CBF Balducci, in Coppa Italia c’è Mondovì per il remake dell’ultima finale

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Foto Daniele Maceratesi/HR Volley Macerata
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Di Redazione

Quarto di finale di Coppa Italia Serie A2 di particolare fascino per la CBF Balducci HR Macerata, che affronterà in trasferta la LPM BAM Mondovì alle 20.30 di mercoledì 22 dicembre. Si ritrovano infatti faccia a faccia le due finaliste di Rimini, in una partita però profondamente diversa dall’ultimo atto della passata edizione, visti i profondi cambiamenti nelle due rose. Questo vale in particolare per Macerata che ritroverà dall’altra parte della rete, oltre a Veronica Taborelli, anche due ex della passata stagione, il libero Veronica Bisconti e la schiacciatrice Morgana Giubilato.

Seconda trasferta in pochi giorni per la CBF Balducci, che però arriva con il pieno di entusiasmo dopo l’ottimo inizio di girone di ritorno: “Ravenna per noi era una cartina di tornasole importante, per tanti motivi – conferma coach Luca Paniconiaver ottenuto il miglior risultato fornendo anche una buona prestazione rappresenta un fatto positivo, non solo in ottica campionato ma anche per la stessa Coppa. Abbiamo di fronte un avversario di ottimo livello ma approcciamo questa partita con lo spirito giusto“.

Sarà indispensabile contro la forte formazione piemontese, che non a caso ha chiuso da testa di serie il girone di andata della regular season: “Difficile individuare un punto di forza specifico visto che sono una squadra, forte in tutti i reparti, nel complesso e nelle individualità – spiega Paniconi –. Hanno fatto molto bene in questa prima parte di Regular Season e sono una delle squadre più complete di tutto il lotto delle 22 squadre di A2. Un roster molto strutturato, sarà una partita in cui dobbiamo provare a tirare fuori il meglio di noi, ma credo che ce la possiamo giocare“.

La gara sarà trasmessa in diretta streaming dal canale YouTube di Volleyball World.

(fonte: Comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.