B2 femminile, la Promoball torna con un punto in tasca dal campo della C9

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
foto Promoball
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Un punto, in meno su chi precede, in più su chi segue. Questo porta alla Promoball Sanitars Gussago la sfida diretta contro C9 Arco Riva. La ripresa del campionato, dopo la lunga pausa forzata dovuta all’aggravarsi della situazione pandemica da Covid-19, vede infatti la compagine biancorossa muovere la classifica, con un ko che matura al tie break.

Avvio. Contro le trentine, coach Nibbio si affida al sestetto composto da Malvicini e Susio, Gasparini al rientro dopo l’infortunio patito al ginocchio, Basalari, Zampedri, Ferrari e Bertoletti libero. I primi scambi non dicono benissimo alle tigri che, scese sotto rete un po’ contratte, subiscono la spinta delle avversarie e finiscono sotto 6-2. Il tecnico biancorossa cerca allora di porre rimedio, tentando di frenare la corsa delle padrone di casa con il time out, e ottiene una minima reazione. Tuttavia, la Sanitars Gussago manca di continuità, così C9 non solo tiene le distanze, ma addirittura va ad allargarle in maniera prepotente, e, dopo essere volata sul 21-13, chiude 25-16. 

Secondo set. Con un sestetto che vede Sandrini prendere il posto di Zampedri, la Promoball approccia meglio al secondo periodo, ma il 5-5 iniziale è illusorio perché, tempo qualche scambio, e le padrone di casa provano a scappare. Con le sue a -3 (12-9), Nibbio tenta ancora la carta del time out, ma, non avendo risposta efficace, cambia mossa, e sul 14-10, affida la regia a Conti. L’effetto si vede poco più in là, quando è il suo pari ruolo, con il vantaggio dimezzato, a chiamare il tempo. La Promoball però non si lascia distrarre e riprende da dove ha lasciato, raggiungendo le avversarie a quota 14, poi spinge ancora di più e si lancia sul 17-19, un muro punto d Basalari vale il 17-20, un ace di Conti il 17-21. Proprio il turno al servizio della regista si rivela deciso per scardinare la ricezione avversaria e per spaccare definitivamente il set per un 17-25 che vale il pari.

Terzo set. Sull’onda del pareggio conquistato, la Sanitars Gussago (che conferma Conti in regia) comincia decisa il terzo parziale, come pure fanno le padrone di casa. Poi, l’equilibrio dei primi scambi si scioglie quando le tigri alzano la voce: Susio fa il 10-11, e poco più in là , lei e compagne si portano sul 13-16. Un time out ripresenta in campo la C9 più concreta, così con il vantaggio fattosi risicato (15-16), anche per la Promoball suona la sirena. Il cammino biancorosso riparte, sul 16-17 Moriconi entra su Sandrini, poi la squadra incrementa ancora, 17-20, dai 9 metri Conti continua ad essere spina nel fianco (17-22), quindi il ribaltone è servito con un buon 20-25.

Quarto set. Anzichè aumentare l’appetito, il vantaggio trovato porta troppa rilassatezza nella metà campo biancorossa, e le trentine non si lasciano scappare l’occasione. Anzi, ne approfittano e si mettono avanti 6-3. Coach Nibbio cerca di mescolare le carte – Piantoni dentro per Ferrari, poi Buitatti per Sandrini – e dopo essere stata sotto  8-3, la squadra recupera un po’, portandosi sul 13-8. Per rimontare davvero servirebbe però maggior continuità, cosa che alla Sanitars Gussago purtroppo manca, e C9 riparte, portando la gara al tie break (25-19).

Finale. Più aggressivo, il sestetto di casa trova margine in avvio di quinto set (6-4), la Promoball però non vuole cedere e non si sottrae ad un testa a testa che la vede pareggiare sul 9-9, poi si porta anche avanti sul 9-11, tuttavia scivola, subisce il controsorpasso di C9, 13-12, e soccombe 15-13.

Pallavolo C9 Arco Riva Promoball Sanitars Gussago 3-2 (25-16, 17-25, 20-25, 25-19, 15-12)
Arco: Enei, Saletta ne, Belolli (l), Arrighini ne, I. Calza 11, Fontanari 16, A. Calza 15, Vivaldi ne, Righi 3, Celva, Miori 13, De Masi ne, Farina ne. All. Crema
Promoball: Malvicini, Susio 16,  Gasparini 13, Basalari 8, Piantoni 2, Buiatti 1, Bertoletti (L), Zampedri 2, Ferrari 9, Conti 6, Bergamaschi ne, Sandrini 10, Moriconi, Salvetti ne. All. Nibbio.
Arbitri: Crivellaro, Prenner.
Note: durata set: 22′, 25′, 28′, 27′, 17′.
Arco:  13 battute punto e 9 errori, 40% positività in ricezione, 30% prf e 10 errori, 28% in attacco e 19 errori,  14 muri punto.
Promoball: 11 battute punto e 13 errori. 40% positività in ricezione, 29% prf e 13 errori. 30% in attacco e 18 errori, 8 muri punto.

(fonte: Comunicato stampa)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.