Foto Savino Del Bene Volley Scandicci

Alla scoperta della nuova A1: Scandicci, Casalmaggiore, Firenze, Perugia e Trento

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Di Alessandro Garotta

Ultima puntata della analisi del mercato delle squadre di Serie A1 femminile per capire chi si è mosso meglio e chi ha destato le maggiori perplessità in vista della stagione 2020-2021. Oggi prenderemo in esame i nuovi roster di Savino Del Bene Scandicci, VBC èpiù Casalmaggiore, Il Bisonte Firenze, Bartoccini Fortinfissi Perugia e Delta Informatica Trentino.

PRIMA PUNTATA – Busto Arsizio, Novara, Chieri e Cuneo

SECONDA PUNTATA – Conegliano, Monza, Bergamo e Brescia

SAVINO DEL BENE SCANDICCI. Diventare grandi. Subito, magari non subitissimo, ma farlo. La firma di coach Barbolini non è stata solo quella su un contratto triennale, ma anche la certificazione di un motto nato come hashtag che accompagnerà il nuovo corso della Savino del Bene: #NewEra. Memore degli errori di gestione commessi in passato, la società pare aver organizzato meglio l’assemblamento del roster. Intorno alle certezze Lucia Bosetti, Malinov e Merlo, la società toscana ha deciso di puntare sul talento di Stysiak, Pietrini e Lubian, e di affiancare loro giocatrici affidabili come Courtney e Popovic.

Dalla panchina diversi elementi che potrebbero dare un consistente contributo: Camera, una delle migliori a incidere da subentrante; Markovic, schiacciatrice attesa dalla stagione della conferma dopo aver trovato una propria dimensione a Cuneo; la rookie tedesca Drewniok e le centrali Samadan e Cecconello. Un gruppo dal quale non ci si aspetta altro che una buona resa e un’estrema competitività per recitare un ruolo da protagonista nella lotta alle posizioni di vertice.

VBC ÈPIÙ CASALMAGGIORE. Nelle ultime tre stagioni, quelle successive al ciclo vincente di Barbolini e alla buona parentesi di Caprara, Casalmaggiore non è mai andata oltre al sesto posto in regular season e ai quarti di finale nei playoff, vivendo alti e bassi continui e in costante ricerca di una propria identità. Questa volta – la prima senza lo storico sponsor Pomì – toccherà a coach Parisi invertire la tendenza e provare a ritornare nel giro che conta. Per riuscirci avrà a disposizione un gruppo ben assemblato, costruito cercando di far quadrare i conti ma senza rinunciare alla competitività.

Tra i volti nuovi spicca quello di Rosamaria Montibeller, opposta brasiliana che nella scorsa annata a Perugia ha dimostrato di essere una vera macchina da guerra. Non meno importanti, i ritorni di Lloyd e Sirressi, che porteranno tanta esperienza e saranno sicuramente valori aggiunti, così come Melandri al centro. La partenza di una banda di equilibrio come Caterina Bosetti è stata compensata dall’innesto di Partenio, mentre le giovani Bajema e Montalvo (se arriverà) contribuiranno a portare potenza e fisicità in attacco: le rinnovate ambizioni della formazione casalasca passeranno anche dal killer instinct dei suoi martelli.

IL BISONTE FIRENZE. Giovani ed affamate. Basterebbero queste due parole per descrivere Il Bisonte versione 2020-2021: Mencarelli si ritrova tra le mani una rosa con diversi prospetti di buon livello – molti dei quali cresciuti nel Club Italia – e, allo stesso tempo, poca pressione attorno e nessuna ansia di dover raggiungere chissà quali traguardi. Una combinazione interessante da cui potrebbe nascere qualcosa di sorprendente. Gli innesti più affascinanti sono senza dubbio quelli di Cambi e Guerra, che sembrano ormai essere mature al punto giusto per caricarsi sulle spalle le sorti della propria squadra.

Tra le novità anche la centrale Belien, che torna in Italia dopo tre anni, e le bande Van Gestel e Lazic. Conferme preziose, invece, sono quelle di Alberti, Venturi e Nwakalor: in particolare, il rendimento dell’opposto sarà molto più determinante di ciò che si crede per l’efficienza della fase offensiva di Firenze, soprattutto se si considera l’inattesa uscita di scena di un braccio pesante come quello di Foecke.

BARTOCCINI FORTINFISSI PERUGIA. Scongiurati guai peggiori in una stagione da appena quattro vittorie su diciannove partite, Perugia parte da pochi rischi e tantissime certezze. La prima è sicuramente in panchina, dove siederà Bovari, alla quarta stagione da capo allenatore della formazione umbra. Il roster parla chiaro e mette insieme esperienza (in cinque al di sopra dei trent’anni, con alcune straniere già passate per il nostro campionato) e grandi motivazioni.

Con Ortolani chiamata a recitare un ruolo da protagonista dopo una stagione altalenante a Monza e l’esperta Aelbrecht al centro, le chiavi della squadra sono nelle mani sicure di Isabella Di Iulio, mentre Havelkova, schiacciatrice ceca di ritorno in Italia due anni dopo l’ultima volta, può essere un’arma devastante in attacco. Insomma, contando le figurine, si direbbe una squadra interessante che può fare grandi passi in avanti nelle gerarchie del campionato e magari dare del filo da torcere a qualche big.

In teoria, la squadra neopromossa sarebbe quella destinata a fare più fatica delle altre, soprattutto all’inizio. Ma quest’anno potrebbe non essere così, anche perché la dirigenza della Delta Informatica è stata in grado di potenziare il roster che ha dominato l’ultimo campionato di A2 – almeno fino a quando si è giocato – senza smantellare l’intero organico, dando la possibilità alle artefici dei successi della passata stagione di giocarsi le loro chance anche al piano di sopra, e inserendo una regista in cerca di consacrazione come Cumino.

Se per il libero Moro e diversi elementi della panchina quello nella massima serie sarà un esordio, si tratterà di un ritorno per le centrali Fondriest e Furlan, ma soprattutto per D’Odorico, Melli e Piani. Le due bande sono ormai pronte per il grande salto, mentre l’opposto dovrà illuminare con la sua classe così come già fatto nella Coppa Italia di categoria vinta da MVP e nella corsa promozione. Insomma, tante scommesse da vincere per arrivare alla salvezza, ma le idee di Bertini – confermato in panchina – possono fare la differenza.

(3° Parte – Fine)

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