Ultimo impegno casalingo per Novara, Marchioni: “Mi auguro di vedere una reazione dopo Bergamo”

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Ultima gara casalinga di regular season per la Igor Volley Novara di Lorenzo Bernardi, che è già certa di chiudere nelle prime quattro posizioni in vista dei Playoff ma proverà un ultimo assalto alla terza piazza, ancora aritmeticamente raggiungibile.

Azzurre che dovranno ancora fare a meno di Federica Squarcini per la sfida che alle 20.30 di mercoledì (diretta Volleyball World TV) le vedrà opposte a Vallefoglia e tirerà la volata prima della trasferta del Pala Wanny con Scandicci. Sono intanto state ufficializzate dalla CEV le date delle semifinali di CEV Cup con il THY Istanbul: andata al Pala Igor alle 20 del 5 marzo, ritorno alle 14 locali (le 12 italiane) del 13 marzo a Istanbul.

Enrico Marchioni (direttore generale Igor Gorgonzola Novara): “Siamo pronti a vivere l’ultima partita casalinga di questa regular season, con il desiderio di lasciarci subito alle spalle l’occasione persa a Bergamo e la speranza di poterci giocare fino all’ultima giornata la possibilità di migliorare la nostra classifica.

Vallefoglia è una formazione solida, che già nella gara di andata ha dimostrato di poterci mettere in difficoltà e che è reduce da un’impresa sfiorata contro Milano. Mi auguro di vedere una reazione dopo la partita di Bergamo che, al netto di alcuni momenti di grande pallavolo, ci lascia l’amaro in bocca per non essere riusciti a conquistare tre punti come sarebbe stato nelle nostre possibilità“.

(fonte: Igor Novara)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.