B maschile, Kabel Prato chiude con una prestazione solida

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti
SHARE
foto Kabel Prato
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti

Una prestazione solida ed una vittoria netta anche se inutile. La Kabel chiude la sua stagione casalinga battendo Foligno e festeggia con il proprio pubblico nonostante la retrocessione. Scene di altri tempi o, forse, tipiche solo di certi sport quelle viste al Keynes dove la squadra di Novelli è stata accolta, sostenuta e poi festeggiata da un pubblico numeroso e festante che l’ha voluta ringraziare per l’impegno e lo spettacolo regalato durante l’anno. Una “strana festa” che dice molto dello spirito che sostiene la “famiglia” del Volley Prato. A parlarne è Mirko Novelli.  

Avete onorato l’impegno ma anche il vostro pubblico con una bella prestazione finale.

“Ci tenevamo a far bene perché il pubblico è accorso numeroso, nonostante la gara non contasse più niente per la classifica. Foligno è una squadra alla nostra portata e l’abbiamo gestita bene. Ci siano stati momenti difficili in cui, qualche mese fa, avremmo mollato ed invece abbiamo saputo reagire e vincere e questo è un bel segnale”.

Buoni segnali in un torneo che però termina amaramente. La vittoria con Foligno quanto ti fa rimpiangere prestazioni passate meno positive?

“Sapevamo che sarebbe stata una stagione dura. Sapevamo, allo stesso modo, di avere un gruppo giovane e che ci avrebbe messo tempo a trovare il gioco e la propria dimensione in categoria. Forse ci abbiamo messo più del previsto e del necessario ed accettiamo il verdetto del campo”.

La soddisfazione più grande di questa stagione dal tuo punto di vista,

“Sicuramente l’evoluzione tecnica dei singoli ed anche della squadra nel suo complesso. Sono contento del lavoro fatto e che alla fine ha dato i suoi frutti”.

(fonte: Comunicato stampa)

ARGOMENTI CORRELATI

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Il nuovo scoutman di Belluno? È un ex calciatore: Matteo Lunati

A3 Maschile

Una figura poliedrica entra a far parte dello staff legato al Belluno Volley: è quella di Matteo Lunati, pronto a lavorare in sinergia con coach Marzola e gli altri tecnici, in qualità di scoutman. Trentotto anni da compiere il prossimo 2 luglio, è originario di Ferrara e vanta un passato da calciatore in ambito professionistico: basti pensare che in Serie C ha totalizzato più di 60 gettoni di presenza.

COME UN FRATELLO - Laureato in Scienze motorie, è anche professore alle scuole superiori e personal trainer: "A influire sulla mia scelta - spiega - è stata la presenza di coach Marco Marzola, unita alla possibilità di collaborare con uno staff di persone che conosco, a cominciare da Vanini e Masotti, e con le quali abbiamo già ottenuto buoni risultati in passato, mentre la prospettiva di misurarmi in categoria superiore e l’ambizione societaria sono in linea con le mie aspirazioni personali". A proposito di Marzola, Lunati non utilizza troppi giri di parole: "È come un fratello. La nostra amicizia è nata ai tempi dell’università, ancor prima di conoscerci sui campi di volley. Abbiamo un profondo legame umano".

RETTANGOLO VERDE - Dopo un passato sul rettangolo verde, si sta per aprire il capitolo nel segno dei rinoceronti: "Il calcio è stato la mia vita, oltre che un lavoro, fino ai 30 anni. A quel punto, diversi fattori mi hanno portato alla pallavolo: la mia compagna giocava, mio cognato allena. Così, ho iniziato come "preparatore atletico”, da neo laureato. Poi la curiosità e il mio spirito nerd mi hanno fatto evolvere e trasformato in scoutman". 

DATI - Lunati avrà dei compiti ben definiti: "Il mio è considerato il "lavoro sporco" all'interno dello staff. “Manipolo” i dati che i coach analizzeranno e, se richiesto, offro un contributo nell'analisi. Per quanto riguarda la sfera tecnologica, sono un po’ il Mr. Wolf di Pulp Fiction: il personaggio che risolve i problemi. Anche in estate, solitamente, aiuto società e staff nella scelta dei pallavolisti, procurando materiale utile a visionare dei profili in fase di mercato". 

FINALI - L’obiettivo è chiaro: "Provare a giocare il maggior numero possibile di finali - conclude -. Perché qualificarsi per le finali significa aver lavorato bene".

Oltre a dare il benvenuto a Lunati, la società saluta e ringrazia profondamente Francesco Gasperin per la professionalità e la collaborazione dimostrate nelle tre stagioni in cui ha interpretato al meglio il ruolo dello scoutman. 

(fonte: Belluno Volley)