La Withu Verona torna a ruggire: travolta in casa un’opaca Milano

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Di Redazione

Arriva il riscatto per la WithU Verona: con una prova di grande carattere la squadra di Radostin Stoytchev mette a segno il colpo grosso, battendo per 3-0 a domicilio l’Allianz Milano e ritrovando il sorriso dopo due passi falsi consecutivi. La squadra scaligera sale così a quota 8 punti in classifica, scavalcando gli avversari di giornata. Una prestazione corale da applausi da parte di Verona, che chiude con il 59% di attacchi vincenti: bene sottorete Sapozhkov, autore di 16 punti, e la coppia KeitaMozic, autori di 13 punti a testa. Lo sloveno viene premiato anche come MVP, mentre il maliano è decisivo al servizio per la rimonta finale del terzo set, il più combattuto. Da segnalare anche i rientri di Luca Spirito e Gordon Perrin dopo i rispettivi infortuni.

La cronaca:
Nel sestetto di partenza di Verona torna Spirito in cabina di regia, con Sapozhkov a completare la diagonale. Coach Stoytchev conferma il tandem di martelli Mozic-Keita, mentre al centro si affida a Cortesia e Grozdanov. Nel ruolo di libero c’è Gaggini. 

Il match si apre con l’errore al servizio di Ebadipour. Dopo uno scambio interessante, Verona trova il primo break con Mozic (1-3). Spirito premia dalla seconda linea Keita, che timbra una pipe imprendibile per la difesa avversaria. Gli ospiti vanno al primo time-out avanti di quattro lunghezze, dopo un buon avvio (3-7). Un mani out di Keita vale l’allungo, ma ci pensa Porro dai nove metri ad accorciare le distanze con due ace (7-9). Sapozhkov interrompe la serie del giovane alzatore di casa, ma è Spirito a prendersi la scena, assistito anche dalla buona sorte in battuta (8-13). Anche Loser piazza l’ace, ma Grozdanov non ci sta e fa male anche lui dai nove metri (12-18). I gialloblù acquisiscono fiducia e grazie al monster block di Mozic prendono il largo sul 14-20. Verona si impone 20-25.

I padroni di casa non sembrano accusare il colpo e al rientro sul terreno di gioco si presentano con il piglio giusto. Gli scaligeri soffrono nei primi scambi, ma con un primo tempo di Cortesia e con due colpi di pregevole fattura di Mozic ribaltano il punteggio (7-9). Patry trova il pari con un muro (9-9). Si viaggia sui binari dell’equilibrio, con le due squadre che rispondono colpo su colpo. Sapozhkov mette a terra un diagonale vincente, che porta la WithU sul più 2. Sulla scia del russo si inserisce anche Mozic, che timbra il 15-18. L’ennesimo ace di Porro ridà fiducia alla Powervolley, con Melgarejo che riduce il gap a meno 2. Mozic, però, è incontenibile anche dalla seconda linea, suonando la carica. È poi lo stesso numero 19 a porre fine al parziale sul 22-25. 

In avvio di terzo set, Porro si conferma un cecchino dalla linea di fondo. Milano risale la china e con un muro di Piano cala il break (5-3). Patry, poi, chiude uno scambio, calando il più 4 sui veronesi. Sapozhkov tronca la striscia positiva in battuta del campione olimpico, ma l’Allianz mantiene il discreto vantaggio di cinque punti. L’uno-due di Grozdanov porta Verona sul 12-8. Mozic chiude lo specchio a Patry sottorete e accorcia ulteriormente le distanze. La truppa di Piazza regge l’urto e con un attacco vincente di Ishikawa sale a 19-15. Un ace di Ishikawa sembra incanalare la sfida verso il quarto parziale, ma Keita non ci sta. Il maliano va in battuta sul 23-19 e prima pareggia i conti (23-23), poi ribalta il risultato. La rimonta è completata, con Mozic che piega le mani alla difesa meneghina per il 23-25. 

Allianz Milano-WithU Verona 0–3 (20-25, 22-25, 23-25)
Allianz Milano:
Melgarejo 3, Lawrence, Bonacchi, Vitelli, Loser 6, Patry 8, Piano 7, Ishikawa 11, Porro 5, Ebadipour 8, Pesaresi (L), Colombo (L). All. Roberto Piazza.
WithU Verona: Raphael, Sapozhkov 16, Mozic 13, Keita 13, Cortesia 3, Mosca, Gaggini (L), Spirito 2, Magalini, Grozdanov 6, Zanotti, Perrin 1, Jensen, Bonisoli (L). All. Radostin Stoytchev
Arbitri: Piana e Caretti.
Note: Spettatori 3058. Durata set: 27’; 28’; 35’; 1h 30’. Attacco: Allianz Milano 40%; WithU Verona 59%. Muri: Allianz Milano 5; WithU Verona 7. Ace: Allianz Milano 7; WithU Verona 3.

(fonte: Comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.