Angelo Lorenzetti ritrova i titolari: “Sarà molto importante l’impatto iniziale”

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Sala pesi e lavoro tecnico nella mattinata di giovedì per la Sir Susa Vim Perugia. Dopo il test amichevole di mercoledì pomeriggio contro Porto Viro, l’ultimo della preseason contro un avversario (mercoledì 18 ottobre ci sarà invece la sfida tutta in famiglia al PalaBarton, con la rosa al completo e con ingresso libero per il pubblico), coach Angelo Lorenzetti ha lasciato un solo allenamento ai Block Devils, che poi si rivedranno venerdì per una doppia seduta di lavoro. Ha già ripreso a lavorare in gruppo Jesus Herrera, il primo dei nazionali rientrato alla base. Nel fine settimana in arrivo tutti gli altri, e da lunedì 16 lo staff tecnico avrà finalmente la squadra al completo.

Lorenzetti intanto si gode la bella Perugia vista nell’allenamento congiunto con Porto Viro: “Ho visto una bella squadra al di là dell’aspetto tecnico, ma per come i ragazzi hanno saputo mettere in pratica le cose che avevo chiesto. Era una partita che volevamo interpretare in modo speciale. È chiaro che non sono partite da ‘titoloni’, però era come l’ultimo giorno di scuola per questo gruppo di lavoro e come atteggiamento volevamo sottolineare il fatto che siamo stati bene in questo periodo, sia grazie alla pazienza ed alle attenzioni degli esperti sia grazie alla crescita dei giovani“.

Domani (giovedì, n.d.r.) dedicheremo un momento particolare proprio ai giovani per sottolineare la nostra gratitudine – dice Lorenzetti – perché senza di loro sarebbe stato un periodo molto noioso, per consolidare il senso di appartenenza a questa società e per testimoniare il fatto che sono pronti se durante la stagione qualche volta, facendo gli scongiuri, dovessimo averne bisogno in allenamento. Per ogni ruolo abbiamo invece delle possibilità, e questo era il secondo obiettivo della nostra preparazione. Quanto ai ragazzi più esperti, c’è la consapevolezza che si sono preparati al massimo delle loro possibilità per aspettare i compagni impegnati con le nazionali: sanno chiaramente loro per primi che il livello avuto finora è diverso da quello che avremo da lunedì“.

Adesso per Lorenzetti ed il suo staff inizia una fase di lavoro diversa: “L’attesa c’è stata – ammette l’allenatore – abbiamo seguito i nostri nazionali nelle varie competizioni, ora dobbiamo adattarci al calendario che abbiamo. È chiaro che ogni allenatore ha le sue caratteristiche e le sue idee di gioco e da lunedì bisognerà spingere anche su questo aspetto“.

Lorenzetti si lancia poi in un paragone con il basket: “Ho sentito giorni fa una intervista molto bella di Ettore Messina (coach dell’Olimpia Milano, n.d.r.) che ha descritto la prima settimana di lavoro con una gran confusione e, se c’è stata confusione da lui, penso ce ne sarà anche qui al Palabarton! Ovviamente dovremo farne il meno possibile, sapendo che tutto in una settimana non si potrà fare e che ci sarà invece bisogno di un periodo più lungo“.

Sarà molto importante l’impatto iniziale – conclude Lorenzetti – ci dovrà essere un ascolto empatico delle varie componenti, i nuovi arrivati dovranno ascoltare i compagni che erano qui e che sono un pochino più avanti per quello che riguarda la tattica ed il sistema di gioco, noi dovremo saper ascoltare un po’ di naturale stanchezza mentale o fisica dei nazionali che saranno però più avanti sotto l’aspetto del ritmo di gioco. Quello che da lunedì certamente dipenderà da noi sarà come lavoreremo, come ci parleremo e come staremo insieme“.

(fonte: Comunicato stampa)

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Blengini presenta Iliya Petkov per Grottazzolina: “Può fare davvero bene”

Superlega Maschile

Conosciamo meglio il secondo volto nuovo della Yuasa Battery Grottazzolina in questa nuova stagione. In ordine di tempo, dopo Giulio Magalini, è stato infatti ufficializzato Iliya Petkov, che arriva in Superlega per la prima volta ma ha già alle spalle una buona esperienza internazionale, oltre che essere uno dei perni della squadra con la maglia della sua Bulgaria.

Proprio in nazionale Petkov è guidato da un italiano come Gianlorenzo Blengini, il cui curriculum parla da solo. Il coach torinese, infatti, nelle squadre di club ha vinto due Coppe Italia di A2, una di Superlega e ben tre scudetti, mentre alla guida della nazionale italiana ha conquistato l’argento Olimpico a Rio nel 2016, un Bronzo Europeo nel 2015 e l’argento nella Coppa del Mondo 2015 in Giappone.

Da maggio dello scorso anno è alla guida della nazionale bulgara e dunque conosce alla perfezione sia Georgi Tatarov che Iliya Petkov. E proprio sul nuovo centrale della Yuasa Battery Blengini ha speso parole molto importanti partendo dal punto di vista tecnico. “E’ un ragazzo che già dall'anno scorso ho voluto stabilmente titolare, ha già fatto il titolare tutta l'estate scorsa e insieme a Grozdanov sono i due centrali che ho utilizzato di più fino ad oggi. E' un ragazzo che ha già una maturità di gioco buona. Ha sviluppato anche esperienza nel campionato polacco e nel campionato francese nelle ultime due stagioni e lo scorso anno ha fatto secondo me un salto di qualità importante, a mio avviso può fare davvero bene. E' un giocatore con spiccate qualità di salto, molto abile in attacco e con una buona battuta in salto, potente ma che sta diventando anche abile nelle variazioni. Deve continuare a progredire nella capacità di muro e soprattutto nella comprensione dello sviluppo del gioco avversario”.

A Grottazzolina molta attenzione viene posta anche all’aspetto umano, alle capacità non solo tecniche che sono insite nel giocatore stesso. E il report che fa Blengini è di quelli molto lusinghieri, anche in questo caso: “Per quanto attiene il punto di vista personale ed umano, Petkov ha un'attitudine al lavoro che lo rende un giocatore da prendere come esempio. Quale capitano della nazionale qui in Bulgaria ho scelto Grozdanov, ma quando non Grodzanov non c'è il capitano è lui perché è un ragazzo che è un esempio di impegno, di applicazione e anche di atteggiamento nei confronti del lavoro e della capacità di migliorare. Sono molto contento che abbia l'opportunità di dimostrare queste cose nel campionato più bello del mondo, e di farlo in una società che ha dimostrato, ma non avevo grossi dubbi a riguardo, di saper lavorare molto bene e di saper puntare sugli esordienti, per far compiere loro il percorso giusto. Sono quindi contento che il ragazzo abbia l'opportunità di poter fare questo percorso per continuare a progredire perché il suo impegno è quotidiano ed è del 100%”.