Foto AIBVC

AIBVC Cup, pronti i ricorsi contro le squalifiche: “Il Tribunale Federale ha sbagliato”

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

La pioggia di squalifiche distribuite negli ultimi giorni del 2020 dal Tribunale Federale ai danni dei giocatori che hanno partecipato alla AIBVC Cup di Bellaria – 21 in totale gli atleti sanzionati – ha fatto scalpore nel mondo del Beach Volley e provocherà, prevedibilmente, un’ondata altrettanto corposa di ricorsi. Tra i più agguerriti ci sono quei giocatori che, proprio per evitare di violare il diktat della Fipav, non avevano rinnovato il proprio tesseramento (che, per l’attività di Beach Volley, ha durata annuale) in modo da presentarsi al torneo romagnolo da non tesserati.

Uno di loro, Massimiliano Mariani, nella vita di tutti i giorni fa l’avvocato, ed è stato lui a dettare la linea difensiva per gli atleti che si trovavano in questa condizione. Ma il Tribunale ha dato loro torto, sostenendo che “non è corretto ritenere che un tesserato, alla fine della stagione sportiva, cessi qualsiasi rapporto con la Federazione. (…) In attesa del rinnovo, il tesserato rimane associato alla Federazione, in attesa di essere inquadrato con il rinnovo per un nuovo sodalizio. (…) L’appartenenza all’associazione termina poi con la richiesta di recesso dalla stessa“.

Per Mariani non ci sono dubbi: si tratta di una svista del giudice. “Il Tribunale – spiega il giocatore – ha erroneamente applicato al nostro caso l’articolo 17 comma 1 dello Statuto, che si riferisce alle società affiliate e prevede l’esplicito recesso. Quello che interessa gli atleti è invece il comma 3 dello stesso articolo, in cui si dice testualmente che i tesserati cessano di appartenere alla Fipav per mancato rinnovo annuale del tesseramento“. Su queste basi, l’avvocato-beacher e altri giocatori stanno già depositando i propri reclami alla Corte d’Appello federale: “Per il momento siamo in tre, ma molti nella stessa situazione verranno chiamati in causa per i tornei successivi“.

Al di là di questo aspetto tecnico, Mariani solleva poi un’obiezione più generale sulla circostanza che i tornei organizzati dagli Enti di promozione sportiva, come appunto la manifestazione in questione (AIBVC fa capo alle ASI, Associazioni Sociali e Sportive Italiane), vengano considerati eventi agonistici e quindi vietati agli atleti tesserati per le Federazioni. “Nella legislazione italiana – spiega l’avvocato – non esiste una chiara distinzione tra un evento agonistico e uno competitivo di carattere amatoriale; c’è però una giurisprudenza ben precisa sul fatto che ad atleti tesserati sia consentito partecipare a tornei non agonistici. E non ogni forma di torneo lo è“.

La Fipav, in altre parole, avrebbe “in esclusiva” soltanto l’organizzazione di tornei agonistici finalizzati all’assegnazione dei titoli nazionali, come il Campionato Italiano Assoluto, e alla selezione dei giocatori per le Olimpiadi, e non tutto il resto dell’attività. “Quindi – continua il beacher – gli atleti tesserati dovrebbero essere giustamente sospesi soltanto nel caso in cui partecipassero a tornei agonistici non autorizzati che ambiscano o si pongano in alternativa ai tornei federali per l’assegnazione dello Scudetto o per l’individuazione dei giocatori per le Olimpiadi“.

Secondo Mariani, in conclusione, potrebbe configurarsi un “abuso di posizione dominante” a carico della Fipav: “Il Tribunale Federale, affermando il divieto di partecipazione dei propri tesserati a manifestazioni organizzate da Enti di promozione sportiva, potrebbe essere incorso in un’erronea individuazione dell’ambito di attività esclusivamente demandato alla Fipav, comprimendo illegittimamente il diritto di ciascun tesserato di praticare liberamente il proprio sport“.

Con questa vicenda giudiziaria, al di là dell’esito finale (dopo la Corte d’Appello federale si potrebbe esprimere, eventualmente, il Collegio di Garanzia del Coni), si apre un doppio fronte di polemica particolarmente caldo: da un lato la battaglia tra Federazioni e EPS in coincidenza con il varo della riforma dello sport, dall’altro quella più specifica tra la Fipav e le società riunite nell’AIBVC, che verrà a galla nel momento in cui si tratterà di pianificare i tornei federali, la cui organizzazione era storicamente demandata alle società stesse. Insomma, per la prossima estate aspettiamoci sabbia rovente

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI