiche dell’economia di scala.

Quello dell’azienda francese, leader nel suo settore con 11,4 miliardi di euro di fatturato, 550 milioni di utile netto e 1665 negozi in 64 paesi, è dunque un background tecnologico e innovativo, ideale “terreno di coltura” per far crescere una nuova linea di prodotti destinata agli amanti della pallavolo.

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