Foto Vanni Caputo

Il Pagellone di Paolo Cozzi – Michieletto diamante di rara bellezza. Taranto, media 9

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Di Paolo Cozzi

E’ stato un intenso weekend di pallavolo quella andato in scena domenica scorsa, con punti preziosi in ballo nella lotta al miglior piazzamento playoff e, soprattutto, in chiave salvezza. A uscirne a testa alta sono Padova e Taranto, con i veneti che aumentano le loro chance di salvezza a discapito di una Vibo che si trova davvero con un piede in A2.

Tutto facile per la capolista Perugia, che contro una coriacea Monza si prende il lusso di far riposare gran parte del sestetto titolare e trova lo stesso le risorse per prendersi i tre punti. Travica (voto 8) è una certezza, ma è Ter Horst (voto 8,5) a chiudere un match strepitoso con 26 punti e una grande prova in attacco. Peccato solo per un servizio sempre molto falloso. Fatica il solo Plotnytskyi (voto 5,5) apparso in difficoltà in attacco.

Monza si prepara alla finale di Coppa Cev con un Grozer (voto 8) potente ma anche molto falloso. Segnali di ripresa da Davyskiba (voto 6,5) mentre chi non riesce a sfruttare il suo braccio veloce è Galassi (voto 5), parecchio sottotono in attacco.

Bella partita fra Trento e Milano, con i trentini che, già certi del 3° posto, approfittano per far rifiatare bomber Kazyiski (voto 9) comunque strepitoso nei tre set giocati. Chi proprio quest’anno non riesce a sfruttare le occasioni è purtroppo Pinali (voto 4), mentre un plauso va a Cavuto (voto 7,5), abile a farsi trovare pronto, e a Michieletto (voto 9) sempre più diamante di rara bellezza.

Milano senza Patry si affida ad un Romanò (voto 8,5) in versione Europeo 2021 e ad un Piano (voto 8) che approfitta di un muro non proprio attentissimo per chiudere con un fantastico 9 su 10. Manca però l’apporto di Jaeschke (voto 5) ben fermato dal muro trentino.

Vittoria e salvezza centrata per una Taranto a trazione italiana che butta il cuore oltre l’ostacolo e regala una grande gioia al presidente Bongiovanni. Coach Di Pinto (voto 10) si affida ancora al giovane Stefani (voto 9), futuro ma anche presente del volley azzurro. Bene anche Randazzo (voto 8), rivitalizzato dall’esperienza pugliese, e Di Martino (voto 8) sempre puntuale a muro. Nota di merito a Falaschi (voto 9) arrivato per caso in puglia (aveva già firmato come secondo palleggiatore a Perugia) e autentico artefice di una salvezza per niente scontata.

Modena, priva di Nimir, non trova i giusti stimoli e dimostra ancora una volta di essere squadra capace di tutto, nel bene e nel male. Leal (voto 7) è l’unico a provarci, ma, nonostante una buona ricezione, Bruno (voto 5,5) fatica a trovare attaccanti in palla, vista la giornata No di Ngapeth (voto 5) e di Stankovic (voto 5).

A Padova va invece in scena il match salvezza fra i padroni di casa e una Vibo che, dopo un gran primo set, si spegne e non riesce ad arginare i patavini in ricezione e a muro. Weber (voto 8,5) è l’uomo dalla cui mano passano tutti i palloni chiave, ma è anche il canadese Loeppki (voto 7,5) a giocare una gran partita e sopperire alla giornata complicata di Bottolo (voto 5), apparso a corto di energie in questo finale di stagione.

In casa calabra, il plauso va al solito Flavio (voto 8), gran protagonista ancora una volta al centro della rete, e a Nishida (voto 7) sempre pericoloso nel corso del match. Manca però un’altra banda di peso, perché Basic (voto 5) proprio non convince, e resta la sensazione che il Saitta (voto 5) di quest’anno sia solo una brutta copia di quello ammirato l’anno scorso.

Chiude mestamente il suo travagliato cammino in Superlega una Ravenna che termina con 0 vittorie, ma a cui va dato atto di aver sempre messo sul campo quel poco che aveva a disposizione. Inutile parlare dei singoli in una squadra che ha schierato forse due soli giocatori di categoria, meglio guardare in casa di Cisterna, che dopo un avvio di stagione falcidiato dagli infortuni si trova addirittura in zona play off.

Bene Dirlic (voto 8), che sopperisce nel gioco ad un Maar (voto 4,5) apparso poco centrato sul match. Bene anche il giovane Rinaldi (voto 7) che, dopo una gran parte di stagione vissuta in sordina, sta guadagnandosi campo con continuità.

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