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Mondiali Femminili, la Fivb celebra 70 anni di storia e l’edizione numero 19

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Di Redazione

Dalle immagini in bianco e nero della sfida tra l’Urss e la Polonia nel 1952 vinta dalle russe, al duello Egonu-Boskovic in Italia-Serbia del 2018 vinto dalla Serbia. Sono settanta gli anni di storia dei Mondiali della pallavolo femminile e la Fivb li rivive con una nota che ricorda anche tutti gli storici passaggi dell’evento più prestigioso della pallavolo internazionale che “ha aperto una nuova era per lo sport, con le migliori squadre del mondo che si riuniscono ogni quattro anni per competere per il titolo mondiale” si legge.

L’edizione inaugurale del Campionato mondiale di pallavolo femminile Fivb ebbe luogo nel 1952, ovvero tre anni dopo la prima edizione del torneo maschile. E 70 anni dopo, Paesi Bassi e Polonia ospiteranno la 19a edizione della competizione dal 23 settembre al 15 ottobre, in quello che sarà il culmine della stagione per le squadre più importanti del mondo.

Nella prima edizione organizzata a Mosca nel 1952 parteciparono 8 nazioni, 7 europee e l’India. La formula prescelta fu quella del round-robin (ogni partecipante incontra tutti gli altri, a rotazione, e cioè un girone o torneo all’italiana). I padroni di casa dell’Urss vinsero tutte e sette le partite. Argento alla Polonia e bronzo alla Cecoslovacchia.

Parigi accolse la seconda edizione nel 1956, con la partecipazione di 17 squadre, comprese le prime concorrenti dell’emisfero occidentale: Brasile e Stati Uniti. La formula prevedeva due fasi a gironi e le sovietiche vinsero ancora una volta tutte le 12 partite e il titolo mondiale. Il match chiave fu un Urss-Romania, con le sovietiche sotto 2-0 capaci di ribaltare il risultato (furono anche gli unici due set persi dalle ragazze con Cccp sulle maglie). Romania e Polonia si meritarono argento e bronzo.

Quattro anni dopo, nel 1960, il Brasile organizzò il primo Campionato del Mondo fuori dall’Europa. Parteciparono soltanto 10 squadre, titolo ancora all’imbattibile Unione Sovietica, argento al Giappone, prima nazionale non europea medagliata nel volley, bronzo alla Cecoslovacchia.

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La pallavolo viene ammessa tra gli sport olimpici per i Giochi di Tokyo 1964 e così si spezza il ciclo quadriennale del Campionato del mondo, che viene anticipato di due anni. La quarta edizione si è svolta nel 1962 in Lettonia, Russia e Ucraina, 14 le nazioni partecipanti. Il Giappone regala all’URSS la prima sconfitta nella storia dei Campionati del mondo e ottiene il titolo con 10 successi in altrettante partite giocate. L’Unione Sovietica e la Polonia hanno completano podio.

Nel 1966 vengono previsti Campionati mondiali maschili e femminili in Perù. I centramericani si ritirano poi dall’organizzazione e l’evento femminile si svolgerà a Tokyo nel gennaio 1967. A causa delle tensioni politiche, i paesi del blocco comunista boicottano il Mondiale, al quale prendono parte solo quattro squadre. I padroni di casa del Giappone vincono il secondo oro, gli Stati Uniti ​​​​secondi e il bronzo va alla Corea del Sud.

Sono 16 le squadre ai Mondiali del 1970 in Bulgaria. I sovietici possono festeggiare il loro quarto titolo, ancora una volta senza subire sconfitte. Le giapponesi, rivali storiche, si devono accontentare dell’argento, mentre la Corea del Nord conquista il bronzo.

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L’edizione del 1974 in Messico stabilì un nuovo record di partecipazione, ben 23, dovevano essere 24, ma la Corea del Nord si ritirò poco prima del primo fischio arbitrale. Giappone e Urss dominano ancora la competizione iridata, ma scambiano di posto sul podio, per la squadra asiatica è la terza vittoria. La Corea del Sud ottiene il bronzo.

I turni a eliminazione diretta (compresa la finale) vengono introdotti nel 1978, quando l’Unione Sovietica ospita l’evento per la terza volta (in Bielorussia, Lettonia e Russia). La Tunisia diventa il primo partecipante africano in assoluto. Si tratta così di un’edizione che include squadre da tutte e cinque i continenti. Nelle semifinali Cuba stende l’Urss in quattro set e, in finale, travolge il Giappone e rompe così un dominio di 26 anni delle due nazioni, che si meritano bronzo e argento.

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Il podio del 1982 è completamente inedito, con la Cina e il Perù nazione ospitante, che si scontrano in finale. Guidata da Lang Ping, la prima pallavolista ad essere premiato come MVP del Campionato del Mondo, la Cina travolge il Perù e solleva il suo primo trofeo mondiale. Una sorpresa anche per il terzo posto, con la squadra degli Stati Uniti.

Una sede slovacca e cinque ceche hanno ospitato il campionato 1986 in Cecoslovacchia. La Cina bissa la vittoria, con Cuba e Perù a completare il podio. Il numero di squadre partecipanti all’edizione di quell’anno e alle tre successive viene limitato a 16. L’Unione Sovietica tornerà sul trono un’ultima volta nel 1990 per il suo quinto titolo, battendo i padroni di casa della Cina in finale. Il bronzo è al collo degli Usa. Cuba ha rivendicato la corona nel 1994, sbarazzandosi in finale dei padroni di casa del Brasile. La Russia, nata dalla separazione dell’Urss, vince la sua prima medaglia ai Campionati del Mondo ed è di bronzo. Quattro anni dopo, in Giappone, Cuba e Russia mantennero le loro posizioni, lasciando l’argento alla Cina. Si tratta del primo Mondiale (quello del 1998) con il rally point system.

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Indimenticabile per i colori azzurri l’edizione del 2002 in Germania. Primo torneo a 24 partecipanti, rally-point e set a 25. L’Italia si impone a sorpresa dopo una finale al cardiopalma durata cinque set contro gli Stati Uniti. La Russia conquista il terzo bronzo consecutivo. Si tratta però dell’antipasto di un nuovo dominio sovietico con due titoli consecutivi nel 2006 e nel 2010 battendo sempre il Brasile in cinque set. Serbia e Montenegro, come un unico Paese, completano il podio del 2006, il Giappone, paese ospitante, nel 2010.

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Allenate dal leggendario Karch Kiraly, le statunitensi si prendono il titolo per la prima volta nella loro storia nel 2014, l’edizione viene ospitata dall’Italia. La finale è Usa-Cina, terzo posto per il Brasile. Nell’ultima edizione dei Mondiali, nel 2018, si torna in Giappone per la quinta volta. La finale è tutta europea e a queste latitudini ce la ricordiamo molto bene. La Serbia ha ragione dell’Italia dopo cinque spettacolari set a Yokohama, conquistando il suo primo titolo. Il bronzo va alla Cina.

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Il Campionato del Mondo 2022 sarà il primo ad essere ospitato insieme da due nazioni (Paesi Bassi e Polonia). L’Albo d’oro dei Mondiali di tutti i tempi vede prima in classifica la Russia con sette ori, inclusi i cinque dell’Urss. Giappone e Cuba hanno vinto tre Mondiali a testa. La Cina due, Usa, Italia e Serbia un titolo mondiale ciascuno. Sempre la Russia (compresa l’URSS) è in testa alla classifica per numero di medaglie vinte con 13, seguita dal Giappone con 7, dalla Cina con 6 e dagli Usa con 5.

(fonte: Fivb)

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