Superlega, 16ª giornata: il sestetto ideale e il pagellone di Paolo Cozzi

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Gran bel weekend di pallavolo quello appena concluso, con il big match fra Perugia e Trento che non ha deluso le aspettative, ma tutti i match sono stati di qualità, con una bella Civitanova finalmente vincente fuori casa, una Milano corsara in terra scaligera che si rilancia nelle zone nobili della classifica, una Modena che da una spallata a una Monza sempre più agonizzante e con  Grottazzolina che, dopo un girone d’andata passato a languire sul fondo della classifica, si affaccia addirittura ora alla lotta per un posto play off. Insomma, classifica spezzata in 3/4 tronconi, ma sempre tanta battaglia e incertezza nella nostra Superlega!

Ma veniamo al sestetto di giornata e alle pagelle dei singoli match: Brizard–Cvanciger, Davyskiba–Kazyiski, Galassi–Bartha, Pace(L).

Perugia – Trento 2-3
Tanti acciacchi e una sconfitta che in se non preoccupa, ma a 12 giorni dalle Finals di Coppa Italia può lasciare qualche piccola insucerezza e soprattutto dare speranza agli avversari. Perugia di colpo si ritrova spuntata con Ben Tara (voto 5) e Semeniuk (voto 5) decisamente sfasati in attacco. Come se non bastasse, è arrivato anche il brutto infortunio di Plotnytskyi (voto 6). Bene Ishikawa (voto 7), subentrato nel secondo set, e con lui Solè (voto 7) preciso e attento a muro. 

Trento piazza un colpo da 90, uno di quelli che danno morale, e lo fa nella giornata in cui sia Gabi Garcia (voto 5 e occasione sprecata) che Rychlicki (voto 4,5) faticano a mettere palla a terra. Eroe di giornata Bartha (voto 9) al centro, che fra attacchi e muri manda in tilt i centrali perugini. Bene anche Michieletto (voto 7,5), prezioso in tutti i fondamentali, e Laurenzano (voto 7), unico nella linea di ricezione trentina a non subire ace diretti.

Verona – Milano 1-3
Brutta sconfitta interna per i veneti che davanti ad una ottima Milano mostrano i soliti limiti in ricezione sprofondando nel fondamentale sia con Sani (voto 5) che con D’Amico (voto 5,5). Keita (voto 6) pur positivo non riesce ad incidere e sbaglia una enormità di colpi al servizio, si salva Mozic (voto 7) che in questo girone di ritorno appare in ottima forma. Male infine Zingel (voto 4,5) che non riesce mai a spaventare a muro gli attaccanti lombardi.

C’è tanto Reggers (voto 8,5) ma non solo nella ottima prova dei milanesi, che possono contare su un Kazyiski (voto 8) highlander e su un Louati (voto 7) che in seconda linea fa un lavoro oscuro importantissimo. Manca sempre qualcosa al centro dove Schnitzer (voto 5) viene presto sostituito. Ottima infine la prova di Catania (voto 7) in seconda linea.

Cisterna – Civitanova 0-3
Brusco passo indietro per Cisterna che nelle ultime gare raccoglie poco e si ritrova quasi invischiata nella lotta salvezza. Faure (voto 5,5) ha la miccia bagnata cosi come Ramon (voto 5) che subisce ben 4 murate in tre soli set. Meglio va con i centrali, con un Mazzone (voto 7) finalmente continuo in attacco, ma il muro resta latitante per tutti gli 81 minuti di gioco. Bene la ricezione dove Pace (voto 8) sta disputando una stagione da applausi.

Civitanova vince e convince, liberandosi di quel male di trasferta che troppe volte le ha tarpato le ali quest’anno. Un Boninfante (voto 7,5) ispirato trova nel trio laterale i suoi punti di riferimento con Nikolov (voto 8) devastante e un Bottolo (voto 7,5) piaciuto sia in attacco che in ricezione. In ripresa anche Lagumdzija (voto 7) dopo un paio di prove sottotono.

Piacenza – Padova 3-2
Soffre ma vince una Piacenza che cambia molto per portarsi a casa la vittoria e restare al terzo posto: l’attacco funziona alla grande, ma il numero di errori gratuiti sono ancora un fardello pesante per gli uomini di Anastasi. Galassi (voto 9) è immarcabile e da una bella mano ad un attacco che viaggia bene grazie ad un ispirato Brizard (voto 7,5) e se Maar (voto 5) è sottotono ecco finalmente Kovacevic (voto 7) ben coadiuvato da un Romanò (voto 7,5) concentrato che sostituisce uno spento Bovolenta (voto 4,5)

Padova è brava a restare nel match, vincendo un infinito quarto set e trovando punti preziosi nella lotta salvezza. Con Masulovic (voto 5) ben controllato tocca a Stefani (voto 7,5) trascinare i suoi con Sedlacek (voto 7) e Orioli (voto 7,5) bravissimi nel non far sentire l’assenza di Porro. È una Padova che gioca bene anche se le manca qualcosa a muro e paga in ricezione la giornata complicata di Diez (voto 5).

Grottazzolina – Taranto 3-2
Partita tirata con punti preziosi in ballo che vede alla fine festeggiare i marchigiani, davvero trasformati in questo girone di ritorno! Cvanciger(voto 8,5) sembra un altro giocatore, soprattutto sbaglia poco e con lui cresce anche Fedrizzi (voto 7), ragazzo con tanta esperienza che da quando è titolare ha fatto svoltare le sorti della squadra. Bene infine Demyanenko (voto 8), sempre più convincente al centro della rete.

Taranto esce a testa alta dopo quasi due ore e mezza di grande intensità e arriva al match salvezza di settimana prossima con Monza in buona forma fisica e mentale. Gironi (voto 7) torna a picchiare con qualità, Lanza (voto 6,5) pur balbettando in ricezione prende per mano i compagni e Held (voto 7) continua a fare il suo. Restano grossi problemi in ricezione che costringono Zimmermann (voto 6) a percorrere chilometri col rischio di perdere lucidità e precisione nei momenti chiave.

Monza – Modena 0-3
Brutto stop interno per una Monza che ritrova il talento di Juantorena, ma sembra destinata a giocarsi un “all in” domenica prossima a Taranto per provare a restare in Superlega. Poco muro, una ricezione sotto pressione e grossi problemi in contrattacco zavorrano la squadra monzese con Cachopa (voto 5) che non riesce ad accendere i suoi attaccanti con continuità. Szwarc (voto 6) ci prova, ma Rohrs (voto 4,5) fatica troppo soprattutto in ricezione dove viene cercato tantissimo e subisce 6 ace. Qualche segnale positivo arriva dal rientro di Juantorena (voto 6), ma per giocarsi al meglio le chance salvezza in quel di Taranto servirà maggior apporto e uso dei centrali, ieri rimasti parecchio in ombra.

Modena da par suo batte bene, spinge sull’acceleratore in attacco e non si lascia spaventare quando Monza prova a rientrare in partita nel secondo set. De Cecco (voto 7) capisce ben presto che Davyskiba (voto 8) è pronto per la classica gara dell’ex e lo esalta in attacco facendo rifiatare un Buchegger (voto 5,5) un po’ sottotono. Bene anche Rinaldi (voto 7,5), molto lucido anche in ricezione, e Anzani (voto 7), ottimo metronomo del muro modenese.

Di Paolo Cozzi

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Grottazzolina, Di Pinto elogia Marco Falaschi: “Ha delle solide certezze che ha saputo costruirsi”

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La distribuzione del gioco della rinnovata Yuasa Battery passerà dalle mani di Marco Falaschi, nuovo regista scelto da Grottazzolina per la stagione 2025-26 di Superlega. Molto sappiamo della sua lunghissima carriera in Serie A ma anche all’estero, passando per l’azzurro della nazionale. E nel corso di questa corposa esperienza c’è un allenatore con il quale proprio Falaschi non solo è cresciuto, ma si è consolidato anche come leader, vincendo campionati e prendendosi spesso i galloni di capitano. Parliamo di un’icona del volley nostrano come Vincenzo di Pinto, per tutti “Il Mago di Turi”, tecnico che vanta un’esperienza pluridecennale in Serie A, che ha forgiato talenti e che rappresenta un riferimento assoluto del volley italiano.

Dialogare di volley con lui è un’esperienza fuori dagli schemi, con aneddoti, esperienze e il ricordo di annate strepitose, di gare indimenticabili e di tanto tanto lavoro tecnico. È proprio a lui a raccontare, ai microfoni della società di Grottazzolina, Marco Falaschi nel dettaglio: “Marco è un giocatore generoso” racconta Di Pinto “dà sempre tutto per la società e per la squadra, da questo punto di vista per me è un ragazzo d’oro. Studia moltissimo le varie situazioni e ha delle solide certezze che ha saputo costruirsi. La strategia è una conseguenza della tecnica e lui è un vero ricercatore della strategia, alla quale dedica molto tempo e preparazione. Ha grande capacità di adattamento alla squadra e al gruppo di atleti che ha intorno, e trova sempre il modo di elevare al massimo il livello di gioco della sua squadra: è capace di costruire sistemi di distribuzione che gli permettono di fare rendere al meglio tutti gli interpreti intorno al lui”

Grande stima tecnica da sempre ma anche grande conoscenza delle qualità umane e caratteriali di Marco Falaschi, che ha avuto a Castellana Grotte e Taranto in momenti differenti. “Fin da Castellana Grotte si è creato un bel rapporto e proprio lì abbiamo incominciato a lavorare sulle sue certezze tecniche, fisiche, strategiche e mentali. Ci fu un grande lavoro di base e vincemmo un po' tutto. Volutamente lo trasformai in capitano per dargli forza ed è stato bravo. L’anno successivo andò in Montenegro dove ha potenziato tutto ciò che si era costruito nell’anno precedente. Ha avuto un’escalation andando in Polonia e ha fatto molto bene anche lì, ma il nostro rapporto è rimasto costante.

L’infortunio lo ha un po' fermato, quelli sono dei brutti clienti da superare. Se tu sei un giocatore formato nel tempo hai bisogno di riprendere le certezze che ti eri costruito e serve del tempo. Ci siamo rivisti a Castellana Grotte con un finale di stagione in crescendo. Poi abbiamo fatto un grandissimo lavoro a Taranto. Lui ha rinunciato ai grandi giri per partecipare attivamente a questo progetto Taranto. Al primo anno di A1 da capitano, ha fatto due grandissime annate. Teniamo presente che a livello di cambio palla in quelle annate noi siamo stati nei primi due posti e vuol dire aver fatto qualcosa di eccezionale. Poi il secondo anno due infortuni molto gravi avuti ci portarono a scendere da quel punto di vista ma la squadra reagì molto bene”

Pochi dubbi da parte del coach su quelle che sono le doti tecniche principali di Falaschi: “La velocità di andare sotto la palla e il posizionamento: credo che in questo sia nettamente tra i migliori in assoluto. Poi confermo che il suo modo di studiare e approfondire le situazioni di gioco è molto importante in quella che è la gestione tattica della squadra e della gara”

Per chiudere anche una coincidenza tra la sua Taranto e la Yuasa, che quest’anno si è salvata da neopromossa. Non accadeva in Superlega da tanti anni, l’ultima fu proprio la sua Taranto. “Tra Grotta e Taranto ci sono state diverse analogie partendo dalla salvezza ottenuta da neopromosse ma non solo. Come me a Taranto, anche Massimiliano Ortenzi a Grottazzolina non è stato solo head coach ma ha avuto responsabilità ben più ampie, quasi da manager, immerso completamente nella struttura societaria.

Con Massimiliano ci siamo sentiti anche prima della stagione e devo dire che lui è stato bravissimo nel tenere la barra dritta, non toccando la struttura della squadra anche dopo un girone di andata complicato. La cosa più semplice da fare in quei casi per le società è cambiare giocatori o anche tecnico e invece hanno scelto la via giusta, consapevoli che i numeri erano anche positivi, recuperando qualche infortunato e facendo un capolavoro a tutti gli effetti. Perché quello realizzato da Grotta è stato un vero capolavoro”.

(fonte: Yuasa Battery Grottazzolina)